Uscito dal cinema, penso subito: Tarantino è chiaramente un pazzo. Ma la pazzia, si sa, è virtù degli audaci. E l'audacia ha in se "genio, potere e magia". In Kill Bill Vol.1, c'è il genio: le scelte stilistiche e musicali sono strardinariamente azzeccate. C'è il potere: la deflagrazione del Sangue, vero protagonista del film, che sgorga e inonda i protagonisti fino ad arrivare a schizzare persino il pubblico in sala, insieme alla Violenza, talmente esagerata da sembrare fine a se stessa, è perciò così cruda e brutale. E infine c'è la magia, nel senso di brillantezza e ritmo, presente negli svincoli delle vicende. In Kill Bill ci sono momenti che valgono da soli il prezzo del biglietto: la sequenza animata con sottofondo musicale stile Sergio Leone lascia a bocca aperta. Il combattimento con gli scagnozzi di O-Ren sembra eccessivamente lungo, ma è denso di dettagli (il colore, la musica, ancora una volta spiazzante, i movimenti...). E' un film pieno di dettagli, sprintoso e ricchissimo, si vede che Tarantino si è divertito un mondo a realizzarlo e ci ha messo dentro tutto quello che gli saltava nella sua folle mente. Moderno e innovativo.
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