Ho il piacere di annunciarvi

Ho il piacere di annunciarvi che finalmente è finito il programma CULT della stagione: L'isola dei famosi. A momenti rischiavamo di soffocare con i programmi cult in tv. Troppi. Decisamente troppi. C'è Striscia la notizia, solita minestrina riscaldata di satira velenosa spesso a senso unico con la collaudatissima coppia Greggio-Iacchetti. Da quando si sono messi a imitare l'idea delle scatole con i premi di Bonolis sfiorano il patetico. Dati auditel alla mano, quest'anno Ricci non vince nel preserale contro il popolare Bonolis su RaiUno e così arrabatta di tutto pur di guadagnarsi un pò di pubblico. Triste e inusuale per un bravissimo autore come Ricci. Che anche lui abbia perso lo stile dei tempi d'oro? Poi c'è Bonolis con il suo programmino di cazzi altrui chiamato per l'appunto "Affari tuoi", dove, come dicevamo, grazie a delle scatole i partecipanti riescono a vincere e perdere milioni in pochi minuti. Che idea innovativa! Se non fosse per la bravura di Bonolis a sfottere e a entusiasmare il pubblico con ironia questo format importato dall'estero sarebbe già stato accantonato da un pezzo. Tant'è che è riuscito nella storica impresa di battere Striscia la notizia nell'ultimo periodo, e nell'era berlusconiana di Raiset non è cosa da poco. Poi c'è Torno Sabato di Panariello, dove il comico toscano intrattiene ogni sabato sera le famiglie appisolate sul divano che non escono di casa. Gag e umorismo da bar con trovate a volte al limite del trash per un tipo di varietà che ha nel ritmo e nella passerella di ospiti il suo punto di forza piuttosto che nei personaggi fin troppo collaudati di Panariello. C'è da dire comunque che il trio che forma con Paolo Belli e la sua ottima swing band e Tosca d'Aquino sa tenere bene il palcoscenico e ormai ha saputo conquistare tanti affezionati fans un pò ovunque. A combattere Panariello il sabato sera la sempre presente Maria De Filippi e il suo C'è posta per te, orgoglio del popolo medio italiano, che nelle storie strappalacrime e un pò costruite e gonfiate si riconosce e si stringe intorno alla tv di Berlusconi, traboccanti di storie a lieto fine, veline e ricchi premi per tutti. Si aggiungano a questi i vari Chi vuol essere miliardario, L'Eredità, Quelli che il calcio, Controcampo... per non parlare invece degli ottimi Le Iene, Zelig e Mai dire domenica (quest'anno più spento del solito)...ed ecco creata una tv quasi interamente di programmi cult. Con schiere di affezionati ascoltatori che fanno delle puntate di queste trasmissioni dei veri e propri appuntamenti imperdibili ogni settimana. Aggiungiamo un pizzico quotidiano di Costanzo di qua e Vespa di là, mettiamo i tg e qualche film traboccante di spot ed abbiamo riempito il palinsesto. E programmi tipo Report dove li mettiamo? Blob? Stritolati nei buchi, facendo attenzione che siano ben nascosti dal filmone hollywoodiano in prima tv sull'altro canale. I programmi culturali hanno sempre meno spazio, soffocati dai FORMAT esteri pieni di idee innovative e colorate. Nella tv di Berlusconi ci sediamo a guardare a bocca aperta il luccichìo di una scatola ahimè sempre più vuota.
P.S. All'Isola dei famosi ha vinto Walter Nudo, ma tanto già si sapeva mi dicono...una domanda: ma chi diavolo è questo vincitore famoso?

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