E invece ti converrebbe alzarti.
L'8 marzo è la festa della donna e sono le donne che devono festeggiare. Perchè ne hanno motivo. Abbiamo sempre fatto girare il mondo dalla notte dei tempi e non ve ne siete accorti. In realtà nemmeno ora molti di voi riescono ad ammetterlo. Mi dispiace zio ma non sono affatto d'accordo con te (e mauroemme). L'8 marzo è una festa voluta indiscutibilmente dalle donne per le donne. L'8 marzo non significa ricevere mimose da uomini ansiosi di rappacificare la loro coscienza, andarsene a cena in gruppuscoli per raccontarsi del più e del meno o assistere allo uno strip di qualche ballerino palestrato a cui magari è stato imposto di indossare un perizoma (perchè fa più figo). Tutto ciò è ridicolo e insensato. Inaccettabile per una donna. Se qualcuno ci regala una mimosa il giorno 8 del mese di marzo, uomo, fidanzato, bambino, figlio, donna, amica che sia, è solo per dirci: "grazie di essere qui con me, madre figlia compagna amica, donna in un mondo di uomini". L'8 marzo non è più l'ultima roccaforte di una contestazione femminista, ormai conclusa, superata. L'8 marzo ci serve per dire a tutti gli uomini che fanno bene a persarci trecentosessantacinque giorni all'anno, perchè siamo loro indispensabili, necessarie. E questo non l'ha deciso nessuna multinazionale e non sta scritto nemmeno nei messaggi dei baci perugina. Non ci serve che ci regaliate un fiore ogni giorno nè che ci restituiate la vita in piccole rate, perchè noi ve l'abbiamo data senza volere nulla in cambio. Avete il dovere di rispettarci, di condividere tutto con noi, di amarci cercando di renderci felici sempre e, magari, di festeggiarci per un solo giorno all'anno. Perchè questo ci basta. Vi amiamo anche noi e siamo felici se ci regalate una mimosa l'8 marzo. Auguri a tutte le donne del mondo.
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