E allora?
Si, hai assistito ad una sparatoria.
Anzi, togli "assistito". Tu hai sentito una sparatoria. Hai sentito dei proiettili esplodere, e poi rumore di motorini o forse di macchine (non ricordi). La cosa che ti ha lasciato perplesso é che quel rumore di proiettili te lo aspettavi molto diverso, mentre alla fin fine ti sei resto conto che non sapresti distinguerlo dall'esplosione di un cipollone bello robusto. Solo che tu hai sentito un caricatore tutto intero, e qualcosa ti diceva che quella era una semiautomatica.
Non eri a casa tua, eri dietro Vico Vasto.
Non si é fatto male nessuno, pare.
La polizia ha messo quel nastro, quello dei film e ha bloccato il vicolo. Tutto il vicolo. Nel senso che c'é gente contro il nastro che vuole passare, perché il vicolo é chiuso e non ci sono altri vicoli. Una tipa si lamenta: deve passare, o perderà la funicolare. Deve arrivare nonricordodove, ma é un nonricordodove molto lontano che odora di paesi vesuviani.
Ma no, non é il nastro dei film. Non é giallo canarino, non c'é scritto sopra, a stampatello nero, "Crime Scene Do Not Cross". E' banale, cazzo, ma é normalissimo scotch da imballaggio, quello marrone. C'é una macchina e scorgi un buco nel parabrezza, e un bossolo per terra, c'é anche un bossolo.
Buchi nel muro, precisamente due. Poi un sacco di pulotti, ovviamente.
Ora inizia ad esserci un bel pò di gente, che protesta e vuole passare. Io vorrei fare una foto per il blog, vorrei immortalare il tutto, ma alla fine penso che sia una cosa stupida da fare e evito.
Alla fine fanno passare tutti, uno alla volta. Tu lo sai che é cambiato qualcosa nel tuo rapporto con questa città. Lo sai eppure non sai dire cosa. C'é qualcosa che si é incrinato in te, un contratto con gli italiani che é stato violato.
Vico Vasto, due minuti a piedi da casa tua. Non é qualche paese dell'hinterland, é il pieno centro abitato. A pochi passi c'é la Mela, magari un bel concentramento di fighetti infarinati alla grande. Tu sei poco oltre, magari un domani la sparatoria la fanno sotto casa tua, oppure perché no, nel tuo liceo. Si, il tuo liceo. Il Parini di Napoli, quello dove hai visto e sentito cose che avresti preferito di no.
Qualcosa si é incrinato, decisamente.
0 Responses to “Bullets over Naples”