Monthly Archive for Giugno, 2005

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Notte Bianca [Ferrara Style]

Nello spazio di due ore, in sella al mio destriero di latta e ruggine, sono riuscito ad assistere a un dramma sportivo bolognese, all'esibizione di un gruppo rock alternativo e ad uno spettacolo pirotecnico. Poi, la lunga discesa verso il rito del bombolone, che mi ha lasciato perplesso (il rito, non il bombolone, ma a quell'ora ho l'umore di un toro chiuso in gabbia da 8 mesi senza cibo).
Alcuni fotogrammi, così, tanto per.
    - Godano ha un aspetto sofferente che però, evidentemente, alle ragazze piace. Ogni tanto si scompone in crisi epilettiche in cui stupra la chitarra, ma penso faccia parte del contesto. Sono bravi, oggettivamente parlando, i Marlene, forse un tantino monocordi, ma non importa: io aspettavo una canzone e me l'hanno propinata, per cui li ringrazio. Quando ad un concerto eseguono le "tue" canzoni, il biglietto viene sufficientemente ripagato, figuriamoci stavolta che era gratis. Non mi basta nuotare nell'aria per descrivere l'immagine di una ragazza a pochi metri da me, che ondeggiava al crescendo regolare della canzone, e sul volto, soprattutto, aveva stampato un sorriso tra l'ebete e il trasognante: quasi un ghigno per quel pizzico di malizia, forse derivante dall'estasi addirittura sessuale in cui era condotta dal mix di luci viola, fumi, profumi e saturazioni sonore. Una stimolazione sensuale, quella canzone, sempre detto io.
    - Dall'altura delle Mura si nota un meraviglioso ingorgo di proporzioni bibliche, un groviglio di auto in coda e persone a piedi che tentano di abbandonare l'area dello spettacolo pirotecnico. Sarebbe lo scenario perfetto di un film catastrofico stile La guerra dei mondi, o Indipendence Day, quando c'è il mondo intubato in una strada e si scorgono le luce delle astronavi degli alieni a puntare la folla in preda al panico. Più volte ho sognato di lanciare una molotov in mezzo alla masnada o emettere disumani gridi di allarme per una bomba o un dinosauro che presto ci sta per divorare tutti (la folla fa risaltare strane pulsioni di disordine).
    - Massima solidarietà al vero protagonista (sfortunato) della Notte Bianca ferrarese: l'albero bruciato al Parco Urbano. Mentre le orbite dei 50mila presenti erano rivolte al cielo ad ammirare lo spettacolo pirotecnico, alte fiamme si levavano all'orizzonte, e gli applausi dei festanti coprivano le sommesse urla di una pianta che diveniva cenere. L'immagine mi ha talmente scosso che ho iniziato a urtare chiunque mi era vicino facendogli notare: Bello questo spettacolo pirotecnico, però un albero sta andando a fuoco, e tutti ridevano: Ah si ho visto, forte eh! Forse pensavano fosse il colpo a sorpresa di questa edizione, chissà.
    - Fare da controcanto a ScralcoPelù sulla Scalinata del Comune, non ha prezzo. Per tutto il resto c'è Pane&Salame bagnato con ripetuti bicchieri di vino.

    - E infine, pedalare nel chiarore dell'alba per strade deserte, dove gli uccellini osano posarsi mentre l'uomo cattivo dorme. Faceva molto inizio di Vanilla Sky, ora che ci penso, e comunque, è stata una silente suggestione che compete sicuramente coi bagliori dello spettacolo pirotecnico.

Tocque-ville, la città degli.. indecisi

C’è che questi neocon, neolib o neochevipare hanno una tendenza che andrebbe studiata e che ci permetterebbe forse di capirli meglio: non riescono a cedere alla tentazione di riempire i loro blog di banner e gif che possano identificarli come “gruppo”. Dai fiocchi in ricordo di varie stragi (italiani, americani o spagnoli: ce n’è per tutti i gusti. L’importante è mostrarsi fieri e affranti) ai banner “Per Oriana”, dalle bandiere giganti sbrana-layout americane, israeliane o italiane a quelli del “Blog moralmente inferiore”. Ma non finisce qui. Sempre per questa strana tendenza a fare blocco e mostrarsi vicini vicini (forse per sembrare di più), non fanno altro che fondare movimenti di pensiero, aggregatori e blog di gruppo. Tanto gli iscritti sono sempre gli stessi, e loro si sentono un po’ meno soli: da Freedom’s Zone a Rete delle libertà, da Italian blogs for freedom all’ultimo nato, Tocque-ville.


Credo sia giusto però a questo punto
evitare di generalizzare e salvare proprio Tocque-ville dalla
inutilità di tutte le altre sbobbe che lo hanno preceduto.

Tocque-ville
è stato ben progettato ed è ben costruito (anche graficamente,
cosa rarissima tra i blog neocon o neolib), è un aggregatore
funzionale e dinamico e a volte - non sempre eh, non credete - ci
si può pure imbattere in qualche post interessante. Bazzicavo da
quelle parti e mi chiedevo: ma questo bel sottotitolo - La
citta dei liberi
- non vorrà mica dire che Tocque-ville raccoglie
blog e blogger di idee liberali?
Non potevo fare a meno di rispondermi di sì, anche perché -
continuavo riflettere - Alexìs Clerel de Tocqueville non
è poi il liberale per eccezione, non è definito
“un liberale portato all'estensione dei principi liberali
a tutti”
? Bella cosa - mi son detto - e incuriosendomi
sempre di più sono andato a vedere cosa ne pensavano i nostri
blogger liberali del referendum sulla procreazione
medicalmente assistita
. D’altronde - ripetevo a me
stesso, e
conferma Wikipedia
- “ciò che contraddistingue il
liberalismo politico in ogni epoca storica è la credenza nell'
esistenza di
diritti fondamentali e inviolabili facenti
capo all'individuo
. In quest'ottica i poteri dello
Stato devono incontrare
limiti ben precisi per
non ledere i diritti e le libertà dei cittadini. Ne deriva il
rifiuto [...] del
clericalismo. […] Il
liberalismo
è laico anche perché chiede
allo Stato di
non interferire nelle scelte morali
individuali
: "Nessuno mi può costringere ad
essere felice a suo modo (come cioè egli si immagina il
benessere degli altri uomini), ma ognuno può ricercare la
felicità per la via che a lui sembra buona, purché non rechi
pregiudizio alla libertà degli altri di tendere allo stesso
scopo." (Immanuel Kant).”
Che cosa bellissima, il
liberalismo
!

Se volessimo fare proprio i puristi,
potremmo dare per scontato che un liberale non potrebbe che avere
votato Si ai referendum. Senza entrare nel merito dei
quesiti, un liberale non potrebbe condividere una legge che pone
dei divieti sulla base di convinzioni religiose e - per dirla
come Kant - costringe gli uomini ad essere felici come vuole
qualcuno.

Ma vediamo di essere un po’ più
elastici e un po’ meno esigenti. Se volessimo fare la
supposizione ardita che un liberale sia stato contrario alle
modifiche apportate dal referendum, potremo però essere certi
che sarebbe andato a votare No e mai avrebbe praticato e
fomentato il trucchetto dell’astensione. In fondo, se
mettiamo da parte i “Sulla vita non si vota” (in
Parlamento invece sì, eh?) e gli slogan, sono stati proprio
tanti astensionisti celebri ad ammettere candidamente che astenersi
avrebbe ostacolato il raggiungimento del quorum
e quindi
impedito la vittoria del sì. E questa è chiaramente una
furbata, perché si utilizza quel 30% di astensionisti cronici
affibbiando loro una posizione che di fatto non hanno preso. E’
come giocare una partita di calcio, e iniziare dal risultato di
3-0 per una squadra. Non è sempre facile fare il Liverpool della
situazione.
Un liberale, se tale è, mai vorrebbe sporcarsi le mani
con simile mezzuccio che non permette di riconoscere in maniera
limpida la volontà della maggioranza dei cittadini, che castra
il confronto e deturpa uno dei più importanti istituti di
democrazia.
Mi consola vedere che questi non sono dei
miei vaneggiamenti. Fortunatamente questa è la posizione di
tanti blog tocquevilliani: dall’illustre Camillo a I love America, da Il griso
ad Aghenor, fino a Rabbì e
tantissimi altri.

Mi sono fatto un giro sui blog di Tocque-ville, e ho
scoperto però tutt’altro.

Ho scoperto un liberale che “la
pensa come Ferrara e il Papa”
e una liberale certa
della vittoria dell’astensione perché “la Madonna
avrebbe vegliato anche sull'Italia e su questo referendum”
,
un liberale convinto che “I
figli continueranno a farsi come si sono sempre fatti e chi li
farà contro natura sarà di certo un mostro senza ritorno e
senza scampo
e una valanga di liberalissimi banner
giganti del Comitato
Scienza e Vita
(che mi facevano puntualmente e liberalmente
bloccare Firefox, ma questo è un altro discorso). Chiudono il
cerchio due circoli di nota inclinazione liberale noti come Azione Giovani Aversa
(dal forum: “Dopo il referendum, Fini a casa!” e
- incredibile -  “Ormai Fini ha compiuto il suo
percorso politico
diventando un DEMOCRISTIANO DOC)
e Azione Giovani
Ischia
, col solito manifesto ingannevole pro-astensione con
un feto al posto dell’embrione. Interessante - infine -  la
testimonianza di un blogger-cittadino
invaso da una
liberalissima ondata di spam tocquevilliano.

Per la cronaca, i blog astensionisti all’interno
della città dei liberi di Tocqueville
sono una miriade (v. box sotto), e gettano Tocque-ville nella melma
di tutti i vecchi e nuovi aggregatori e think-tank della
destra reazionaria e neoconservatrice: niente di nuovo, niente di
diverso.
La prossima volta converrà essere meno
frettolosi nello scegliere un nome illustre ed un titolo ad
effetto, spacciando per “La città dei liberi”
una città che tanto liberale-liberale poi non è.
Scegliere un nome diverso all’aggregatore può essere una
soluzione ma, in fondo, basterebbe aver fatto semplicemente un po’
di selezione all’ingresso. Guai a dirlo, però: son
liberali, loro.

I blog della città dei
liberi di Tocque-ville che hanno più o meno
esplicitamente dichiarato o propagandato l’astensione
a referendum sulla pma.
AlamesondeluliganAntiKomunistaAntonio
Palmieri
AquaAzione
Giovani Aversa
Azione
Giovani Ischia
BallonsBattitore
libero
BertoldinoBibliomaniaBlacknights (l’unico blog con un errore di ortografia nell’url)
BottomlineBruno Murgia BlogBurogguCalamity JaneCanale
IBA
Walter
Gianno
Censura
Rossa
Cento
passi
WurizykoFriedrichFrogBlogDe
Martino
GinoHappy
Trails
HarryIl
cannocchiale
Il
fromboliere
Il
mascellaro
Il
principe
Il
sorvegliato speciale
Io
divergo
ItaliacattolicaJimMomoKattolikopensieroL’angolo
della politica di JJ
L’essere
umano è persona
Matteo
Fontana
MelloneMetamondoNeocon
Italiani
OggiOni-fledParbleu!Pesce vivoPoliticfarmPaolo GuidoRunrigRobinikSalvatore
Stefio
(toh, chi si rivede)
Silvio convincimiStrano
cristiano
TesticoliThey
killed Kenny
Tommaso
Lorenzi
Totus
Tuus
Una
finestra sul mondo
Una voce che urla nel deserto
Valpalot.

Estensi Disco Duck: Robespierre

Ho fatto l'esame di seconda elementare nel 1989.
Il comunismo era come una foglia morta: quasi caduto.
La maestra mi chiese la tabellina del due e di scrivere un testo su di un cervo.
Le risposi che 2x2 fa 4 e che il cervo sta sulle montagne quando non è condimento del sugo con le pappardelle.
La maestra ritenne di fare altre domande.

Ma abbiamo anche molti ricordi di quel piccolo mondo antico Fogazzaro:
- il pluke pluke di Alex Kidd e gli aculei di Sonic il riccio
- Bettino Craxi alla tv
- Il muro di Berlino che cade come mattoni Lego
- le vittorie olimpiche di Ben Johnson in nome della legalizzazione del doping
- Saddam e Bush che si stringono la mano sorridenti
- il catechista che regalava giocattoli
- gli amici del quartiere, passati dalla Parrocchia direttamente all'Azione Cattolica senza nemmeno passare dal via
- i fumetti di Topolino detective palloso e la 126 di Andrea col motore posteriore.
- i referendum di Pannella e non capivamo perché raggiungesse il quorum nonostante nessuno sapesse per cosa votare
- Vasco Rossi a Sanremo conciato come un alcolizzato modenese
- i Pet Shop Boys
- la prima sbornia
- la vicina di casa, una testimone di Geova di nome Antonia che tutti chiamavano "scassaballe" con nostro sommo sbigottimento
- Martina Navratilova
- il Tartufone, qualcuno sa perché
- una scritta degli ultras della Spal che ho capito solo dieci anni più tardi, ormai grande.
Diceva: "Ferrara odia la polizia non può sparare"
- e poi la nostra meravigliosa toponomastica:
Via Francia
Via Messico
Via delle nazioni
Viale Olanda
Via Jugoslavia
Via Polonia
Piazzale Palestina a Quacchio
e la grande scuola non più statale con sede in Via Portogallo
- e infine la mia città, dove il Pds prendeva percentuali bulgare e a tutti gli altri non restavano che le briciole.

[La capiremo in tre ma non fa niente: sono soddisfazioni. Nel caso, l'originale è qui.]

C’è una fine al peggio?

Come forse non sapete quest'estate Trenitalia ha deciso di mettere a disposizione più treni nei weekend vista l'enorme mole di viaggiatori che invade l'italica penisola. Inoltre ha anche ampliato le offerte per l'estate, del tipo paghi uno viaggi due e simili.
Il tutto sarebbe molto bello se non fosse che i treni che dovrebbero esserci o hanno ritardi incredibili, o non ci sono proprio. Questa storia, accaduta veramente, non la troverete scritta in nessun giornale, perché oramai è talmente tanta l'abitudine ai ritardi e alle soppressioni da parte di chi fa il pendolare sul treno che nessuno ci fa più caso.
Da Roma parte un ES alle 17,38 per Foligno. Il viaggio dura circa 2 ore e un quarto. Da Foligno c'è poi una coincidenza per Perugia, dove il treno arriva alle 19,50. Ma che succederebbe se, come è successo, l'eurostar (sì, proprio quelli che nella pubblicità di Trenitalia sono lunghi, belli, puliti, veloci e in orario) che porta turisti, pendolari, e tante altre persone si bloccasse a Roma Tiburtina? Voi potreste pensare che sì, se fossimo in un paese dove le cose funzionano come si deve e se Trenitalia non fosse Trenitalia, arriverebbe un altro treno. Ma siccome siamo in Italia e non sempre le cose funzionano a dovere, nonché Trenitalia è purtroppo Trenitalia, dopo un'ora e più di sosta forzata, senza che nessuno vi spieghi come e perché vi siete fermati, succede che il treno viene riparato alla bell'e meglio e finalmente si riparte. Mica per molto però, solo fino a Terni quando l'eurostar si ferma di nuovo e stavolta non riparte (per quello che ne so potrebbe essere ancora lì). E anche stavolta, passano i minuti prima che arrivi un altro treno che porti i passeggeri a Foligno, dove ovviamente i viaggiatori devono aspettare la prossima coincidenza con Perugia. A mezzanotte circa finalmente riescono ad arrivare. Un viaggio in eurostar che dovrebbe durare due ore è durato CINQUE ORE. Io non ho parole.
E allora io mi chiedo se ci sarà mai un limite a tutto questo, o se debba cominciare a preoccuparmi davvero: l'altro giorno un controllore ha detto: "Lei pensa che Trenitalia abbia toccato il fondo. Dia retta a me, potrebbe anche andare peggio di così" ...ma c'è un peggio che sia peggio di così?!

Here we go!

Porca miseria…quale migliore espressione per esprimere l’accaduto e il dispiacere che tutto questo stia finendo! Già, 5 mesi sono trascorsi e martedì 21 Giugno Simur il Grande…avrebbero detto gli antichi Romani…farà il suo ritorno in patria! Questa sera ci sarà l’ultima grande abbuffata, già, perché mia mamma e mio fratello, stanno arrivando a portare i rifornimenti alle legioni…cibo e ricordi di un passato che mi apparteneva, si perché al ritorno tutto sarà diverso, tutto sarà visto da occhi un pelo meno socchiusi…poi ci sarà Milano, ci sarà Ferrara, ci sarà quel mattone della facoltà, ci saranno gli amici veri e quelli finti…ma sarà veramente tutto diverso…nemtudom?
Insomma, le ultime grosse grasse risate ungheresi, gli ultimi sproloqui in lingua inglese…la lingua perfetta (per me e Gio la lingua perfetta rimane l’italiano) che tutti dovrebbero sapere, gli ultimi tentativi di capire l’ungherese…la lingua del Diavolo, gli ultimi locali, le ultime luci sul Danubio che alle 1.00 vanno a dormire per risvegliarsi alle 20.00…e gli ultimi post…tanti ricordi che come cicatrici hanno segnato il mio corpo, il mio pensiero!
La mia matita ha aggiunto un segmento alla linea della vita, probabilmente un segmento un po’ più spesso di tutti gli altri, o forse solo di un colore diverso…quella stessa matita ha scritto questo post per dire grazie a tutti voi che mi avete seguito, grazie agli amici trovati qui, grazie a Giovanni perché non potevo trovare miglior coinquilino, grazie anche ad Haike perchè ha fatto spanzare me e Giovanni, grazie agli amici rimasti a casa, che mi hanno sempre sostenuto nelle piccole difficoltà e che magari sono riusciti a passare di qui…grazie a Budapest e perché questo sia solo un arrivederci!   

Un mondo diverso è possibile

Visto che oramai siamo in confidenza mi permetto di porvi una domanda molto personale.
A voi capita mai di fare talmente tanta cacca che non va via tirando lo sciacquone una volta sola?
No, perchè a me capita. Questo fatto mi ha ispirato una nuova grande battaglia sociale e civile nella quale buttarmi a capo fitto senza ulteriori esitazioni.
Dopo la delusione per il risultato dei referendum, nella cui campagna mi ero speso come non mai, ho deciso di indirizzare le mie energie in cose più concrete, più vicine ai problemi della gente e che tutti gli italiani possano capire.
Sarete contenti di sapere che intendo battermi perchè si adottino in tutto il paese degli "sciacquoni intelligenti".
Mi spiego. Voi tutti, ad esclusione di un'illuminata minoranza che già adotta il sistema virtuoso (tipo mia zia di milano), siete abituati a scaricare acqua nel gabinetto premendo un pulsante, abbassando una leva e/o tirando una catena. Ogni volta che lo fate un contenitore, dotato solitamente di un galleggiante che gli consente di accumulare l'acqua in una quantità sempre uguale, si svuota completamente versando tutto direttamente nel water.
Questo semplice gesto è per voi qualcosa di estremamente naturale. Probabilmente non riuscite nemmeno ad immaginare un'alternativa.
Invece c'è: un rubinetto la cui apertura manuale consente di scaricare non sempre una quantità prefissata d'acqua, bensì la quantità che voi stessi potrete valutare di volta in volta necessaria a liberare il water del suo contenuto.
In questa maniera, ma l'avrete già capito da soli anche se siete italiani, si può ottenere un significativo risparmio, eliminandone gli sprechi, di quel prezioso elemento che è l'acqua facendo dello stesso un uso razionale e proporzionato allo scopo da raggiungere.
Geniale, funzionale, versatile ed assolutamente eco-compatibile.
Combatti anche tu con me per uno sciacquone migliore!

Fenomeni.. orizzontali

Keyra Agustina é forse il primo caso di sex symbol nato dal basso, e non dagli oscuri piani di viscidi talent scout o di abili costruttori di fenomeni mediatici.
Ha ragione Gaspar: é la disintermediazione, baby. E vale per il giornalismo, ma anche per la patata.
Keyra, il cui culo é una dimostrazione dell'esistenza di dio, é stata amata e sognata dalla libera repubblica dei consumatori di gnocca. Ma ha solo diciannove anni, e ha fatto tutto da sola.
Mancava la consacrazione.
Ma ora,  "el mejor culo del mundo" é sulle pagine di Maxime Argentina. Una consacrazione, ma non solo. Infondo é un po' anche una ammissione di sconfitta da parte dei tradizionali spacciatori di figa.
I media tradizionali non possono vincere contro la rete. Serviva soltanto una botta di culo, per dimostrarlo.

[Un ringraziamento al boss per aver beccato la gallery e il merchandise. ]

Fedeli al subwoofer, bella gente!

Ad un certo punto bisogna avere l'onestà di ammetterlo pubblicamente. Messo da parte per una volta il solito indie rock qui almeno una volta al giorno si ascolta il nuovo disco di Jovanotti: Buon Sangue.
Davvero un disco interessante, se avete la pazienza di ascoltarlo; non si sentiva un Lorenzo così in forma dai tempi de L'albero nel lontano 1997.
Lasciate da parte il tormentone (Tanto)3 creato ad hoc per le radio e il passaparola della gente ed ascoltatevi alcune tracce come le ballate romantiche La valigia, Per me, Mi fido di te, la curiosa Ho un buco nella tasca o la stralunata e geniale ritmica tribale di Coraggio. Un disco solare ed estivo, che non dice niente di speciale, senza pretese di dare insegnamenti ma solo con il gusto del suono delle parole, della ritmica e del disordine on the road tipico delle sonorità del Jovanotti che conosciamo.

Tanti buoni motivi per odiare le pellicce

Io odio le pellicce, sin da piccola. La sola idea di indossare il pelo di un animale morto mi fa rabbrividire. Quando poi diventata più grandicella ho scoperto COME si fanno le pellicce, il rifiuto è diventato totale. Ogni volta che vedo qualcuno con una pelliccia vorrei strappargliela. Ultimamente poi è scoppiata la moda delle camicie di renna, e anche questa è una battaglia persa.
Ogni anno vengono uccisi oltre 15 milioni di mammiferi selvaggi e 29 milioni di animali d'allevamento. In Italia sono ancora attivi 63 allevamenti e gli stilisti stanno rilanciando l'uso della pelliccia estendendone la moda anche agli accessori ed al pubblico maschile.
Le tecniche più usate sono la cattura/morte tramite tagliola (ermellini), le scosse elettriche (volpi), le bastonate (le foche), fracassamento del cranio (visoni) , addirittura gli agnellini persiani sono  estratti dal ventre materno e scuoiati vivi.
Siccome so che le parole non servono a niente, altrimenti la gente avrebbe smesso da un pezzo di comprare pellicce (con mia grande gioia, e di 43 milioni di animali) la prossima volta che comprate una pelliccia,o che ne vedete in giro una pensate a questo video [sconsigliato alle persone con lo stomaco delicato]: secondo me vi passa la voglia di vederle in giro.

10 cose che odio/amo della blogosfera (prima parte)

10 cose che odio

1) I credits simpatici. Uno a caso, rimossi gli elementi che permetterebbero di capire a chi appartiene: "XXXX - XXXX. Powered by Movable Type 3.15 Tutti i nomi, i loghi e i marchi registrati citati appartengono ai rispettivi proprietari. I contenuti originali prodotti per questo sito sono pubblicati sotto licenza Creative Commons. È possibile diffonderli liberamente utilizzando l'apposito feed rss, ma un link è sempre gradito. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto aggiornato senza alcuna periodicità. Nessun autore è stato (finora) maltrattato per la realizzazione di questo sito e nessun compenso è stato accordato per i loro servigi. La grafica è stata disegnata da XXXX con il supporto morale ed artistico di XXXX e i preziosi consigli degli amici di passaggio. Si vede correttamente a risoluzioni uguali o superiori a 1024x768 su ogni browser al di fuori di Konqueror, che continua a fare di testa sua. Per consigli, insulti e pacche sulle spalle l'indirizzo è sempre XXXX Aut Min Non Conc però Ric. E' un blog, usare con cautela. Tenere al di fuori della portata dei bambini: in caso di nausea consultare un medico." Sul serio, mi piacerebbe risalire le radici del male. Capire chi é l'iniziatore di tutto questo.

2) Il clima sonnacchioso che si respira ultimamente. E la totale assenza di nuovi bei blog da leggere in giro. Tutti a parlar male di queste blogstar, ma dove stanno? Ho fame di nuove blogstar! Gente che sia capace di scrivere a ritmi intensi robe abbastanza interessanti da suscitare la mia attenzione. E non parlo degli ultimi imbarazzanti fuochi di paglia. Voglio gente vera, perché qui i veterani sonnecchiano o si abbandonano sugli allori.

3) L'assenza totale di blog italiani erotici e - perché no - pornografici degni di questo nome. Fatevi un giro per le piattaforme free: emuli di Bukowski, melissepì e relitti vari nascono ogni giorno. Tutti uguali, tutti trash. Trash: emulazione fallita, come ci ha insegnato il Sommo. Una roba intelligente, divertente e leggera come Panties3 in italia non sarebbe possibile. Perché? Credo perché nel nostro paese manca il senso del ridicolo: solo l'assenza di quest'ultimo può generale certe devianze della narrazione erotica.

4) I ribbon. Quelli del referendum erano una buona idea, ma adesso scoppierà la moda. E vedremo nascere ribbon di ogni genere. Contro e a favore dell'Aids, per la liberazione di Loredana Morandi e la castrazione chimica di Costantino Vitagliano.

5) Quelli dei mondi a parte. Quelli che praticamente appartengono ad un universo percettivo diverso dal tuo e in genere ancora più piccolo. Il che é strano, perché già l'universo percettivo meglio noto come "blogosfera italiana" é abbastanza piccolo. Perché quindi chiudersi in spazi ancora più piccoli? Gente del Cannocchiale: guardate che noi di fuori non mordiamo, eh. Non siamo cattivi.

6) Melissa P e il suo blog. Perché non posso attaccarlo sul piano della forma, come sarebbe più facile. Ha i feed, i commenti e a occhio mi sembra rispetti gli standard dell'accessibilità. Ha molto di più di tanti blogger blasonati. Melissa P, ti odio. Senza alcun motivo particolare.

7) Il fatto che nel 2005 io mi debba mettere a mano a ravanare nell'archivio di quest'uomo per trovare quello che aveva scritto mesi prima su di un film. E non é possibile, cazzo. Categorie, search interno e permalink degni di questo nome, ragazzi. Un blog di cinema, letteratura o musica vive anche del suo archivio. E chi utilizza questi strumenti male oppure li nega del tutto ha davvero poco rispetto per i suoi lettori.

8) Quelli che fanno le pagelle, le classifiche e questo genere di cose qui. Perché ad un certo punto io preferirei altri squilibrii. Quantomeno sono più interessanti. Le pagelle e le recensioni dei blog non fanno nemmeno ridere.

9) Quelli che cercano un senso alla propria esistenza miserabile nei commenti di Macchianera. Quelli a cui andrebbe spiegato che esistono anche i forum, i programmi di Istant Messaging, le chat e quant'altro.

10) Quelli con il template base di Splinder. Senza se e senza ma.

Buffet

Le migliori foto di LondraNote sparse su alcune cose curiose
trovate a Londra

Le migliori foto di Berlino Do not walk outside this area:
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Ciccsoft Resiste!Anche voi lo leggete:
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Lost finale serie stagione 6Il vuoto dentro lontani dall'Isola:
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Camera Ciccsoft

Si comincia!

Spot

Vieni a ballare in Abruzzo

Fornace musicante

Cocapera: e sei protagonista

Dicono di noi

Più simpatico di uno scivolone della Regina Madre, più divertente di una rissa al pub. Thank you, Ciccsoft!
(The Times)

Una lieta sorpresa dal paese delle zanzare e della nebbia fitta. Con Ciccsoft L'Italia riacquista un posto di primo piano nell'Europa dei Grandi.
(Frankfurter Zeitung)

Il nuovo che avanza nel mondo dei blog, nonostante noi non ci abbiamo mai capito nulla.
(La Repubblica)

Quando li abbiamo visti davanti al nostro portone in Via Solferino, capimmo subito che sarebbero andati lontano. Poi infatti sono entrati.
(Il Corriere della Sera)

L'abbiam capito subito che di sport non capiscono una borsa, anzi un borsone. Meno male che non gli abbiamo aperto la porta!
(La Gazzetta dello Sport)

Vogliono fare giornalismo ma non sono minimamente all'altezza. Piuttosto che vadano a lavorare, ragazzetti pidocchiosi!
(Il Giornale)

Ci hanno riempito di tagliandi per vincere il concorso come Gruppo dell'anno. Ma chi si credono di essere?
(La Nuova Ferrara)

Giovani, belli e poveri. Cosa volere di più? Nell'Italia di Berlusconi un sito dinamico e irriverente si fa strada come può.
(Il Resto del Carlino)

Cagnazz è il Mickey Mouse dell'era moderna e le tavole dei Neuroni, arte pura.
Topolino)

Un sito dai mille risvolti, una miniera di informazioni, talvolta false, ma sicuramente ben raccontate.
(PC professionale)

Un altro blog è possibile.
(Diario)

Lunghissimo e talvolta confuso nella trama, offre numerosi spunti di interpretazione. Ottime scenografie grazie anche ai quadri del Dovigo.
(Ciak)

Scandalo! Nemmeno Selvaggia Lucarelli ha osato tanto!
(Novella duemila)

Indovinello
Sarebbe pur'esso un bel sito
da tanti ragazzi scavato
parecchio ci avevan trovato
dei resti di un tempo passato.
(La Settimana Enigmistica)

Troppo lento all'accensione. Però poi merita. Maial se merita!
(Elaborare)

I fighetti del pc della nostra generazione. Ma si bruceranno presto come tutti gli altri. Oh yes!
(Rolling Stone)

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