8 m'arzo. Nevica di nuovo. Torno a letto.
Oggi, otto marzo, si festeggia la mercificazione della donna. Festa fortemente voluta dagli uomini per rappacificare la loro coscienza. Si regala una mimosa, si arricchiscono i fioristi, i ristoratori e i produttori di baci perugina, e per tutto il resto dell'anno si è in pace con la coscienza. Amen. Le donne, d'altro canto, in questa loro ricorrenza vanno regolarmente a lavorare (in fabbrica o a casa) e la sera, nel migliore dei casi, se ne vanno a cena in gruppuscoli per poi raccontarsi del più e del meno, grande attrazione: lo strip maschile. Brave. Evidentemente parificarsi agli uomini significa adeguarsi ai loro gusti, o peggio ancora adeguarsi agli standard che alcuni hanno predisposto per voi. Alcuni, naturalmente, al maschile.
Mi si dice che con questo giorno si vuole rivendicare una sorta di diritto femminile alla parità, si vuol dare alla donna il giusto peso sociale. Ci si dimentica che le donne hanno un peso enorme nella società, condizionano gli uomini, anche i più importanti, ci fanno impazzire, ci fanno innamorare, con gli uomini dividono nella maggior parte dei casi piaceri e dolori. Le donne sono costantemente nella mente degli uomini, trecentosessantacinque giorni l'anno, uno più uno meno. Qui ne sappiamo qualcosa.
E allora oggi non regalate alle vostre donne la mimosa. Se lo fate, vuol dire che pensate a lei come a una meretrice, una che si può mercificare agli ordini di una logica commerciale. Le pagate un tributo per il solo fatto di essere donna. Compratele invece un fiore (o rubatelo, se siete in politica) con una certa frequenza per tutto l'anno, quando le regole non lo impongono. Rispettatela ogni giorno, condividete con lei sempre tutto, amatela cercando di renderla felice, e non solo come mera ricerca del proprio piacere, ma rispettando e valorizzando il suo. E pretendete che per lei sia altrettanto. Buttate le mimose, festeggiate le donne ogni minuto dell'anno, non perché ve l'ha ordinato una multinazionale, ma perché loro sono parte di noi stessi, la metà esatta del nostro cuore e della nostra mente. Ci avete dato la vita, è nostro dovere di maschietti restituirvela, in piccole rate di 1440 minuti al giorno. L'interesse, in questo caso, è reciproco. A tutte voi, un bacio con profonda riconoscenza.
Mauroemme
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