Monthly Archive for Marzo, 2004

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Dipollinee
“Nessu…

Dipollinee
"Nessuno prova particolare gusto a infierire, ma quando se le vanno a cercare è difficile resistere. Un'immagine indimenticabile di questo festival resterà il Bruno Vespa che nella notte perde definitivamente i freni, va su di giri, e attacca una tirata da spaccone borioso ("ganassa" in milanese) su come il festival abbia stravinto, la Rai abbia stravinto, "e cosa vogliono ancora", "e cosa dobbiamo dimostrare ancora". In molti davanti ai teleschermi avranno pensato la stessa cosa: "Dieci punti di share in meno non gli farebbero male". Fatto."

"Era del resto la puntata in cui Vespa ha ospitato Apicella e mostrato il filmato che lo vede cantare insieme a Berlusconi (codice 1816) con il mare di Sardegna sullo sfondo. Nonché la puntata in cui si è sviluppato il dibattito sulla musica di destra o di sinistra, e in cui Apicella è stato presentato come il contraltare sudista e berlusconiano a Davide Van De Sfroos, presente la sera prima, nordista e che qualcuno considera ancora in quota Lega. Se Van De Sfroos ha la querela facile, proceda pure."

"Quando Gene Gnocchi, in passato, ha detto che sarebbe andato al Dopofestival di Vespa solo se gli avesse portato in studio il plastico dell'Ariston, Gnocchi intendeva effettuare una critica puntuta all'abitudine vespiana di spettacolarizzare le tragedie, tipo i famigerati plastici della casa di Cogne. Ieri Gnocchi è andato al Dopofestival e Vespa a un certo punto gli ha detto: ti abbiamo accontentato, e ha esibito un enorme plastico dell'Ariston. No comment."

"Le grandi domande del festival: ma Morris Albert e Mietta sono saliti al secondo posto del televoto perché, essendo in due, hanno il doppio dei parenti chi canta da solo?"

Inutile dirlo. Antonio Dipollina de "La Repubblica", resta il miglior commentatore delle schermaglie quotidiane in tv.

Gino, amico di tutti…

Gino, amico di tutti.
Gino Paoli, ieri ospite a Sanremo, sarà oggi al controfestival degli indignati di Mantova. Piede in due scarpe. Bella figura che ci fanno i blogger. Perchè non sapevate che Gino Paoli ha un blog? Oh. Chiedo scusa.

Tacchino Ripieno

Tacchino Ripieno
Della prima serata del Festival del Baillame Nazionale, mi è rimasta spiacevolmente impressa la linguaccia sulla maglietta dei cantante dei DB Boulevard (chi?). Un omaggio a quel vecchietto spaurito alias Billy Wyman (ex Rolling Stones), in realtà una patetica trovata. Eppure l'ardito cantante con poca voce e ancor meno fantasia, dice che "Basterà". Stai a vedere che ha ragione. Basterà prendere un grosso tacchino e riempirlo con tutto quello che si riesce a raccattare (frattaglie e anche qualche chicca, tipo la strepitosa Cortellesi, brava davvero)? Sembrerebbe di si. Intanto, quasi tutti i Blog che si rispettino, si stanno ormai parlando addosso riguardo a XXX XXXX, ci fanno su pure le dirette (!). Come se io invece di guardare la partita in sala, me la faccio raccontare da mia mamma mentre io me ne sto in cucina a pelar patate. Mah. Allora ha ragione quel cantante, a fare la linguaccia: XXX XXXX fa penosamente pena, eppure fioccano speciali e post in diretta. E' bastato riversare la solita accozzaglia di carnoso spettacolo insipido, raccontare la favola delle canzoni al centro di tutto, chiamare un pò di gente che ci impegni a far ridere (e questi ci riescono sempre, per fortuna), buttare vagonate di miliardi a tirar su il carrozzone. XXX XXXX è sempre lo stesso, e mi azzardo a dirlo dopo una sola (ma più che sufficiente) puntata. Stasera potrò assistere tranquillamente a un altro strazio, di tipo sportivo, tanto so che sull'altro canale tutto procede come dovuto. Persino i dati di ascolto rimangono fissi, più o meno, ancora 13 milioni sono: in pauroso calo rispetto alle annate d'oro, ma ancora sono in 13 milioni, mica quattro gatti. Ed è quasi rassicurante, tutto ciò, e molto prevedibile: mi veniva da ridere a sentire le voci di Rivoluzioni in vista all'interno dell'Ariston. XXX XXXX non può cambiare, è vittima del sistema, è come il Natale o Ferragosto. E' orgogliosamente vetusto, noioso, patetico, come le sue canzoni, è finto, è un pretesto e pretestuoso. E' così, è la sua natura. Non lo rivoluzioni un Mostro del genere. Lo vai a vedere al Circo, non lo rendi appetibile ai giovani. Oppure, lo abbatti. Decidi scientificamente di non mandarlo in onda. L'unico suo cambiamento è la sua morte, come diceva Celentano qualche giorno fa. Infatti tutti le spaginate di giornali a commentare la prima serata, le avremmo potuto scriverle tutti quanti. Ormai persino le constatazioni che XXX XXXX è XXX XXXX sono stomacose come il suddetto: un coacervo che vuole abbagliare e far sbadigliare, l'importante è che tu non riesca a cambiare canale. Un tacchino da riempire per bene con quello che passa il convento, per abbuffare il Telespettatore e i Media. Ah, dimenticavo, che almeno abbassino quel Gobbo elettronico. Così come è posizionato, sotto l'inferriata della galleria, costringe la Mona a guardare in alto, e risulta meno convincente delle mie recite scolastiche di quando ero piccino...

Suggerimenti commerc…

Suggerimenti commerciali
E infine l'apocalisse pure qui. Pubblicità sulla barra di Splinder, nella finestra dei commenti e pure in home page. Te pareva. Almeno rilasciassero sta famigerata versione PRO. E poi che ci azzecca la pubblicità per il Macintosh su Splinder? Proprio loro sono quelli più bistrattati quando postano su questa piattaforma. Niente immagini, niente grassetti-sottolineati-colori...niente di niente. Solo una finestra e il pulsante POST. L'utente medio Mac con molta probabilità si rivolge altrove. Dunque per chi è quella pubblicità?

Sanremo dixit
(ag…

Sanremo dixit
(aggiornato in diretta tv)
Frasi e situazioni per le quali vale la pena guardare Sanremo:
- Simona Ventura da oggi sarà chiamata da tutti "MONA" e la cosa è parecchio divertente.
- Paola Cortellesi spiega che i ragazzi non dovrebbero masterizzare perchè a lungo andare si diventa ciechi.
- I filmini di Gene Gnocchi sono di una comicità retrò ma spezzano il solito ingessamento del Festival baudesco.
- Daveblog fa la diretta via internet raccontando quello che vede ed è quasi più divertente di Tony Renis.
- Scoprire che su RaiTre a Ballarò si scontrano la ministra Moratti, la compagna Melandri e la mitica Dandini.
- Perdere il controllo dell'unica tv rimasta in casa (l'altra è rotta da più di un mese) causa genitori insegnanti interessati a Ballarò.
- Rifugiarsi sconsolato in camera, leggendo Daveblog e ascoltando RadioDue.
- Segnarsi che, in fondo, se anche a vent'anni non guardo Sanremo nessuno dei miei amici mi prenderà mai per il culo.
- Venire a conoscenza di un blog aperto all'uopo che mi fa la diretta gratis insieme a Dave e la Gialappa. Ormai siamo sempre di più, chi porta le patatine?
- Sentire Crozza-Elton John che canta meglio di quello vero. A quando il disco?
- Trovare un amico che si aggiunge alla cumpa che segue Sanremo sulla rete: Fabio dei Jalisse. Oddio no!
- Vedere gli effetti multicolor della regia sanremese tra palco e pubblico. Ah già, ho televisione spenta. Infatti l'ho letta su un blog e me la sono persa. Mi mangio le unghie nervoso.
- Sentire conferma dalla Gialappa's che è tutta la sera che si sentono bene le basi e non la voce dei cantanti. Non sto diventando sordo grazieaddio.
- Mi sto perdendo i continui cambi d'abito della Ventura. Ma leggo che ha messo pure una maglietta con scritto "Sanremo" prima. Sono sempre più entusiasto di non vedere nulla.
- Sentire la mini-intervista in diretta a Selvaggia Lucarelli: Gialappa's: "Ma è vero che ti trombi Laerte Pappalardo?". Selvaggia: "Io? Ma no...sono una fans del padre, cosa non si fa per arrivare a Adriano!"
- Scrivere una mail compiaciuta a Selvaggia per la risposta sagace e prendere accordi per l'intervista della prossima settimana.
- Riportare il tutto sul blog per fare il figo con gli amici che leggeranno. Fabio, Mattia e Duba, se va bene.
- Ascoltare la canzone della Cortellesi "Non mi chiedermi" e realizzare che è di gran lunga la migliore del Festival al momento. E se la votano con il televoto che succede?
- Finire a parlare a vivavoce su Skype con Proserpina e Quattro Passi e dimenticarsi completamente del Festival.
- Ore 0.42 - Infine finisco questo post torrenziale. Due ore e rotta di diretta. Con punte di share del 34 per cento. Mica male eh?

Mi consenta di aprir…

Mi consenta di aprire un blog...
Prima o poi doveva succedere. Dopo che Sergio Cofferati ha spianato la via del blog per avere un dialogo con i propri cittadini e (forse) elettori, era da immaginarselo che pure Lui ci si metteva di mezzo. Dopo aver fatto accuratamente chiudere tutti i link di "miserabile fallimento", dopo aver querelato i diffamatori per un "buffone" di troppo, spiegato ad Ancelotti come si allena e a Bossi come si deve tacere, e soprattutto dopo essersi accertato che Splinder non è un covo di comunisti, ha anche lui aperto un weblog. Per ora riporta solo pezzi dei suoi discorsi o delle conferenze stampe che tiene, ma quanto basta perchè il Berlusca-pensiero venga tramandato ai posteri. Nel frattempo se volete farvi un giro, c'è da farsi due risate per davvero. I comici han da chiudere bottega che le sue sparate bastan per tutti.

Quattro chiacchere c…

Quattro chiacchere con...Macchianera
www.ciccsoft.com/interviste

Gianluca Neri, milanese, 32 anni, quasi come Gesù. Un passato come redattore di Cuore, poi la fortunata avventura con Clarence insieme a Roberto Grassilli. Quindi il mondo dei blog, con GnuEconomy prima e Macchianera oggi. Qualcuno ha detto: "Dove passa lui nasce una community". Ma com'è partito tutto?
La frase corretta era "Dove sputa lui nasce una community", ed era di Gonio o Massimo Bernardi, non ricordo. Ma leggerla, per quanto magari un filo esagerata, mi fece parecchio piacere. "Community" è una di quelle parole che, su Internet, sono passate di moda qualche anno fa, e che quasi portano un po' sfiga, alla pari di "portale", "stock options", "IPO", "break even". Eppure, se ci pensate, è sempre di comunità che si parla quando si sente discutere di blog, di "social software", di chat, di forum, di E-Bay e Amazon, di rete in generale. Ecco, non è che io sia un esperto di "community", molto più semplicemente: mi piace internet. Anzi, no: non sempre mi piace. Mi piace come potrebbe essere, quel che potrebbe diventare. La uso, in pratica.
I tempi di Clarence sono forse quelli più felici. Come avete fatto dal nulla a creare una redazione e far diventare lavoro quello che era semplicemente un hobby? Dov'è stata l'idea vincente di questo portale e quali le difficoltà iniziali?
Clarence è stata un'esperienza fantastica, come può essere fantastico concepire minchiate per lavoro. Facendo satira, Clarence poteva permettersi tutto, e ci ha permesso di tutto. E' stato un periodo davvero felice. E non so se ci sarà mai un posto, a parte Cuore e Clarence, in cui le riunioni consistevano nello spararle grosse, mettere insieme tutte le cazzate che venivano in mente, e farne un titolo.
Difficoltà iniziali non ce ne sono state, paragonate alla miniera. Abbiamo iniziato in un cubo di tre metri per quattro, investendo tutti i soldi (pochi) che avevamo perché il portale potesse permettersi una redazione stipendiata. Dopo aver incontrato il primo "venture capital" la voce è girata, e abbiamo trascorso qualche mese tra investitori che si proponevano per comprarci. Ad ogni incontro il prezzo si alzava e l'interesse per quel che facevamo, come a quei tempi era normale, tendeva sempre di più a zero. Abbiamo - molto semplicemente, e anche molto volgarmente - scelto quello che offriva di più. Ma anche quello che avrebbe garantito il necessario finanziamento per il progetto che avevamo in mente.
Mettere insieme una redazione che faccia di un hobby un lavoro non è difficile, quando si è oculati e si scelgono persone valide. Difficile, semmai, è far capire che la satira (per quanto non sembri) ha bisogno di umiltà, di capacità di mettersi in gioco, di autocritica, di onestà. E di creatività, perché, in fondo, è un'arte nobile come tante altre discipline.
Veniamo a Macchianera. Proprio come uno dei nemici di Topolino. Dopo un glorioso trascorso sotto le insegne di Clarence con la rubrica Quarantadue (un abbozzo di blog a suo modo), poi con GNUEconomy, come mai questo nuovo nome per il blog?
Macchianera è uno dei personaggi Disney che mi è sempre piaciuto. Le storie in cui compariva erano le meno buoniste tra tutte. Cambiare nome è stato un passo obbligato, per motivi legali. Quando ho dovuto farlo, ho scelto Macchianera perché era l'unico furfante di Topolinia che riusciva sempre a farla franca, anche quando i colpi gli andavano male. Macchianera, in pratica, è uno su cui Topolino non è mai riuscito a mettere le proprie zampacce.
Di recente hai aperto un server dove ospiti alcuni blog amici sotto il nome di Blogsnation. Bello. Ma chi paga tutto questo e come mai questa unione-fa-la-forza?
Già: "cui prodest". Lo chiedono in tanti. Se lo chiedono per primi gli "ospitati", credo.
Pago io. Così, perché nella vita è giusto, ogni tanto, fare le cose che non rendono per puro piacere.
Ecco, leggere quei blog è puro piacere: mi sarebbe spiaciuto se alcuni fossero spariti vagando da una comunità all'altra. Quanto all'"unione-che-fa-la-forza": non credo che risiedere su un unico server faccia un'unione. Nè, tanto meno, una forza. Non ho mai fatto differenze tra blog "splinderiani" e "clarenciani", tra quelli che han preferito "Blogger" rispetto ai "cannolicchi" (non è colpa mia: han scelto loro di chiamarsi così). Credo che la vera forza stia nei blog messi tutti assieme. Anzi, no, non credo nemmeno nei blog: i blog non esistono. (Sofri dixit ndr) Credo nella forza di chi ha qualcosa di originale da dire, indipendetemente dal mezzo che utilizza.
Sul tuo blog scrivono oggi circa 83 persone (se non ricordo male quando l'hai detto poco tempo fa), in una sorta di piazza virtuale dove si crea opinione, si discutono questioni e si lanciano spunti al resto della blogosfera. Non c'è il rischio che troppi blogger facciano sembrare Macchianera un "forum" e, secondo te, i blog possono considerarsi un evoluzione dei cari vecchi forum?
Il pericolo che Macchianera si "forumizzi", come dice qualcuno, in effetti c'è. Esiste per tutti i centri di aggregazione che, man mano, diventano sempre più frequentati.
Io non credo che i blog siano un'evoluzione dei forum per il semplice motivo che i forum non sono in grado di evolversi: in genere implodono, fanno "puf!" e scompaiono in una nuvola di polvere, quando chi vi interviene inizia a confondere lo scrivere con la masturbazione.
Questo credo: che la libertà di poter intervenire non significhi "dover" intervenire, anche quando non si ha niente di originale o intelligente da dire. Capito questo, qualsiasi cosa siano i blog e sempre che se ne senta il bisogno, evolveranno.
Ricopri ancora qualche ruolo in Clarence? Come diavolo occupi le giornate altrimenti? D'accordo un giro per i blog alla notte, un pisolino alla mattina e un aperitivo verso le sette e mezza, ma poi?
No, al momento no. E' possibile che in futuro possa continuare da collaboratore: resta, inevitabilmente, l'affetto per qualcosa che si è creato. Quanto al mio impiegare il tempo: leggo molto, tutto quel che posso; medito le fesserie che poi andrò a scrivere; non frequento più quegli ammassi di milanesità che sono gli aperitivi; penso, per il futuro, a nuove uova di Colombo che stiano in piedi.
Tuo fratello, Gianmarco, gestisce anche lui un sito che con il mondo dei blog a parecchio a che fare: Polare e la sua costola Blognews sono due servizi piuttosto seguiti su internet. Dev'essere una vocazione. E mamma che dice? Vi voleva centravanti nel Milan, cantanti di successo, o è contenta così?
Credo sia contenta così. Ora rivelo una cosa che ho solo confessato a voce a qualcuno: io non so se mia madre ci volesse calciatori, però attori forse. Altrimenti non si spiega perché abbia chiamato me Gianluca ispirandosi al figlio di Dorelli e mio fratello Gianmarco come il figlio di Tognazzi. Sono cose che segnano, marchi d'infamia difficili da cancellare. Specialmente quando il figlio di Dorelli, anni dopo, ti querela (e poi tu vinci, ma questo è un altro discorso). Mi chiedo, più che altro: che cacchio di giornali leggeva, mia madre, prima che nascessimo? Lo sanno, quelli di Novella 2000, di avere delle responsabilità verso di noi?
Quanto a Gianmarco: essendo un validissimo programmatore fai-da-te, ha concepito due siti che hanno parecchio a che fare col mondo dei blog. Non ha un blog solo perché è timido, credo, ed è un peccato, perché a Clarence, in piena autonomia, ha affinato uno stile di scrittura notevole che lo rende capace di scrivere cose esilaranti.
Perchè Laura Bo-glio-lo continua a sfotterti e viceversa? Quand'è nata questa amicizia/odio su internet e perchè la continuate senza il consenso popolare?
Sfatiamo un mito: io sono come San Tommaso e quindi non credo in Laura Bogliolo. Credo solo a quel che vedo e tengo a precisare che, anche se dovessi vederla, non le verserei mai il mio otto per mille.
Detto questo, ci crederanno in pochi, ma le prese per i fondelli nei confronti della Bogliolo hanno origine dalla tenerezza che mi fa il vedere una persona tanto affascinata dall'idea di un giornalismo come potrebbe averla uno sceneggiatore di Hollywood. La mandano ad intervistare zoccole alle tre di notte, e si esalta invece che lamentarsi. Due giorni dopo fanno una retata grazie al suo articolo, rastrellano i travestiti che ha intervistato, e lei se ne vanta perché la polizia la legge. Pensa che il giornalismo sia solo quello sociale ed impegnato degli inviati di guerra, e si dimentica di Fox News e di tutte le altre voci del padrone. Davvero: non fa tenerezza anche a voi una che dipinge il mondo con pennellate tanto naif?
Come mai gli GNUAwards, la Blogfest, la BlogBar e tutti sti altri giochini bloggherecci hanno tanto successo? Il popolo vuole divertirsi come i romani riassumevano con "Panem et circenses" oppure siamo tutti un branco di sfigati che cercano sui blog una via di fuga dal frustrante mondo del lavoro? (Nonmenevogliano i lavoratori incalliti!)
Non lo so. C'è gente che non ha un cazzo da fare che le usa, quelle cose. E, peggio ancora, gente che non ha un cazzo da fare e le inventa, quelle cose. Io, facendo parte di entrambe le categorie, sono quello messo peggio di tutti.
A proposito di Blogfest. Cos'era quell'aggeggio gigante che avevi nell'orecchio mentre chiaccheravi con la gente? Avevi un'aria contenta eppure doveva essere oltremodo scomodo. Credi davvero ai prodigi del Bluetooth?
Era un auricolare Bluetooth, e l'ho tenuto all'orecchio per non più di due minuti, perché all'ingresso c'era gente bloccata che non riusciva ad entrare e mi telefonava. Però, a quanto pare, è stato un tempo sufficiente perché entrasse nel mito.
Se credo ai prodigi del Bluetooth? Assolutamente. Col tempo, vedrete che si affermerà sempre più nel mondo dei contraccettivi. Niente, a parte un'antenna di Radio Vaticana, ha lo stesso potere di sterilizzazione definitiva. Io, che faccio largo uso di tutto ciò che è "wireless", ho un pretore personale che, a volte, mi impone di cessare le trasmissioni. Mia madre, a volte, dice che mi sente nel citofono. Non ho avuto il cuore di spiegarle che, quelle volte, io ero davvero al citofono.
Cosa ne pensi di questi raduni sui Blog dove si parla di Blog, ci si incontra con i Blog, ci si scambia il link al Blog e si festeggiano i Blog? Dopo un paio d'anni ci siam già rotti le balle di parlarci addosso? E' un'impressione mia o la stampa sembra comunque continuare a non capirne molto?
Penso che, come dopo il '68, ci si sia tutti un po' rotti i coglioni di citarsi addosso parlando di blog. E' il riflusso che segue la pallosità dei periodi in cui ad ogni incontro "segue dibattito". Quando ho organizzato la BlogFest mi sono premurato che fosse una festa e basta, senza "blogstar" sul palco, senza interventi di esperti, senza Derrik De Kerkove (e non è facile, credetemi: appare come la Madonna di Fatima appena sente che si sta formando un agglomerato superiore alle tre persone). Volevo che rappresentasse un'occasione d'incontro tra persone che sono quotidianamente in contatto, una scusa per stringere mani e vedere facce e parlare del più e del meno.
Chi è Brontolo? Ok così a bruciapelo tanto risponderai qualcosa tipo "non si può svelare la sua identità", ma un indizio in esclusiva per i nostri lettori? Non aspettano altro. No, in realtà da un rapido sondaggio il mese scorso han risposto tutti: "ma è un nano, ovviamente"!
Se lo sapessi non lo direi. E mica per un fatto di omertà. Credo solo che tutti si sia passata senza particolari traumi quell'età in cui devi rompere il giocattolo per vedere cosa c'è dentro. So che qualcuno il giocattolo l'ha rotto, e io non mi spiego il divertimento nella cosa.
Mai pensato di fare radio? Magari con il compare Sofri, magari in una delle tante radio private di Milano o chissà... Anche secondo te radio e blog sono due mondi molto vicini?
La radio è un mondo che mi affascina da sempre, ma non l'ho mai fatta. E mica per niente uno dei miei libri (e film) preferiti è "Private Parts" di Howard Stern. Chiunque abbia modo di leggerlo potrà accorgersi delle affinità tra il mondo dei blog e quello della radio. Perché non ci ho mai pensato? Perché quando accendo Radio Deejay non trovo un modo migliore di farla che non sia il loro. Non c'è la sfida: che senso ha mettersi a fare qualcosa se non sai di poterla fare meglio, quando c'è già qualcuno che la sta facendo bene?
Se anche a te avessero chiesto come a Pensiero Profondo qual'è la Risposta alla Grande Domanda sulla Vita, l'Universo e Tutto, avresti risposto "Quarantadue" oppure qualcosa di più sensato? Ma che domanda è?...da fare ad un fan di Douglas Adams...
"Quarantadue" è una risposta più che sensata. Basta attendere qualche milione di anni perché "Pensiero Profondo" scopra qual era la domanda.
E' tempo di Sanremo. Era meglio Pippo Baudo o credi in Tony Renis? E chi vincerà il Festival?
Sanremo è, è stato e sempre sarà Pippo Baudo. Riguardo a questo argomento nutro una convinzione: che a cercare di migliorare Sanremo (sempre che Renis ci sia riuscito, e ne dubito) si fa peccato mortale. Sanremo *deve* fare schifo. Altrimenti non c'è più gusto. Chi vuole la canzone d'autore ha sempre il Premio Tenco, che mica per niente mandano in differita, su RaiDue, alle tre di notte, sei mesi dopo.
Col senno di poi come interpreti la frase nella sigla di Pollon: "Sembra talco ma non e', serve a darti l'allegria!"? Cocaina?
Francamente non lo so. Ma ho mandato un SMS al senatore Colombo e a Micchiché. Se avete tempo, avremo la risposta a breve.
Suonerie. Business tragicomico della nostra epoca oppure solenne stronzata? E tu quale canzoni sceglieresti per far squillare il cellulare?
Omnitel, qualche hanno fa, minacciò di querelarmi perché in un'intervista dichiarai che le compagnie di telefonia mobile stavano facendo cartello per impedire l'invio gratuito di sms, loghi e suonerie ed iniziare a gestire il business imponendo prezzi stratosferici. E' esattamente quel che è successo. Qui, senza alcun problema, affermo: non solo quello delle suonerie, come business - pur redditizio - è una stronzata, ma pure chi è disposto a spendere fino a quattro euro per un file che fa plin plon per venti secondi ed è disponibile gratuitamente in rete è, a mio parere, un incommensurabile pirla.
Sei costretto a giocare alla roulette russa. Quali sono i 5 blogger che inviti a giocare con te?
Francamente, cinque mi sembrano troppi. Dici che devo comunque sceglierli uno per uno, fino ad arrivare al quinto? Va bene: QuintoStato.
Per caso hai il digitale terrestre a casa? Conosci qualche fesso che ha già comprato il decoder che propone Liorni? (a parte Zoro che l'ha avuto in regalo e non è fesso). Serve davvero a qualcosa in questo momento?
Io del digitale terrestre ho parlato male, finché un vecchio amico non mi ha proposto di lavorare ad alcuni progetti per quella piattaforma. Per questo motivo, consapevole dell'importanza che in questo paese viene attribuita al conflitto d'interessi, dico: è bellissimo, grande, portentoso, scintillante, pratico, futuristico, innovativo ed utilissimo. Mi spiace, per i motivi sopra esposti, di non potermi lasciare andare all'entusiasmo.
Su Macchianera Gossip si trovano notizie del bambino che da 20 anni è ritratto sulle confezioni delle barrette Kinder? (quelle con più latte e meno cacao). O è morto?
So di dare a tutti una triste notizia, ma devo: l'hanno impagliato.
Penso di avere stancato a sufficienza. Le poltrone della sala sono ormai vuote, il vecchietto laggiù russa e manco sa che sono i blog, povero lui. Anche i troll sono andati via insieme ai commentatori anonimi. Leviamo le tende. Un saluto e alla prossima.
Bel commiato. Per un attimo mi hai fatto sentire a BlogAge.

La compagnia dell’an…

La compagnia dell'anello
Non sarà davvero che un domani tutte queste informazioni su di noi e le nostre amicizie serviranno per grandi operazioni commerciali?
Mantellini la butta li, Punto Informatico già lo disse... Non vorrei ritrovarmi nelle selezioni del Grande Fratello solo perchè mi sono iscritto a Orkut e ho aderito alla loggia di Blogsnation! 😉 No, la verità è che solo per vedere le buffe foto segnaletiche di Valdemarin, Neri, Proserpina, Mafe, o la mia, vale la pena giocarci un pò...

Buffet

Le migliori foto di LondraNote sparse su alcune cose curiose
trovate a Londra

Le migliori foto di Berlino Do not walk outside this area:
le foto di Berlino

Ciccsoft Resiste!Anche voi lo leggete:
guardate le vostre foto

Lost finale serie stagione 6Il vuoto dentro lontani dall'Isola:
Previously, on Lost

I migliori album degli anni ZeroL'inutile sondaggio:
i migliori album degli anni Zero

Camera Ciccsoft

Si comincia!

Spot

Vieni a ballare in Abruzzo

Fornace musicante

Cocapera: e sei protagonista

Dicono di noi

Più simpatico di uno scivolone della Regina Madre, più divertente di una rissa al pub. Thank you, Ciccsoft!
(The Times)

Una lieta sorpresa dal paese delle zanzare e della nebbia fitta. Con Ciccsoft L'Italia riacquista un posto di primo piano nell'Europa dei Grandi.
(Frankfurter Zeitung)

Il nuovo che avanza nel mondo dei blog, nonostante noi non ci abbiamo mai capito nulla.
(La Repubblica)

Quando li abbiamo visti davanti al nostro portone in Via Solferino, capimmo subito che sarebbero andati lontano. Poi infatti sono entrati.
(Il Corriere della Sera)

L'abbiam capito subito che di sport non capiscono una borsa, anzi un borsone. Meno male che non gli abbiamo aperto la porta!
(La Gazzetta dello Sport)

Vogliono fare giornalismo ma non sono minimamente all'altezza. Piuttosto che vadano a lavorare, ragazzetti pidocchiosi!
(Il Giornale)

Ci hanno riempito di tagliandi per vincere il concorso come Gruppo dell'anno. Ma chi si credono di essere?
(La Nuova Ferrara)

Giovani, belli e poveri. Cosa volere di più? Nell'Italia di Berlusconi un sito dinamico e irriverente si fa strada come può.
(Il Resto del Carlino)

Cagnazz è il Mickey Mouse dell'era moderna e le tavole dei Neuroni, arte pura.
Topolino)

Un sito dai mille risvolti, una miniera di informazioni, talvolta false, ma sicuramente ben raccontate.
(PC professionale)

Un altro blog è possibile.
(Diario)

Lunghissimo e talvolta confuso nella trama, offre numerosi spunti di interpretazione. Ottime scenografie grazie anche ai quadri del Dovigo.
(Ciak)

Scandalo! Nemmeno Selvaggia Lucarelli ha osato tanto!
(Novella duemila)

Indovinello
Sarebbe pur'esso un bel sito
da tanti ragazzi scavato
parecchio ci avevan trovato
dei resti di un tempo passato.
(La Settimana Enigmistica)

Troppo lento all'accensione. Però poi merita. Maial se merita!
(Elaborare)

I fighetti del pc della nostra generazione. Ma si bruceranno presto come tutti gli altri. Oh yes!
(Rolling Stone)

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