Eccolo…il primo…quello dei vestiti…ancora però non ho il carica batterie…il computer ormai è a secco anche lui…devo trovare un adattatore per la presa elettrica!
Ci credete? Sono le 18.00, i negozi iniziano a chiudere e io ho appena trovato al Despar, dopo una giornata di ricerca, una penna…dell’adattatore ancora niente (le ferramenta non li hanno)!
Mi riduco così ad andare nell’Internet Caffé per mandare segni all’Italia via MSN…ma che cavolo, queste tastiere manco le lettere accentate hanno!
Faccio un giretto…il ristorante pizzeria Rocco sulla sinistra…il ristorante Testa Rossa sulla destra…attraverso il Szabadsag hid (= ponte della Libertà) e mi trovo a Buda, sulla sinistra ho il fantastico Hotel Gellert che include al suo interno il complesso termale, gli interni secessionisti sono tra i più splendidi esempi che si possono trovare a Budapest. Sulla destra la collina Gellert. Salgo e arrivo alla Chiesa della Grotta: ”Nell’interno roccioso della grotta di Saint’Istvan, nella parte meridionale della collina Gellert, nel 1926 i preti dell’ordine paolino costruirono una chiesa su modello della grotta di Lourdes.”
26/1/05 ore 8.30: Inevitabili e danzanti ecco che scendono i fiocchi di neve…
Devo provare a raggiungere la facoltà, di cui non so né il nome per intero, né l’indirizzo poiche non mi è ancora arrivato il secondo bagaglio! Prendo la metropolitana…so che devo prendere la linea rossa e andare non so bene dove verso Buda…mi fermo al capolinea e chiedo. Nessuno sa dove si trova la Egyetem…Mayar University of Art and Craft. Purtroppo dove ho messo i puntini credo manchi una parte del nome fondamentale, così nessuno mi sa indicare la strada…decido di tornare indietro sempre sulla linea rossa. Esistono tre linee: rossa, blu e gialla…nel pomeriggio riproverò a raggiungere la facoltà, tanto dall’aeroporto non sanno ancora niente del mio bagaglio, potrebbe arrivare anche domani…buona serata a tutti!
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