Certe volte la Chiesa mi fa ridere e/o stupire, per il suo voler mettere il naso in ambiti che non la riguardano minimamente. E lo dico da cattolico, rammaricato per certe prese di posizione al colmo dell'assurdo che francamente non condivido. Ecco l'ultima: navigare sui siti pornografici, abusare delle chat e inviare mail anonime o falsificate o fare spamming: per i teologi sono peccati. Passi il discorso per i siti porno, che peraltro si aprono da soli durante una qualunque navigazione grazie a banner, dialer e finestre popup che l'utente medio non è in grado di aggirare. Ma la chat pensavo che fosse soltanto un mezzo per scambiare due chiacchiere quando la lontananza non consente incontri, o il carattere timido di una persona porta a cercare amicizie in questa maniera... Ecco dunque che la Chiesa si adegua ai nuovi mezzi di comunicazione. Strana l'assenza degli sms in queste nuove disposizioni...strumento assai più "diabolico" di tanti altri...
Tra i nuovi "peccati informatici" sono stati citati anche i casi di pirateria informatica: chi usa programmi senza licenza, o scarica illegalmente musica e filmati tramite internet, quelli che violano la privacy e la sicurezza di un sistema informatico.
Padre ho molto chattato. Sei perdonato figliolo, ora vai e per penitenza compra due licenze Microsoft e acquista il cd di Tiziano Ferro o-ri-gi-na-le.
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