Stamattina su Rai Uno il ministro dell'Istruzione Letizia Brichetto Arnaboldi Moratti parlava della sua riforma dell'istruzione. Argomentava che "la media dei diplomati italiani è inferiore a quella europea" e che la sua riforma vuole "indurre quanti più giovani possibili a prendere un diploma, per poter trovare lavori migliori" e concludeva dicendo che "non vogliamo spingere i ragazzi a studiare, non vogliamo costringerli, ma aiutarli a diplomarsi". Messa così, non c'è che dire, fa il suo bravo effetto. Ma io penso a Pamela.
Pamela è una mia carissima amica, la conosco da 8 anni. Una bravissima ragazza, simpatica, un po' matta, e con poca voglia di studiare. Sua madre non voleva lasciarla con la terza media, addirittura voleva facesse il liceo classico, ma visto che Pamela non è quello che definiremmo esattamente una cima l'ha "costretta" ad iscriversi all'istituto alberghiero, pensando che lì non c'è tanto bisogno di studiare, essendo una scuola prevalentemente pratica. Il primo anno Pamela ha riportato una pagella che sembrava una schedina del totocalcio. Io so che Pamela pensava di mollare la scuola e mettersi a lavorare, ma alla fine l'anno scolastico successivo era di nuovo lì a sgobbare sui libri. Il problema dell'alberghiero è che, oltre alle materie pratiche, ha anche materie non pratiche. Oltre alla poca voglia di studiare, aveva anche poca memoria, quindi spesso tutto l'aiuto che le davano era inutile; tuttavia dopo sei anni, Pamela ha preso 'sto benedetto diploma alberghiero. Signora Moratti, Pamela aveva voglia di studiare tanto quanto io ho voglia di studiare Matematica. Non pensa che certe persone non sono assolutamente portate per la scuola, e che sia meglio mandarli a lavorare? Ora Pamela ha 22 anni, e questo diploma alberghiero con cui non fa assolutamente niente. Lavora infatti in un autogrill, guadagna 6-700 euro al mese, e ha "perso" sei anni della sua vita. Non parla Inglese, non ricorda il Francese, non sa chi ha vinto la seconda guerra mondiale, e sta bene così. Signora Moratti, la sua riforma sarà anche giusta. Ma credo lei debba rendersi conto che indurre chi non ha voglia di studiare, e nemmeno le capacità, a prendere un diploma, sia tutto sommato inutile.
0 Responses to “Riforma Moratti”