La storia di Flavio B. /2

(2° - puntata precedente)
Il giovane Flavio a Cuneo lo ricordano già smanioso di fare strada. Frequenta il Country club, allora luogo d’incontro della Cuneo bene. È un po’ playboy, un po’ gigolò. Ma il nomignolo che gli rifilano, quando passa sotto i portici di corso Nizza, è "Tribüla": si dice di uno che fa fatica, che si arrabatta come può. Ma il "Tribüla" ha fretta di arrivare. Diventa il factotum, il faccendiere di un finanziere locale che aveva rilevato la Paramatti vernici (ex azienda di Michele Sindona!). Ma un bel mattino verso la fine degli anni Settanta, il suddetto finanziere salta in aria insieme alla sua auto: gran finale per un piccolo uomo d’affari. La verità sull'episodio non si è mai saputa; in compenso sono fiorite attorno ad esso diverse leggende metropolitane. Di certo c’è solo che Briatore dopo quel botto, sparisce da Cuneo. Ricompare a Milano: casa in pieno centro, ricchezza esibita, cattivo gusto profuso a piene mani, occupazione incerta. Frequenta agenti di cambio, bazzica in Borsa, si dà arie da finanziere. Riesce a convincere il conte Caproni a rilevare la Paramatti. Diventa consulente della Cgi, Compagnia generale industriale, la holding dei conti Caproni. Risultati disastrosi: la Paramatti naufraga nel crac; la Cgi viene spolpata, il pacchetto azionario venduto all’Efim (cioè allo Stato), le società del gruppo subiscono fallimenti a catena, gli operai sono messi in cassa integrazione, banche e creditori sono lasciati con un buco di 14 miliardi. Mica male. Per un certo periodo, però, Briatore si presenta in pubblico come "discografico", gira per feste e salotti con Iva Zanicchi al seguito. Il "Tribüla" continua faticosamente a inseguire il grande colpo, a sognare il grande affare.
Intanto però trova una compagnia da "Amici miei" con cui tira scherzi birboni ai polli di turno. Come se fosse Antani. C’è un finto marchese, Cesare Azzaro, che si ritiene il miglior giocatore di carte del mondo. C’è un conte vero, Achille Caproni di Taliedo. C’è un avvocato dal nome altisonante: Adelio Ponce de Leon. E uomini dello spettacolo e della tv, come non citare l'inossidabile Pupo (al secolo Enzo Ghinazzi), Loredana Berté, Emilio Fede, al tempo - erano i primi anni Ottanta - al vertice della sua carriera in Rai come vicedirettore del Tg1. L’ambiente è un mix letale di soldi, affari, gioco, belle donne. Luoghi d’incontro, case e bische clandestine a Milano e Bergamo, le ville del conte Caproni, hotel e casinò in Jugoslavia e in Kenya.
(Libero adattamento da "Società Civile" - 2. continua)

1 Response to “La storia di Flavio B. /2”


cribbio
Comments are currently closed.

Buffet

Le migliori foto di LondraNote sparse su alcune cose curiose
trovate a Londra

Le migliori foto di Berlino Do not walk outside this area:
le foto di Berlino

Ciccsoft Resiste!Anche voi lo leggete:
guardate le vostre foto

Lost finale serie stagione 6Il vuoto dentro lontani dall'Isola:
Previously, on Lost

I migliori album degli anni ZeroL'inutile sondaggio:
i migliori album degli anni Zero

Camera Ciccsoft

Si comincia!

Spot

Vieni a ballare in Abruzzo

Fornace musicante

Cocapera: e sei protagonista

Dicono di noi

Più simpatico di uno scivolone della Regina Madre, più divertente di una rissa al pub. Thank you, Ciccsoft!
(The Times)

Una lieta sorpresa dal paese delle zanzare e della nebbia fitta. Con Ciccsoft L'Italia riacquista un posto di primo piano nell'Europa dei Grandi.
(Frankfurter Zeitung)

Il nuovo che avanza nel mondo dei blog, nonostante noi non ci abbiamo mai capito nulla.
(La Repubblica)

Quando li abbiamo visti davanti al nostro portone in Via Solferino, capimmo subito che sarebbero andati lontano. Poi infatti sono entrati.
(Il Corriere della Sera)

L'abbiam capito subito che di sport non capiscono una borsa, anzi un borsone. Meno male che non gli abbiamo aperto la porta!
(La Gazzetta dello Sport)

Vogliono fare giornalismo ma non sono minimamente all'altezza. Piuttosto che vadano a lavorare, ragazzetti pidocchiosi!
(Il Giornale)

Ci hanno riempito di tagliandi per vincere il concorso come Gruppo dell'anno. Ma chi si credono di essere?
(La Nuova Ferrara)

Giovani, belli e poveri. Cosa volere di più? Nell'Italia di Berlusconi un sito dinamico e irriverente si fa strada come può.
(Il Resto del Carlino)

Cagnazz è il Mickey Mouse dell'era moderna e le tavole dei Neuroni, arte pura.
Topolino)

Un sito dai mille risvolti, una miniera di informazioni, talvolta false, ma sicuramente ben raccontate.
(PC professionale)

Un altro blog è possibile.
(Diario)

Lunghissimo e talvolta confuso nella trama, offre numerosi spunti di interpretazione. Ottime scenografie grazie anche ai quadri del Dovigo.
(Ciak)

Scandalo! Nemmeno Selvaggia Lucarelli ha osato tanto!
(Novella duemila)

Indovinello
Sarebbe pur'esso un bel sito
da tanti ragazzi scavato
parecchio ci avevan trovato
dei resti di un tempo passato.
(La Settimana Enigmistica)

Troppo lento all'accensione. Però poi merita. Maial se merita!
(Elaborare)

I fighetti del pc della nostra generazione. Ma si bruceranno presto come tutti gli altri. Oh yes!
(Rolling Stone)

Archivio