Ieri sera, mentre lavoravo ad un post per il Softblog, ho avuto un'epifania.
Si potrebbe dire che, per la prima volta nella mia vita, ho visto chiaro davanti e dietro di me. C'era una sorta di luce, come in quella scena dei Blues Brothers in cui il grande John Belushi veniva illuminato da uno spiraglio di sole che era chiaramente una terminazione di Dio, o una messa in metafora dello stesso.
Io, vedevo la luce. La consapevolezza era in me.
Io ho ventunanni, ragazzi. Le donnine da paginone centrale, e le varie supermodelle stile-Max, sono sempre state più vecchie di me. Ieri sera, mi sono reso conto che la ragazza che vedevo sullo schermo aveva la mia età. 1983. Pazzesco. Magari un domani sono dell 85. E poi diventano dell'88. 90?
Qualcuno, non ricordo chi, mi ha fatto notare che presto guardando un culo per strada dovrò cominciare a chiedermi se é parte di un corpo minorenne o meno.
Questa consapevolezza improvvisa, mi ha travolto come un vero e proprio treno in corsa.
Sono polverizzato dalla consapevolezza. La verità annienta.
E poi.
E poi me ne vado a letto pensando a questa mia condizione di VecchioPorco in potenza e di come potrebbe essere interessante. E mi addormento. E sogno, un vero e proprio oceano di donne più giovani di me. E io pappone, Briatore's Style. Catenozzo e abbronzatura alla kryptonite. Un oceano di carne da collezionare, "giovani donne da esibire, se permette un'espressione dei nostri tempi". Donne? Bambine. Bambine stronze e manipolatrici comunque. Bambine crudeli che manipolano i propri Briatori. Bambine che si rivelano e che mi torturano infilzandomi con aghi da agopuntura.
Ho il terrore di addormentarmi di nuovo.
Potrebbero tornare.
0 Responses to “Come to daddy, little girl!”