E la presentano pure come una rivoluzione. A me sembra piuttosto una scelta di marketing poco azzeccata. L'idea di proibire l'accesso alle caselle di posta di libero, attualmente le più diffuse in Italia, se non si naviga con il loro numero è davvero ridicola. Più che altro per un legame affettivo verso alcune caselle di posta storiche...aperte ormai nel lontano 1999 quando internet divenne per davvero "libera", almeno rispetto a come la consocevamo un tempo. E oggi tutte queste belle caselle multiple, aperte negli anni per svariate esigenze di differenziare la posta, vanno in fumo. Puf, in un attimo, da novembre, saranno blindatissime: o navighi con noi o dovrai leggere la posta solo via web. Un firewall bloccherà i pop3 tanto per intenderci. Quanti di voi controllano (tra le altre) una mail di libero pur navigando con adsl, fastweb, tin, infinito o altre soluzioni di connettività? Ecco spiegato il danno che arrecheranno agli utenti. Il piano ha un suo senso solo se cercano di incrementare la visite al portale di Libero, visto che in molti andaranno proprio li a leggere le vecchie caselle di posta. E magari un click su qualche banner lo daranno, visto che ormai sono più gli spot che i contenuti su tale sito... Scandaloso. Promettono, regalano, offrono...e poi pian piano tolgono, riducono, RIDIMENSIONANO. Tre anni fa potevo mandare SMS da internet, potevo scaricare suonerie per il cellulare (vabbè stronzate però era gratis..), potevo ricevere le notifiche delle email sul cellulare e leggere interamente sul web Repubblica e Corriere. Ora tutte queste cose sono a pagamento. Tempi che cambiano. Internet rimette mano al portafoglio. Che peccato.
0 Responses to “E la presentano pure come”