Io non so se è

Io non so se è il caso di dare peso alle parole di un individuo così insulso e provocatore come Adel Smith, sicuramente però il polverone che ha sollevato non è da poco, e ha infervorito il dibattito sulla questione, già accennata quà e là in passato. Il crocifisso, simbolo chiave della cristianità in tutto il mondo, diventa simbolo quasi "di tradizione", all'interno dell'aula scolastica. La richiesta di toglierlo dai muri delle scuole d'Italia, per il solo fatto che non è un simbolo di tutti, musulmani o induisti che siano, suona un pò come un puntiglio manzoniano, un cavillo al quale il suddetto provocatore vuole appigliarsi per sollevare polemica. E non sarebbe successo forse nulla se i pargoletti di questo brav'uomo non frequentassero lo scuola media ad Ofena (AQ), dove un bel giorno tornando a casa, hanno fatto notare al loro papà che c'era un crocifisso appeso al muro dell'aula. Una questione familiare. Poteva risolversi anche all'interno delle mura domestiche: "guardate ragazzi che siamo in Italia, stato laico, ma legato a tradizioni cristiane, dove il crocifisso è da sempre all'interno delle scuole come simbolo di protezione e benedizione della Chiesa...". Invece il discorso a tavola nella famiglia Smith dev'essere stato un pò diverso. E da qui il polverone. La sentenza dei giudici che hanno dato ragione al signor Smith non han fatto che acuire questo polverone. E ora come ne usciamo? Schiere di giornalisti si sono riversati in questo piccolo paesino sperduto sulle montagne del Gran Sasso (che conosco bene in quanto passo almeno due mesi all'anno nella mia casa a Villa S. Lucia, il paese subito dopo Ofena), Vespa farà speciali dibattiti in pompa magna, tutti i giornali scriveranno fiumi di inchiostro sull'argomento...e poi? A mio avviso nessun provvedimento reale verrà preso. I crocifissi resteranno al loro posto. E che diamine! Non si può, o meglio non si dovrebbe, eliminare un simbolo della nostra cultura e tradizione solo per il volere di una parte di cittadini indignati. E' come andare in Germania e chiedere di chiudere tutte quelle birrerie...come andare in Inghilterra e pretendere una colazione senza le uova strapazzate...come andare in Papuasia e chiedere di levare tutte quelle palme perchè non mi piacciono e voglio gli abeti. Sto ovviamente esagerando e uscendo dal seminato. Rispettiamoci un pò di più e traiamo vantaggio dalle differenti culture nel mondo, invece che odiarci per queste piccolezze...dal piccolo buco nascono le voragini.
P.S. L'uomo giusto al posto giusto. L'inviato del TG5 a Ofena (AQ) per parlare del crocifisso rimosso si chiama Remo Croci.

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