Non male come media, se si trattasse di pornografia. Tempo fa ho noleggiato un film porno in cui il protagonista, un nero le cui proporzioni avrebbero mandato dall'analista anche Varenne, mentre la prendeva da dietro l'obbligava a fare delle cose schifose con la bocca.
Ogni 35 minuti un morto, ogni 18 un ferito e non si conta la violenza psicologica e verbale.
Spaventoso, d'accordo. Ma si trattava di una puntata di "E.R.".
Eta Meta Research ha calcolato che in media ogni 4 minuti il telespettatore è costretto alla visione di immagini e scene di manifesta o subliminale violenza.
Per intenderci: la "violenza manifesta" è il servizio del Tg4 su di un bambino massacrato dalla madre, la "violenza subliminale" è il sorriso trattenuto da Emilio Fede mentre manda in onda quel servizio.
Secondo Eta media si è inoltre sottoposti ad esplosioni (una ogni 20 minuti), alla visione di armi (ne compare una ogni 7 minuti), ad una manifestazione violenta ogni 11 minuti, ad una scena di battaglia ogni 15 minuti e ad una minaccia ogni 9.
L'unico consiglio che mi sento di darvi? Spegnete la tv e uscite di casa!.
Lo studio è stato realizzato in collaborazione con oltre 100 esperti tra psicologi, psicopedagogisti e medici e grazie al monitoraggio delle principali reti nazionali.
Non mi fido particolarmente degli psicopedagogisti. Continuano a ricoprire di elogi un programma come "Art attack". Si tratta del programma più eversivo di tutto il panorama televisivo italiano: dota i bambini di una manualità mostruosa con arnesi all'apparenza innocui: forbici con le punte arrotondate, taglierini che non tagliano un cazzo, colla efficace quanto uno sputo catarroso, odiosissimo cartoncino colorato.
Tutte cose che puoi tranquillamente far salire su di un aereo di linea interno statunitense senza che nessuno sospetti nulla di te. Poi, dopo un breve armeggiare mentre fingi di grattarti la pianta del piede sinistro, ti sei costruito una beretta semiautomatica funzionante per sfruttamento del rinculo con sistema di chiusura stabile, geometricamente determinato e a corto rinculo di canna.
Ricordo ancora la puntata dei primi di settembre 2001: insegnavano a costruirsi un taglierino a 10 mila piedi di quota.
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