Ma abbiamo anche tanti ricordi del nostro piccolo mondo antico Fogazzaro:
La biondina in prima elementare, mai più rivista, che a metà anno ti pianta per il tuo compagno di banco ma ritorna con te dopo una settimana amaramente pentita.
Le lotte a colpi di evidenziatore con il biondino scapestrato sulle scale del pianerottolo delle elementari per una bambina con gli occhiali e il musetto da topolino.
I consigli di un'amica in merito alla "cicciona" di cui ti eri infatuato, che ti hanno fatto desistere, che ancora oggi quando la incontri per strada ti chiedi perchè ma soprattutto peeeerchè? I pomeriggi a suon di cinema, videocassette e battaglia navale a casa della suddetta amica vicina di casa senza dirci io ti amo io ti sposerei.
La figona delle medie, risveglio ormonale per imberbi adolescenti che piaceva a dieci maschi su dodici. La secchiona del primo banco, che non ci voleva credere quando hai mandato l'amico a fare da ambasciatore. I baci rubati dietro la casa di montagna con la ragazza dal cappottino rosso e la berretta spuntata non si sa come un gelido inverno di metà anni novanta. Il cinema con il lumino a verificare che tutto si svolgesse secondo le regole, che prontamente venivano disattese nel primo tempo e rispettate nel secondo.
Le interrogazioni con la dolce compagna di banco, meta irraggiungibile del primo liceo. I pomeriggi in giro per piazza con le Golden Girls, le giostre e il Tagadà "reggimi sennò cado".
E poi due occhi neri come il mare profondo che compaiono una notte di dicembre, tra una canzone pop e un giro con le sue amiche. Il quarto piano, qualcuno sa perchè. Il gelato all'acquedotto, la bicicletta e le banconote da diecimila e per le undici e mezza la madre sul pianerottolo ad attenderla. Una scatola vuota e una sciarpa andata perduta. Lettere e inverni lunghi e bellissimi.
La morettina spigliata di metà aula, amica di tutti, che cambia facoltà dopo nemmeno un anno. L'amica dell'amica che piomba sotto casa all'improvviso: si o no? L'anima gemella su icq, ragazza contro dall'ottima sintonia musicale, rimasta sempre e solo una presenza virtuale fino a sparire, senza lasciare traccia alcuna.
La ballerina dagli occhi chiari, i concerti in giro per l'Emilia e le birre al pratino. L'estate caldissima, i baffi e le fotografie in giro per piazza alle quattro del mattino. Il mare, due scarpe e una chitarra mentre fuori pioveva e tu ti domandavi il senso della vita.
La geek con le Converse e il lettore mp3, seduta al tavolo a studiare e tu ti vergognavi a salutare. Le mangiate al cinese, i gelati esosi e il Cineplex. Le compilation stesi in macchina al riparo di Vice City, la carbonara e "che casino" che non intendeva il disordine.
E infine io, romantico convinto, ad inseguire da vent'anni e più un'ideale improbabile ma non impossibile. Cercando quella stabilità e quella meraviglia che scalda il cuore e riempie gli occhi di splendido splendente. Quella favella che muove il Sole e le altre cose, che brucia, arde e freme e che forse non lo sai ma abbiam sempre chiamato AMORE.
8 Responses to “Forse non lo sai ma pure questo è amore”