Dal sito di Censurati.it leggo e riporto. L'appello è di farlo girare. Grazie.
Amici, posso capire che finchè certi problemi non ci toccano da vicino è come se non esistessero. Problemi di malasanità per un poliomelitico rimangono circosritti a un poliomelitico. Quando poi il vicino di casa ci frega mezzo metro di terra siamo tutti pronti a dissotterrare l'ascia di guerra. Facciamo in modo che le ingiiustizie colpiscano noi anche quando sono degli altri. Il Caso che sto per esporvi non è solo malasanità, ma anche di giustizia fortemente dubbia. Dobbiamo fare qualcosa, onestamente non so cosa, suggeritemelo voi.
A voi il testo:
Mi chiamo ODESSA MICHELE nato a BARI il 27/7/58 e residente a BOLOGNA in Via Leonardo da Vinci, n. 24, ex portatore di handicap con grado di invalidità superiore ai 2/3 (66%) per esisti da poliomelite ma da luglio 2002 riconosciuto invalido al 100% per esiti da “Mala” Sanità territoriale e “Mala” Giustizia, avendo conseguentemente acquisito, oltre all'aggravamento sopra citato, le seguenti malattie: atrofia muscolare, obesità, diabete, ipertensione, cardiopatia grave, con la presente intendo comunicarLe in versione molto sintetica i fatti per cui chiedo il Suo prestigioso intervento.
Ho la poliomielite dall’età di 16 mesi e dall’età di 3 anni porto tutori ortopedici che poi con l’impegno la forza e la costanza all’età di 15 anni si sono ridotti ad un unico tutore a semplice uso “sicurezza” visto che senza di esso io camminavo lo stesso sia in casa che in piscina o al mare.
Questo tutore dall’inizio degli anni ’90 ha iniziato a rompersi con molta frequenza impedendomi inizialmente una normale e costante vita lavorativa sino ad arrivare ad una frequenza di 2/3 volte al mese nel ’96.
Ho dialogato con le Officine Rizzoli da cui ho avuto come risposta solo minacce, ho dialogato con l’ AUSL ma questi se ne fregavano e così ho aperto un contenzioso con la Regione E.R. che ha aperto un’indagine ha fatto fare la perizia dei materiali da me richiesto e al responso a mio favore che l’uso dei materiali non era conforme al “nomenclatore delle protesi” l’AUSL ha chiesto il rimborso degli oneri ed ha diffidato le Officine Rizzoli. Mi è stato fatto fare l’ennesimo tutore a seguito diffida e rompendosi anche questo ho richiesto una perizia ma questa volta direttamente alla AUSL senza passare dalla Regione questo ha dato modo alla AUSL di coprire il diffidato Rizzoli dalla cancellazione dall’albo delle protesi quando ha rilevato che anche da questa perizia io avevo avuto ragione dei materiali usati.
Nel frattempo io avevo nell’attesa della prima perizia regionale avviato procedimento penale nei confronti delle Officine Rizzoli e AUSL tramite denuncia ai NAS ed il Magistrato Gustapane ha avviato l’indagine ed ha richiesto la perizia facendo venire un perito da Roma il quale ha in modo più che dettagliato espresso parere a mio favore cioè che il materiale usato non è conforme ed è scadente. Le conclusioni dei NAS si chiudevano con sospetta truffa aggravata e falso in atti d’ufficio……… ma il Magistrato Gustapane ha archiviato il caso suggerendo di avviare una pratica Civile.
Io in civile ci sono andato ma pur essendoci ancora oggi udienze in atto i giochi sono già stati fatti e il Giudice Pugliese che da 3 udienze non ci concede la perizia ha fatto già capire che Lei chiuderà il caso.
Io da due anni non vado più a lavorare e sono chiuso in casa in un letto, giro in carrozzina ed ho una situazione di salute grave…..così come le ho già sopra citato.
Distinti saluti.
Michele Odessa
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