Monthly Archive for Ottobre, 2003

Ok, ho visto THE DREAMERS. E per tutta oggi ho avuto in testa questa canzone...bellissima, dolce, delicata.  La conoscevo già perchè qualcuno in casa mia me l'aveva fatta conoscere e lo ringrazio di cuore. Non riesco a esprimere fino in fondo tutte le idee e le cose che mi ha trasmesso la pellicola di Bertolucci. Sicuramente una profonda nostalgia per il 68 e tutto ciò che ad esso gira attorno: la cultura, le idee, la musica...un'epoca fantastica, nella quale rinpiango di non esser vissuto. La musica di The Dreamers è eccezionale...diversi brani che han fatto epoca nei mitici '60...dalla voce energica di Janis Joplin alle chitarre devastate di Hendrix, passando per i Doors, Francoise Hardy, Edith Piaf, Charles Trenet...e poi c'è lei. Eva Green. La splendida ragazza centro dei triangoli incestuosi e dei giochi passionali dei tre giovani. Rappresenta perfettamente l'ideale della bellezza giovanile, della purezza e della leggerezza... Una piccola giovane amante del cinema, perfetta nel citare a memoria scampoli di vecchi film, rappresentandoli e facendoli parte di un'esistenza chiusa nel suo mondo ovattato dai tumulti studenteschi, dove ciò che conta di più è l'amore del fratello per l'eternità...Splendido.

Tous les Garçons et les Filles de mon age
Françoise Hardy

 

Tous les garçons et les filles de mon age se promènent dans la rue 2 par 2

Tous les garcons et les filles de mon age savent bien ce que c'est d'être heureux  

Et les yeux dans les yeux

Et la main dans la main

Ils s'en vont, amoureux

Sans peur du lendemain

Oui mais moi,

Je vais seule,

Par les rues,

L'âme en peine

Oui mais moi,

Je vais seule,

Car personne ne m'aime

Mes jours comme mes nuits

Sont en tous points pareils 

Sans joie et plein d'ennui 

Personne ne murmure "je t'aime" à mon oreille   

Tous les garcons et les filles de mon age font ensemble des projets d'avenir

Tous les garcons et les filles de mon age savent très bien ce qu'aimer veut dire

Et les yeux dans les yeux

Et la main dans la main 

Ils s'en vont, amoureux 

Sans peur du lendemain  

Oui mais moi

Je vais seule 

Par les rues 

L'âme en peine   

Oui mais moi

Je vais seule 

Car personne ne m'aime   

Mes jours comme mes nuits

Sont en tous points pareils 

Sans joie et plein d'ennui 

Oh quand donc pour moi brillera le soleil ?   

Comme les garçons et les filles de mon age, connaîtairs-je bientôt ce qu'est l'amour ?

Comme les garçons et les filles de mon age, je me demande quand viendra le jour, 

Où les yeux dans ses yeux 

Et ma main dans sa main 

J'aurais le coeur heureux 

Sans peur du lendemain   

Le jour où

Je n'aurais 

Plus du tout 

L'âme en peine   

Le jour où

Moi aussi 

J'aurais quelqu'un qui m'aime 

Leggo queste parole, in giro per la rete. Le riporto senza nessun riferimento personale a chi le ha dette, non mi interessa ognuno ha le sue opinioni ed è libero di esprimerle e di pensarle: "libero arbitrio, il peggior dono fatto da Dio". Non è la prima volta che mi capita di leggerla, in giro. Ma stavolta mi dà fastidio, e sento la necessità fisica di manifestare questa sensazione. Come si fa a disprezzare il più grande dono fatto da Dio? Non riesco a capire... forse chi ha detto quelle parole intendeva dire che con la possibilità di scegliere liberamente e autonomamente tra il bene e il male (semplificando) abbiamo commesso solo disastri, mentre sarebbe stato meglio se Dio, con la sua illuminazione, ci avesse guidato lui. Ma allora altro non saremmo stati che bestie... animati di soli istinti che non avremmo potuto seguire... Non saremmo stati uomini... Tutti i disastri e gli strazi che commettiamo non giustificano questo disprezzare il libero arbitrio... Solo perchè non riusciamo a essere uomini giusti, allora sarebbe meglio rinunciare a essere uomini? No, io decido liberamente di manifestare la mia contrarietà a questo pensiero... anche questo è libero arbitrio... e mi dà fastidio, nel vedere l'impossibilità di creare un mondo migliore a causa degli uomini che scelgono male, voler disprezzare qualcosa di così straordinario. Nel bene e nel male.

SIAMO 10 MILIONI!
Come molte attività umane anche tenere un blog, cioè creare ed aggiornare un sito, può essere faticoso e intrigante allo stesso tempo. Per questo, entro la fine del 2004 la società di rilevazione Perseus prevede che in rete si troveranno almeno 10 milioni di blog. L'osservatorio Perseus sostiene di aver passato in rassegna quasi 3 milioni di blog per cercare di capire la rapidità della loro diffusione e il profilo medio di chi "ha un blog". Secondo i ricercatori, più del 90 per cento di coloro che ha un blog ha meno di 30 anni e la stragrande maggioranza è costituita da giovani o giovanissimi. Moltissime le donne. Non tutti, però, aggiornano il proprio blog con frequenza, anzi, il blogger medio non mette mano al proprio sito più di due volte al mese. Secondo Perseus, sono anche molti coloro che mettono su un blog e poi semplicemente dimenticano di aggiornarlo, abbandonandolo a se stesso. Molti altri lo aggiornano qualche volta e, dopo qualche mese, smettono di seguirlo. In particolare, nel campione Perseus, sono 132mila i blogger che hanno cessato di aggiornare il sito dopo il primo anno di attività e, sui 2,7 milioni di siti passati in rassegna, ben un milione non era più attivo. Per i motivi più diversi, dunque, sono molti coloro che puntano al blog e poi ci ripensano, ma tutto questo fa comunque aumentare le dimensioni della blogosfera, termine con il quale da tempo si fa riferimento al sempre più gettonato mondo blog.
(http://www.punto-informatico.it)

S  C  H  U  M  I  S  S  I  M  O  !

Schumacher mi è simpatico. OK, mi sono tolto questo sassolino, l'ho detto. Non parla italiano è vero, potrebbe anche sforzarsi, ma non mi interessa poi molto, nemmeno per principio come qualcuno potrebbe giustificare la faccenda. Quando Schumacher guida la sua Ferrari, ed è quello per cui è pagato (troppo), lo fà in maniera divina. E' perfetto in ogni cosa, lui, la macchina, i meccanici. Non quella perfezione che ha un computer, un freddo calcolatore, di errori ne fa anche lui a volte. E' perfetto nella sua umanità. E' un campione vero. Di quelle persone che all'interno del grande Circus le devi per forza stimare per quello che sono capaci di darti. Gli dai in mano una macchina e sai che la sfrutterà al 100%. E' commovente vedere la Ferrari gioire, festeggiare, esaltare questa perfezione all'interno della scuderia raggiunta in anni e anni di duro sacrificio e lavoro. Schumacher è arrivato alla Ferrari quando era una carriolina che a fatica portava a termine una gara. Ne ha fatto con pazienza una squadra potente, affidabile e competitiva. L'ha portata sul tetto del mondo dopo 21 anni e li l'ha lasciata, per 4 anni a crogiolarsi nella perfezione. Non c'è niente da fare: i meccanici, i piloti, le donne delle pulizie (come disse anche Schumi qualche tempo fa), fanno il loro lavoro con dedizione e passione, fino in fondo, per conseguire l'obiettivo raggiunto oggi. Nessuna altra scuderia è oggi altrettanto competitiva. Io non vedo Ron Dennis andare a cantare l'inno sotto il palco con i meccanici quando vince la Mc Laren, non vedo i meccanici rasarsi la testa per un mondiale vinto, o salire sul podio con le parrucche... non li vedo uniti nelle sconfitte e nelle gioie con i loro piloti, non sono insomma "squadra" così come lo è la Ferrari. La grande famiglia in rosso. Una famiglia italiana. Gli ingegneri e i tecnici stranieri che lavorano alla Ferrari si sentono parte di questa italianità, e si rendono conto del calore con il quale si lavora in questa scuderia. Il marchio Ferrari, rappresenterà certo un simbolo d'elite e snobismo per l'industria automobilistica, ma sportivamente è quello che maggiormente fa battere il nostro cuore tricolore sportivo (calcio permettendo...) e tiene alto l'orgoglio del nostro paese in tutto il mondo. Riposatevi pure Schumacher, Barrichello, Todt, Brawn, Martinelli...la stagione è finita nel migliore dei modi e non possiamo fare altro che ringraziarvi di cuore per le emozioni che anche quest'anno avete regalato ai tifosi. Il prossimo anno sarà ancora più dura, con le Williams tornate competitive, ma noi saremo sempre li a tifare e a seguirvi, e sappiamo che anche voi sarete in pista con il massimo dell'impegno a tenere alto il grande cuore rosso di Maranello.