COME VIENE VIENE
E d'un tratto capii che il pensare è per gli stupidi, mentre i cervelluti si affidano all'ispirazione.
(da Arancia meccanica)
Sono passate da poco le 15 quando irrompe nella stanza un piccolo uomo con baffi posticci e la bombetta.
- Salve! - dice l'uomo
- 'giorno... - risponde pigramente l'Io alzandosi dal letto e stropicciandosi gli occhi come una pagina di un libro sgualcito.
- Sono qui per l'annuncio. - spiega l'ometto togliendosi i baffi posticci e la bombetta.
- Poteva almeno bussare - dice stizzito l'Io, ancora sbadigliando - Ma che ore sono? E poi perchè gira con quei ridicoli baffi posticci?
- Questo non importa, mi spieghi piuttosto perchè lei ha messo quell'annuncio sul giornale questa mattina!
- Non dovevo forse? Volevo disfarmene. Davvero, mi occupa spazio inutilmente quell'aggeggio. - spiega l'Io tagliandosi una ciocca di capelli che sporgeva troppo.
- Perfetto. Allora sappia che l'oggetto che sta vendendo in realtà apparteneva a mio nonno, e prima al mio bisnonno...e così per generazioni e generazioni. Io so come l'ha avuto. Lei lo ha trovato per strada. E le dico anche dove: al parco pubblico, vicino ad una panchina. Lo so bene perchè mi è caduto circa un anno fa da una valigetta. Non può essere che quello, non ce ne sono tanti modelli in giro - taglia corto l'uomo, grattandosi sopra la bocca dove prima erano attaccati i baffi.
- Beh, complimenti, ha fatto centro. Così è stato, e sinceramente non me ne faccio proprio nulla. Senta quanto può darmi per quell'arnese? 100...200? Mi accontento di poco, dico davvero, basta che me lo porti via che mi fa anche un pò schifo.
- Diciamo che lei me lo dovrebbe rendere gratuitamente, visto che si tratta di un mio oggetto. - spiega calmissimo l'uomo.
- Evviva. Trovo un oggetto di valore e non posso nemmeno guadagnarci qualcosa? Non sia assurdo! - dice stizzito l'Io.
- Certamente. Se solo lei sapesse che cos'è quello che chiama banalmente "aggeggio" capirebbe l'importanza che esso torni da me. Mi dispiace informarla che non sono in grado di pagarla, ne di darle nessun tipo di ricompensa ora, ma se avrà fiducia nel riporre l'oggetto nuovamente nelle mie mani vedrà che non se ne pentirà affatto e sarà soddisfatto, come un matto quando dice gatto e non l'ha nel sacco.
- Poteva risparmiarsi la rima alquanto stupida, comunque mi dispiace ma non scendo a patti di questo genere. Io quell'oggetto lo vendo, non lo regalo, anche se era suo o di suo nonno o anche se fosse stato del Presidente del Madagascar, casomai ce ne fosse uno. Mi dica quanto mi può dare per questo oggetto, avanti! - dice l'Io iniziando ad alterarsi.
- MI DIA QUELL'OGGETTO! LEI NON PUO' CAPIRE! - grida l'uomo afferrando l'arnese per un capo.
- NON SIA SCIOCCO! VOGLIO ESSERE PAGATO! - dice l'Io senza più pazienza, afferrando al volo l'altra estremità dell'oggetto.
Tirano ambedue per oltre un minuto, affibbiandosi improperi non riportabili e frasi poco galanti che certo non possono costraddistinguere due galantuomini di tale portata, un uomo con baffi posticci e un pelandrone che dorme ancora alle tre del pomeriggio. Fatto sta che l'oggetto ad un certo punto si rompe in due pezzi.
- Nooo! Cosa ha fatto! Ecco lo sapev... - non fa in tempo a dire l'uomo senza baffi posticci, prima di scomparire nel nulla all'improvviso.
- Lo sapevo...il solito Genio della Lampada di merda...la prossima volta almeno mi faccio portare una Ferrari - pensa l'Io, tornandosene a letto.
E chi s'è visto s'è visto.
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