Come al solito quando succedono le disgrazie poi si cerca di metterci una pezza... "Se sarò costretto dalle circostanze non esiterò a vietare le partite di calcio che comportino rischi gravi per la sicurezza e l'ordine pubblico" ha detto il Ministro dell'Interno Pisanu a seguito della morte di un tifoso ad Avellino. "Ribadisco - ha inoltre aggiunto - che l'incolumità delle forze dell'ordine e degli spettatori pacifici vale molto di più dell'intero campionato di calcio". Quante chiacchere! Quante parole riempiono la bocca di dirigenti, calciatori, manager, ministri, presidenti dopo che le cose sono successe. Tutti a rimpallarsi responsabilità, tutti a piangere e a chiedersi perchè è successo... Poi si torna alla normalità. Si annunciano grandi manovre per evitare violenza negli stadi, si annuncia tolleranza zero nei confronti di ultras che vengono allo stadio con il solo intento di "fare casino"...ma poi in cosa si risolve tutto questo? Va tutto in fumo, come ogni volta è stato. La verità è che non si riuscirà mai a reprimere fino in fondo la violenza e il teppismo in uno stadio di calcio. Non si vieterà mai l'ingresso anche a certe persone appartenenti a frange di ultras violenti, perchè fa parte del business e del gioco del calcio stesso. Da sempre questi problemi esistono e non si è mai riuscito per davvero a risolverli. L'interesse economico prevale ancora su quello umano e socio-relazionale del gioco del calcio. Quale interesse avrebbe una partita senza pubblico? Niente incassi, niente tifo, niente merchandising, niente panini e birre...Pisanu parli finchè vuole. Ma non riusciranno mai a mettere in atto una forma di chiusura del genere. I vari Moggi, Galliani, Sensi, Moratti non lo permetterebbero mai. E allora per favore non diamo aria alla bocca per niente. C'è un morto da piangere oggi. Serve più attenzione da domani, come ne serviva prima e come sempre sarà necessaria. Ma non facciamone dei casi da psicosi a posteriori.
0 Responses to “Come al solito quando succedono”