Bonn - Klaus Warmacht è il ritratto di come sarebbe oggi JFK se solo avesse scelto di andare in giro su macchine con la cappottina antiproiettile.
"Il piano era isi, JFK era un uomo di Hitler, che all'epoca viveva sotto mentite spoglie in Venezuela, sotto il nome di Alfonso Mendoza Y Gasset, nell'anno 1966, Hitler, una volta fatto ricrescersi i baffi, avrebbe tolto la marionetta cibernetica JFK e si sarebbe insidiato in america, proclamando un nuovo impero millenario, coadiuvato da Bush senior e da Regan, in codice l'operazione si definiva barbabietola ariana".
Si temeva quel giorno a Dallas che i Russi volessero far le crape al JFK, così, Warmacht, un fanatico nazista all'epoca, oggi Testimone di Geova, doveva entrare in azione in quanto sosia a sputazza di JFK.
"Ero pronto ad immolarmi per la causa, se ce ne fosse stato il bisogno. Ma quel giorno, sfortunatamente, mia suocera rimase impigliata in un gruppo di nani e fui chiamato di ugenza da mia moglie Clotilde, tanto che non potei fare questo favore a Hitler, il quale non se la sentì di spacciarmi poi per il vero JFK cibernetico (esemplare unico), perché secondo lui non avevo del tutto il suo stesso sex pil. Fu un'esitazione fatale, perché di lì a poche ore, come era successo per Trotzkij, agenti russi entravano nel pub di Hitler e lo colpivano al capo, ripetutamente e con piacere vicino all'estasi, con un'ascia che si dice fosse stata forgiata da Odino e Stalin in persone".
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