Qui si sta facendo molta confusione tra il rispetto delle tradizioni di un paese (perchè il crocifisso in aula è, che vi piaccia o no, diventata una tradizione italiana... e non c'è nemmeno in tutte le aule, a voler esser precisi...) e la libertà di culto, e il rispetto delle altre religioni diverse. Si può vedere il crocifisso in aula come un'imposizione della Chiesa Cattolica che limita e urta le altre sensibilità religiose... ma allo stesso modo si può vedere il ricorso del tale Adel Smith... cos' come il pensiero di Mich... come un'altra imposizione... perchè di questo si tratta... perchè è lui con la sua intolleranza alle tradizioni di un paese in cui è OSPITE, a limitarci e a urtare la NOSTRA sensibilità. Per usare un paragone abusato e fin troppo semplicistico, se io vado in casa di un mio amico non mi permetterei mai di fargli togliere un quadro o che cavolo ne so perchè "urta la mia sensibilità"... io in quanto persona di libera vedute e che rispetta le opinioni degli altri (come dicono di essere tanti e tanti "spiriti liberi" che poi alla fine sono talmente tolleranti che l'unica cosa che tollerano è il loro pensiero... e finiscono per diventare estremisti, a loro modo...), io non gli dico di levare niente di suo... fa parte del SUO sentire e lo rispetto come tale... IO ho le mie convinzioni che possono benissimo conciliarsi con le sue senza dover intervenire con tagli e divieti reciproci. Se andassi in un paese musulmano non inizierei a fare ricorsi ai giudici per togliere i loro simboli. Qua c'è veramente troppa confusione sui concetti di "libertà" e "tolleranza"... basterebbe essere meno invasati di se stessi e accettare i simboli di ciascuna tradizione.
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