Prima di stasera non avevo mai visto una puntata di Lucignolo il rotocalco di "approfondimento" del tg dei gggiovani, mai più di qualche secondo durante il folle zapping notturno. Complice nuova coinquilina che insegue tale "Diego-quello-di-maria-de-filippi" per strada e capacità di reazione annientate da 6 ore di teorie sul rapporto tra la "liberazione del consumo e l'etica romantica" di Campbell mi sono appena sciroppato (quasi) tutta la trasmissione.
Tema della serata era "bellissimi".
Che dire? Non è che non mi è piaciuto eh. Piuttosto sono assolutamente convinto che la visione forzata di un paio di puntate di Lucignolo ad alto volume sia il modo più efficace, nonchè sadico al punto giusto, per punire e rendere inoffensivi tutti gli stupratori, in branco e non.
Il mio corpo e la mia mente sono stati letteralmente devastati: mal di testa lancinante causato della mitragliata di una cinquantina buona di stacchetti tratti da canzoni diverse ma tutte terribilmente "cool", nausea galoppante per la telecamera mossa in maniera insensata che inquadra fuori dal finestrino di un auto in corsa, effetto dose da elefante di bromuro provocato dal centinaio buono di culi e tette inquadrati in ogni modo e maniera (primi piani, zoom ginecologici, flash subliminali di un paio di fotogrammi stile fight club). Tutto questo dopo aver visto una solo puntata, peraltro inframezzata da mai così salvifici spot pubblicitari.
L'unico effetto collaterale da combattere è l'irrefrenabile istinto di castrare chirurgicamente tutti gli uomini con la voce baritonale che dicono "Hey ragazzi, cristallizzatevi lì, torniamo fra due minutini", ma sono sicuro che la scienza verrà prontamente incontro alla giustizia.
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