Come piegare una maglietta perfettamente, in sole due mosse.
via Giavasan
Version 3.0
E' tutto un equilibrio sopra la follia
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Come piegare una maglietta perfettamente, in sole due mosse.
via Giavasan
Un omaggio alla nuova piattaforma: !"£$%&/()=)(/éçàò@.
Per il resto ottimo lavoro davvero...attendiamo fiduciosi i feed e le categorie!
Dalla scimmia all'uomo. E ritorno.
1) C’erano una volta le scimmie.
Le scimmie stavano sugli alberi.
Un giorno scesero dagli alberi, e per riuscire a vedere al di sopra dell’erba della savana cominciarono a fare i primi malfermi passi in posizione eretta.
Un altro giorno ci fu una lotta tra scimmie per il possesso di una pozza d’acqua, e questa cosa è stata anche raccontata in un film piuttosto famoso.
Alla fine della battaglia una scimmia ha lanciato in aria un osso, ed è così che è nato l’uomo.
Questa è la teoria dell’Evoluzionismo.
2)
C’erano una volta gli uomini.
Gli uomini erano esseri poco intelligenti, che vivevano di hamburger e coca cola.
Poi arrivarono i leghisti.
I leghisti erano ancora meno intelligenti.
I leghisti iniziarono una guerra contro tutti gli altri.
Ci fu una grande lotta per il possesso del campanile di San Marco.
Alla fine di questa battaglia Borghezio lanciò in aria una fetta di polenta, ed è così che sono nate le scimmie.
Questa è la teoria del Devoluzionismo
3) C’erano una volta padri e madri e figli e figlie.
Poi dio creò i fratelli di papà.
Questa è la teoria del creaZionismo.
4) C’era una volta il vuoto assoluto.
Poi un dio infallibile e perfettissimo creò l’uomo a sua immagine e somiglianza.
Questo è quello che maestri infallibili e perfettissimi insegnano a bambini infallibili e perfettissimi in una scuola infallibile e perfettissima.
Eppur si muove...
Qualcosa sembra muoversi nella calda (?) primavera di maggio: Google sembra interessarsi a qualcosa di grosso, e Splinder sta per lanciare la nuova piattaforma 2.0 dopo gli ultimi test positivi, che conterrà qualche chicca in più per i più esigenti in materia. Han fatto davvero un ottimo lavoro, credetemi...speriamo solo che non sia sempre down come quella vecchia! 😉
Annunciazione annunciazione!
Il sottoscritto annuncia orgoglione l'acquisto di un computer portatile con il quale riuscirà a seguire le notizie e i post via feed di migliaia di blog, anche al cesso, al parco, in facoltà, in cucina, a letto. Mi sono fatto installare una porta USB 2.0 dietro l'orecchio e nei tempi morti in autobus, in macchina, mentre mi faccio la barba, mentre aspetto l'inizio delle lezioni potrò finalmente impiegare meglio il mio tempo... Ah, il progresso. E oggi ho registrato in linea un paio di programmi e il sistema operativo. Per chi mi conosce sa che non è cosa da tutti i giorni...
Il flop del Primo Maggio: un'analisi
Il concerto è stato un fiasco, c'era probabilmente meno della metà delle persone degli anni precedenti: pochi se ne sono accorti, ma per chi è stato in piazza la cosa era evidente. Tanto per convincere i più scettici, basterebbe prendere come riferimento la chiusura del traffico, decisamente più contenuta: Via Appia Nuova, ad esempio, era chiusa fino alla prima traversa, Via Pontremoli, ma già la direttrice Via La Spezia-Via Magna Grecia era chiusa più che altro in misura precauzionale, visto che la gente a stento arrivava sotto gli archi di Porta San Giovanni; l'anno scorso, invece, Via Appia Nuova era chiusa fino a Piazza Re di Roma, cioè un chilometro più avanti. Oppure bastava guardare la quantità di spazzatura per le strade, molta di meno, e in particolare quella davanti a McDonald's, che si limitava al marciapiede antistante. E ancora, il traffico, che già verso l'una e mezza era tornato quasi regolare; o la fila dei pullman, che l'anno scorso arrivava a Ponte Lungo (2 fermate di metro più avanti!) e che quest'anno arrivava sì e no a Piazza Re di Roma. Infine, ad un occhio abituato ai concerti del Primo Maggio (dal 1993 ho saltato solo quello del 2000, a Tor Vergata) uno sguardo era più che sufficiente per capire la situazione.
Quali i motivi del flop? Prima di tutto, il rischio attentati: centinaia di migliaia di persone e nessun controllo, se fosse successo qualcosa probabilmente oggi staremmo ancora contando i morti; in secondo luogo, la qualità decisamente bassa degli ospiti: nessun grande nome, nessuna star internazionale, forse la gente è rimasta delusa dalla scaletta ed è rimasta a casa, nelle proprie città, in molte delle quali c'erano, tra l'altro, concerti forse più interessanti, come quello di Genova.
Infine, forse gli Italiani si sono finalmente un po' scassati le palle di questa adunata nazional-popolare, di questo San Remo dei ggiovani dde sinistra ed è cominciata, dopo il picco dell'anno scorso, la fase discendente della parabola.
Seconda domanda: perché nessuno ne ha parlato? Prima di tutto, chi ha visto il concerto in televisione difficilmente può essersene accorto, in quanto le telecamere non inquadrano mai tutta la folla, ma solo la piazza antistante al palco, che ovviamente era piena; per rendersi conto delle differenza si sarebbero dovute inquadrare le strade laterali, anzi, quasi tutto il quartiere. Inoltre bisogna aggiungere il ben noto effetto di schiacciamento dell’obiettivo che fa sembrare la folla più compatta di quanto sia realmente.
Ma un giornalista sul posto ci sarà pur stato, possibile che nessuno se ne sia accorto? Io credo che molti se ne siano accorti, ma che non abbiano detto nulla: chi era dalla parte degli organizzatori ha preferito star zitto, sperando che la cosa non uscisse fuori; quanti invece erano dalla parte opposta si sono trovati in difficoltà perché rischiavano di non essere credibili. Immaginate un giornalista del Tg4, a Piazza San Giovanni, in mezzo ad un mare di teste, che dice: - Direttore, è incredibile, c'è molta meno gente! -. E' difficile mostrare una piazza colma di gente e dire che sono pochi perché gli anni precedenti la gente non era un mare ma un oceano: ci sono ottime probabilità di passare per imbecilli. La televisione non permette queste sottigliezze, non si riesce a far notare la differenza tra quattrocentomila persone ed un milione di persone: sono tantissime e basta; perciò, per non fare la figura di quelli che negano l'evidenza pur di parlar male della sinistra, se ne sono stati zitti anche loro. E così, nel giorno in cui tutti accusavano il governo di voler censurare la verità, ecco che la verità è stata censurata davvero, senza imposizioni né differite, ma solo perché è difficile dire che il re è nudo, quando tutti sembrano ammirarne le vesti.
Una volta qui era tutta campagna...
Oggi, 3 maggio, questo sito festeggia il 4 anno di attività. Nel 2000 nasceva infatti Ciccsoft.com (nella sua forma definitiva) che, sebbene non fosse ancora un vero e proprio blog, conteneva già articoli, interventi e commenti da parte di un buon gruppetto di fedeli lettori e collaboratori. Auguri a tutti e buon proseguimento!
Lacrimuccia...
P.S. Dell'epoca resta ben poco online ma forse a suo tempo sarete incappati in questa mitica pagina con tutti i manifesti taroccati di Berlusconi...
Notizie sportive
- ... e per le notizie sportive ci colleghiamo con Settore. Settore?
- "Sì, grazie, buongiorno. Con una splendida partita a Lecce l'Inter si avvicina con decisione al quinto posto. Nelle altre partite, da segnalare il successo di misura del Milan in casa con la Roma".
- ...grazie Settore, sempre molto conciso. Altro?
- "No".
- E ringraziamo Settore, allora.
- "Prego, figurati".
- Ma scusa, cosa sono quei clacson in sottofondo?
- "Niente, c'è traffico".
- Ah. Grazie ancora a Settore. E ora un bel pezzo di Gigi D'Alessio.
Settore è sempre il migliore per queste cose...
La vera censura sul concerto del primo maggio
Nessuno ve l'ha detto: televisioni, radio, siti internet, nessuno ne ha parlato. Sembra che nessuno se ne sia accorto, o che abbiano fatto tutti finta di niente, ma chi ieri è stato in Piazza San Giovanni non può non averlo notato:
IL CONCERTO DI IERI E' STATO UN FIASCO!
Non c'era nemmeno la metà delle presenze degli anni passati: mai visto un primo maggio con così poca gente!
A questo punto bisogna farsi due domande:
1) Perché questo mezzo flop?
2) Perché nessuno ne ha parlato?
Io ho qualche ipotesi, seguirà post.
DEMAGOGÃ?A (dall'unico significato fornito dal mio dizionario De Agostini):
(pl. -gìe), s. f., governo in cui i governanti si mantengono al potere illudendo il popolo con promesse di soddisfare i suoi desideri e le sue aspirazioni spec. economiche