Sono sempre molto contento, quando vado dalla mia dentista.
Ché io, dalla dentista, ci chiacchiero. Lei mi odia perché continuo a togliermi l’aspiratore, scostando lo spruzzino con la mano, per dirle una qualsiasi idiozia fuori luogo. Però secondo me si diverte, alla fine, e forse in questo momento sta scrivendo su un multiblog di dentisti che lei è sempre molto contenta, quando Chinaski deve fare un controllo o un’otturazione, perché lei, con Chinaski, ci chiacchiera.
E infatti parliamo di tutto.
Di solito, del fatto che io sono un fallito.
Però anche di droga, sesso, amore, lettera e testamento.
L’ultima volta mi giro e le faccio, serio: “nessuna donna mi ha fatto soffrire come lei”.
Poi, mentre mi fa sorbire un discorso sul mio essere un disadattato, alienato, e che dovrei mettere i piedi per terra, io mi distraggo e penso: “bel post”.
E questo, alla fine, è il succo del discorso.
Il motivo per cui non inserirò queste righe nella categoria racconti, ma in quella mondoblog.
Perché quando hai un blog, vedi il mondo come un post.
E tutte le stranezze e i dettagli ti sembrano aneddoti divertenti, e vorresti sempre avere un portatile a portata, o una penna, o chissà che altro. Diventa una specie di malattia introflessa.
Come quel giorno che stavo in autobus e l’autobus passa davanti a un locale con la scritta “compro rottami”, e io mi sono messo a scrivere un post sul cellulare che parlava di un mio amico rottame, che avrei voluto rivendere.
Come quel giorno che mentre aspettavo di essere chiamato a un esame, tutti ripassavano e io, invece, stupidamente scrivevo. Scrivevo del fatto che stavo scrivendo, invece di ripassare.
Però, la mia dentista mi fa sempre l’effetto di una doccia fredda, e mi tiene a galla.
Lei, con il suo pragmatismo odontoiatrico.
Lei, con il suo realismo radiografico.
Lei, ricca e sposata e laureata e con il fondo pensione.
Io.
Chinaski: “sa che stanotte ho sognato una Porsche? E poco fa, nella sala d’aspetto, sfogliando il giornale ho visto la pubblicità di una Porsche. Non trova che sia…
Dentista: “trovati un lavoro, Mauro”.
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