Trapattoni aveva riempito la sua valigia con molti vestiti, convinto di restare in Portogallo a lungo. Ed eccoci qui, siamo soltanto alla terza partita, e già ci prude il culo. Tutti pronti a suonare de profundis per la nostra Nazionale poco popolare e per il nostro Trap oramai intrippato. E' stato (finora) una vergognosa spedizione, e non tanto per le prestazioni mediocri offerte, ma soprattutto per l'immagine offerta dai nostri pedatori. Senza fare nomi e cognomi, abbiamo dovuto sorbirci sputi, lezioni di dignità, invidie personali, battibecchi, contrasti all'interno del gruppo, lamentele, alibi e scuse. Per come la spedizione azzurra ha affrontato l'europeo, direi che siamo inqualificabili, e i nordici facciano un pò come gli pare. Non sarebbe bastato molto per fare una figura meno barbina. E invece, evidentemente, là in Portogallo ci è andata gente sovrastimata, che nei momenti veramente che contano, in cui deve dimostrare la serietà e il valore che tutti noi gli accreditiamo, altro non fa che alzare polveroni. Per cui vada come vada, stasera. Mogi e vagamente assopiti da tanta miseria, buttiamo via calcolatrici e clacson, tabelle dei giornali e bandiere. Qualificatevi, "ragazzi", e poi ne riparliamo.
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