Scusate se occupo lo spazio con un altro inutile post qualunquista.
Innanzitutto volevo scusarmi con Eugenio e Fabio, con la redazione e con i lettori per lo spettacolo offerto nei commenti di qualche post fa.
Poi volevo fornire una spiegazione alla mia riflessione sui gay e sul Gay Pride, che poteva essere ed è stata fraintesa.
La prima parte voleva (avrebbe dovuto/voluto essere) ironica. La seconda parte era una mia riflessione, su quanti al Gay Pride non si sono sentiti rappresentati. So benissimo che il GP non è solo una parata di persone vestite con piume di struzzo, ho solamente detto che questo è quello che appare alla televisione, e quello che io e gli altri come me che non sono stati al Gay Pride hanno visto. E per quanto sia FERMAMENTE convinta che ognuno agisce come vuole e come meglio crede, io penso che il modo migliore per ottenere riconoscimenti sia farlo lottando seriamente e non in clima tutto sommato goliardico come potrebbe essere ed è il Gay Pride.
Sono pensieri leghisti? Non credo. Qualunquisti? Spero di no. Radical chic? NO. Dall'alto dei miei 22 anni non ancora compiuti non ho mai avuto la pretesa di spiegare agli altri cose che io per prima non so e non capisco.
Ps per Gabriele: sono talmente debordante che con la mia stazza sfalso la media nazionale. Magari la prossima volta invece che via commento ti insulto davanti ad un piatto di bruschette umbre, sai com'è..
45 Responses to “Mea culpa”