di Viss
Le poste in questo periodo sono intasate.
Se spedisci una raccomandata ti telefonano che non è ancora arrivata e il postino ti dice che è Natale.
Bigliettini di auguri.
C’è ancora chi spedisce bigliettini di auguri che acquista con cura con un certo anticipo e poi compila con una grafia leggermente inclinata e piena di riccioli non dimenticando mai un augurio particolare al piccolo caio. O tizio. O sempronio. Purchè sia piccolo.
Qualcuno addirittura manda ancora la foto di famiglia o quella del piccolo caio, o tizio o sempronio, che con la sua faccia paffuta invia gli auguri agli amici e i parenti.
Come le segreterie telefoniche delle neo famiglie: Maria, Giuseppe e Gesù non sono in casa o non possono rispondere, lasciate un messaggio dopo il segnale acustico e vi richiameremo appena possibile.
Non mancano neanche gli originali quelli che il messaggio lo lascia il pargoletto di tre anni quello che ti è già arrivato in foto per natale e che ti ha annunciato la sua nascita su un bigliettino con la cicogna e il suo battesimo con un altro bigliettino con la sua foto mentre fa il bagnetto e poi ti ha lasciato in ricordo quei confetti azzurri contenuti in un orsacchiotto d’argento e ti aspetta già per il suo prossimo compleanno con un trenino dipinto a mano su un bigliettino di cartoncino color crema.
Sarebbe bellissimo poter sostituire il segnale acustico della segreteria telefonica con il pianto del piccolo caio, o tizio, o sempronio….
Tanto fuori fa ancora molto freddo e il telefono tace.
Quest’anno che tutte le compagnie telefoniche ti regalano messaggini gratis come fossero confetti, i cellulari non sono più intasati da tutte quelle storielle natalizie che giravano fino all’anno scorso. Se eri particolarmente fortunato, lo stesso messaggino poteva arrivarti sul telefonino almeno quindici volte e per quindici volte lo rimandavi a quindici persone che a loro volta lo inviano ad altri quindici tra cui, alla fine, c’eri di nuovo tu.
Imbarazzo generale quando il messaggino con il culo delle renne ti arrivava dall’amante del marito o dall’ortolano che ti porta la spesa a casa.
Anche la casella di posta elettronica è in letargo.
Niente mail di auguri con allegato di Babbo Natale che canta mentre fa lo spogliarello. E neanche fiocchi di neve che cadono sull’albero di natale che si accende mentre in casa si accendono le luci e un cane esce sulla neve, mangia un osso e mentre parte il coro di tu scendi dalle stelle, il cucciolone si avvicina all’albero alza la zampa e ci fa la pipì.
Sguaiate risate dietro al monitor e ti giro questo cartolina di natale virtuale.
Tempo da lupi. In giardino mi si è seccato il banano e anche quest’anno l’albero di natale ecologico mi è venuto tutto storto.
Pende da una parte insieme a tutte le sue palle dorate. E non solo.
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