Lasciatela in pace!<...

Lasciatela in pace!
Fa scalpore in questi giorni la notizia di una signora milanese che ha rifiutato ogni intervento di amputazione di una gamba in cancrena, preferendo quindi un lento degenero delle cose piuttosto che l'operazione chirurgica. Coro di polemiche come ogni cosa e sciacallaggio mediatico. Addirittura il sindaco di Milano, Gabriele Albertini, ha inviato proprio ieri una lettera alla signora per dissuaderla dall'insano gesto. Equipe di medici invitano la signora ad avere fiducia nella medicina e numerose sono le voci simili da dottori o esperti in materia. Di altro parere sembra essere invece il ministro Sirchia: "E' un diritto ormai sancito quello di poter rifiutare le cure, se il soggetto ritiene che queste non giovino alla sua salute o alla sua qualità della vita". Bravo Girolamo. Una volta tanto un parere eccellente per un ministro troppo spesso "inutile" in questo governo. Innanzitutto è davvero il caso di portare alla luce un simile caso di etica, coscienza e diritto alla vita di un privato cittadino? Per quale motivo dobbiamo sollevare tutto questo polverone? Una signora adulta e vaccinata non ha il diritto di scegliere cosa è meglio per lei e quali decisioni prendere riguardo la sua vita? Il dibattito in questo caso è leggermente diverso dall'eutanasia, si tratta in realtà di rifiutare cure mediche e accettare il decorso di una malattia non allo stadio terminale. Già successo in passato e doverosamente, senza nessun riflettore puntato. Personalmente ho fiducia nella moderna medicina e nelle capacità di cura dei moderni ospedali ma se l'operazione non dovesse andare bene? Riuscite ad immaginare lo scandalo se dopo che hanno costretto la signora alle cure forzate qualcosa non dovesse andare per il verso giusto? Avete pensato ai danni morali e psicologici che arrecate ad una persona agendo contro la sua volontà? Un pò di rispetto per favore, se una persona non è matta ha tutto il diritto di poter scegliere quello che fa e quello che vuole. Forse a lei farà più piacere così o sarà stanca della vita che sta facendo o ancora non ha nessun interesse a proseguire la senilità con un grave handicap. E al diavolo i benpensanti per una volta.