Pensavo, come del resto il buon Mantellini, utente Mac da tempi non sospetti, che questo pomeriggio dal Keynote Apple di Steve Jobs saltasse fuori un nuovo iBook con processore Intel o che affiancasse perlomeno il vecchio, che avrei comprato volentieri ad un prezzo leggermente inferiore. Invece a Cupertino hanno pensato bene di immettere sul mercato un modello nuovo di un computer da tavolo (iMac) da poco potenziato, ed io rimango con un palmo di naso. E che naso. Tanto di cappello alle strategie imprevedibili Apple.
Questi sono dieci anni avanti a tutti gli altri e non ce ne stiamo accorgendo. Avete notato lo stile impeccabile? Ogni tanto convocano il mondo intero a San Francisco, annunciano le loro novità e fanno sbavare tutti quanti dietro alla radio su un lettore mp3 che era rimasto l'unico ancora non dotato e dietro a dei processori Intel che anche il computer di mia nonna possiede da oltre dieci anni. Scherzi a parte, uno show del genere ed un attenzione mediatica così alta è un lusso che in poche società possono permettersi per una presentazione di qualche prodotto e che distinguerà per sempre il mondo della mela da tutto il resto. Decisamente un altro modo di presentare un prodotto. Migliore o meno che sia rispetto la concorrenza, ampiamente discutibile secondo i sostenitori di una fazione o l'altra, è lo Stile a rendere tutto quanto più magico e di un altro pianeta.
Pensavo ad ogni modo: l'idea che mi frulla per la testa di comprare un portatile iBook 12" per dedicarlo esclusivamente alla grafica e alla realizzazione di siti (leggasi Photoshop e Dreamweaver) oltre che alla musica/video, affiancando l'attuale pc portatile che resta per internet e tutto il resto, è una cazzata o ha un qualche fondamento logico?
Ne trarrei qualche giovameno in termini di prestazioni? I macchisti facciano luce, che qui si è all'oscuro. Gabriele, no, tu no. Sei troppo di parte! 😉
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