Spot di fatto
Finalmente scrivo anche io qualcosa qui. Intanto permettetemi di ringraziare una tantum i simpatici mattacchioni di Ciccsoft. Grazie. Basta così.
Forse qualcosa sta cambiando in questo paese. O forse no. Ieri a Roma più di 1800 coppie etero e gay si sono date appuntamento a Piazza Farnese per manifestare a favore del Patto Civile di Solidarietà per le coppie di fatto (se volete scendere nei dettagli della questione, potete scaricare qui la proposta di legge). Proprio in quella piazza perché vi ha sede l'ambasciata francese, e la Francia è stato il primo paese a riconoscere le unioni (non solo omosessuali) al di fuori del matrimonio.
In televisione gira uno spot di una nota marca per sughi in cui le battute tra l'uomo e il bimbo, alla presenza di una donna, fanno capire che la donna è la madre del bimbo, ma sta insieme all'uomo che non è suo padre (scandalo e orrore). Insomma, una non-famiglia come "testimonial" di un sugo per la pasta. Che poi il bambino sia legato ideologicamente alla classe dirigente - infatti con la scusa del "ma anche se non sei mio padre mi vuoi bene e faresti di tutto per me?" frega all'uomo il piatto di pasta - è un altro discorso. Il piccino potrà essere allevato in maniera più sana. Forse.
Ora mi chiedo: quanto ci vorrà perché il temibile MOIGE si scagli contro lo spot in questione?
E, rimanendo in ambito più locale, cosa farà il temibile omofobo vescovo Carlo Caffarra, appena arrivato a Bologna a sostituire il caro (si fa per dire) vecchio (non si fa per dire) Biffi? Caffarra, che da sempre si è mostrato intollerante verso qualsiasi forma di unione che non sia una (sacra) Famiglia-con-la-effe-maiuscola?
Staremo a vedere. Intanto, se avete coraggio, spulciate nei due siti indicati sopra. Prima, però, fate un bel respiro.
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Fin…”