10 cose che odio:
1) I credits simpatici. Uno a caso, rimossi gli elementi che permetterebbero di capire a chi appartiene: "XXXX - XXXX. Powered by Movable Type 3.15 Tutti i nomi, i loghi e i marchi registrati citati appartengono ai rispettivi proprietari. I contenuti originali prodotti per questo sito sono pubblicati sotto licenza Creative Commons. È possibile diffonderli liberamente utilizzando l'apposito feed rss, ma un link è sempre gradito. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto aggiornato senza alcuna periodicità. Nessun autore è stato (finora) maltrattato per la realizzazione di questo sito e nessun compenso è stato accordato per i loro servigi. La grafica è stata disegnata da XXXX con il supporto morale ed artistico di XXXX e i preziosi consigli degli amici di passaggio. Si vede correttamente a risoluzioni uguali o superiori a 1024x768 su ogni browser al di fuori di Konqueror, che continua a fare di testa sua. Per consigli, insulti e pacche sulle spalle l'indirizzo è sempre XXXX Aut Min Non Conc però Ric. E' un blog, usare con cautela. Tenere al di fuori della portata dei bambini: in caso di nausea consultare un medico." Sul serio, mi piacerebbe risalire le radici del male. Capire chi é l'iniziatore di tutto questo.
2) Il clima sonnacchioso che si respira ultimamente. E la totale assenza di nuovi bei blog da leggere in giro. Tutti a parlar male di queste blogstar, ma dove stanno? Ho fame di nuove blogstar! Gente che sia capace di scrivere a ritmi intensi robe abbastanza interessanti da suscitare la mia attenzione. E non parlo degli ultimi imbarazzanti fuochi di paglia. Voglio gente vera, perché qui i veterani sonnecchiano o si abbandonano sugli allori.
3) L'assenza totale di blog italiani erotici e - perché no - pornografici degni di questo nome. Fatevi un giro per le piattaforme free: emuli di Bukowski, melissepì e relitti vari nascono ogni giorno. Tutti uguali, tutti trash. Trash: emulazione fallita, come ci ha insegnato il Sommo. Una roba intelligente, divertente e leggera come Panties3 in italia non sarebbe possibile. Perché? Credo perché nel nostro paese manca il senso del ridicolo: solo l'assenza di quest'ultimo può generale certe devianze della narrazione erotica.
4) I ribbon. Quelli del referendum erano una buona idea, ma adesso scoppierà la moda. E vedremo nascere ribbon di ogni genere. Contro e a favore dell'Aids, per la liberazione di Loredana Morandi e la castrazione chimica di Costantino Vitagliano.
5) Quelli dei mondi a parte. Quelli che praticamente appartengono ad un universo percettivo diverso dal tuo e in genere ancora più piccolo. Il che é strano, perché già l'universo percettivo meglio noto come "blogosfera italiana" é abbastanza piccolo. Perché quindi chiudersi in spazi ancora più piccoli? Gente del Cannocchiale: guardate che noi di fuori non mordiamo, eh. Non siamo cattivi.
6) Melissa P e il suo blog. Perché non posso attaccarlo sul piano della forma, come sarebbe più facile. Ha i feed, i commenti e a occhio mi sembra rispetti gli standard dell'accessibilità. Ha molto di più di tanti blogger blasonati. Melissa P, ti odio. Senza alcun motivo particolare.
7) Il fatto che nel 2005 io mi debba mettere a mano a ravanare nell'archivio di quest'uomo per trovare quello che aveva scritto mesi prima su di un film. E non é possibile, cazzo. Categorie, search interno e permalink degni di questo nome, ragazzi. Un blog di cinema, letteratura o musica vive anche del suo archivio. E chi utilizza questi strumenti male oppure li nega del tutto ha davvero poco rispetto per i suoi lettori.
8) Quelli che fanno le pagelle, le classifiche e questo genere di cose qui. Perché ad un certo punto io preferirei altri squilibrii. Quantomeno sono più interessanti. Le pagelle e le recensioni dei blog non fanno nemmeno ridere.
9) Quelli che cercano un senso alla propria esistenza miserabile nei commenti di Macchianera. Quelli a cui andrebbe spiegato che esistono anche i forum, i programmi di Istant Messaging, le chat e quant'altro.
10) Quelli con il template base di Splinder. Senza se e senza ma.
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