Monthly Archive for Gennaio, 2006

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Se questo è un uomo

Se non si ritenesse di dare le due settimane in più che abbiamo richiesto, potremmo arrivare a dire di spostare la data del 9 aprile per le elezioni, visto che nessuno ci obbliga, e arrivare alla scadenza naturale delle Camere.
(Silvio Berlusconi, 23 gennaio 2006)

C'è una situazione difficile riguardo l'agitazione Alitalia. C'è da fare un intervento deciso, addirittura manu militari nei confronti di coloro che si oppongono... Credo si dovrà forse arrivare... cerchiamo di evitarlo perchè poi possono succedere tragedie.
(Silvio Berlusconi, 24 gennaio 2006)

da silvioberlusconi.splinder.com

Milano

Milano fredda ieri sera, al seminario sul Dolore organizzato dal Vidas. I relatori sono molto bravi, in particolare il filosofo Natoli (Filosofia della Politica all’Università II di Milano) che da squisito meridionale si lascia andare a un’enfasi sommessa e gentile. La potenza radicale degli argomenti della sua esposizione è qualcosa che raramente si sente in giro, perfino commovente a tratti. Al termine del seminario, nel quale i relatori hanno costruito l’architettura dei futuri incontri sul tema, mi trovo a meditare sui confini del corpo, sulla cultura della sofferenza, sulle nuove sfide che l’essere umano si troverà di fronte tra breve. Mentre il vociare degli ospiti si intreccia tra soffitto e poltroncine, mentre stringo mani e soccombo alle presentazioni, tra un sorriso e l’altro, mi avvio verso l’uscita di via Hoepli e dopo quattro passi sono in Galleria. Sono le otto di sera.
Tutto appare deserto, solo un paio di caffetterie sono ancora aperte e dentro poche persone, per lo più da sole. La grande piazza del duomo si apre con il solito e bellissimo scenario e penso che sono in una città della germania, dove il barocco prende possesso del centro di quello che una volta era un solo un paese. Mi rendo conto che milano è una città triste, semideserta e spazzata dal vento. Non che non abbia una sua tragica e storica bellezza, ma rimane un paese, un grosso paesone acquattato al termine della pianura, reso ricco, a suo tempo, dai suoi grandi borghesi (e dalla manovalanza). Le velleità di competere con la Capitale, frasi deliranti che una volta spuntavano settimanalmente, oggi sono solo un ricordo. I montanari e i preti che governano Milano senza fantasia nè cultura  (e come potrebbero?) non ci provano nemmeno più, li vedo sospirare nei rispettivi luoghi di potere, tra un messale e una polenta, involgarendo perfino il dialetto che si strappa mille miglia lontano da quell’inflessione colta e meridionale che ancora risuona nelle mie orecchie. Potrebbe essere una metropoli straordinaria, coraggiosa, innovativa, divertente, culturale, potrebbe diventare ponte di quest’Italia disgraziata per accompagnarla (veramente) in europa, così come il nostro meridione ci accompagna per mano nel  mediterraneo. Potrebbe. Ma ci vorrebbe qualche filosofo in più.

State bene, Cyrano.

Notizie dal mondo

ANSA-Il gruppo Ferrovie dello Stato  annuncia che per giovedì 26 e venerdì 27 è stato indetto uno sciopero degli addetti alla circolazione dei treni. Alla notizia che i treni potrebbero quindi essere in ritardo o addiritura mancare, i pendolari unanimi hanno risposto:"Beh allora è tutto normale!".

ANSA-Visto il grande successo di pubblico ottenuto dal confronto Rutelli-Berlusconi avvenuto venerdì notte a Matrix, Mediaset ha deciso di ripetere l'esperienza. Per venerdì prossimo è in programma un incontro in 12 round tra Borghezio e un gruppo di anarchici valevole per il titolo mondiale della categoria "cervelli piuma".

Meglio di Smack Down

Forse Italia1 ha visto giusto a riproporre questa sera la replica di Matrix di ieri notte, dove si sono scontrati (?) l'attuale presidente del consiglio e colui che aveva invano provato a diventarlo 5 anni fa. Non tanto per la spettacolarità del dibattito, invero rimasto su livelli
mediocri (almeno fino a quando l'ho seguito, poi iniziava ad albeggiare e ho preferito dormire un paio d'ore), quanto per la Novità del dibattito. Nella scorsa campagna elettorale Berlusconi evitò scientificamente qualsiasi confronto con gli avversari, quindi vederlo discutere con l'opposizione in diretta televisiva (e lontano da Vespa, per giunta), rappresente una piacevole chicca, ed è giusto riproporla. Nulla di nuovo, in ogni caso, è stato detto, anzi l'incontro è scivolato via tra diversi sorrisi e ammiccamenti da una parte e dall'altra, tanto che persino Mentana l'ha ingenuamente sottolineato, che era impossibile creare lo scontro tra due contendenti così piacioni e tendenti al sorriso reciproco. Berlusconi si conferma un animale televisivo, si muove a suo agio conoscendo i tempi giusti e azzecca le simpatiche smorfie. Rutelli ha una bella presenza, una parlata ferma e sicura, purtroppo però è stato solo capace di incalzare, di pungere con un bastoncino il Presidente del Consiglio senza infliggerli nessuna decisiva ferita. Soprattutto, non ha presentato una proposta una che venisse dal proprio schieramento politico, ma del resto, distruggere è più facile che costruire. L'invadente presenza di un Berlusconi che comunque tiene botta e riesce a mettere fumo negli occhi nei più distratti e smemorati, è un fattore pericoloso. La sensazione che il pareggio sia vicino, è forte, sperando sia frutto solo del solito tafazzismo di sinistra.

Grande Fratello: 92 minuti di applausi

icogf.jpgE' iniziato il Grande Fratello e i blog si tuffano a pesce, dopo qualche periodo di incertezza e noia tra la fine dell'Isola dei famosi e il nuovo format affidato alle cure amorevoli delle tette della Marcuzzi. Tra proclami patetici (ma chi me lo fa fare non avrei mica voglia, no!):

Detrattori del trash: NON ROMPETE LE SCATOLE. Anzi, fate una bella cosa: andatevene un po' qui e tornate quando avete finito, oh. E soprattutto non uscitevene con la solita storia del "se dico che non mi piace non voglio sentirmi dare dello snob", perchè qui non attacca. Per inciso, ciò che stiamo per vedere non piace a nessuno, ma si tratta di uno sporco lavoro e qualcuno dovrà pur farlo

e minacce di invasioni di cavallette in streaming:


Se non avete di meglio da fare (e questo è un problema vostro), non perdetevi la puntata.
Se avete di meglio da fare, rimandate, che ne vale la pena.

solo per citare due tra i più autorevoli blog che vivono di pane e reality show, da oggi troverete dunque argomenti su argomenti per i vostri post quotidiani o per le vostre letture fuffarole.
Noi, che non vogliamo certo essere da meno ma non possiamo permetterci di seguire un'intera puntata del Grande Fratello (almeno non dopo 5 anni che ne sorbiamo passivamente il fumo) vi proponiamo soltanto questo beneaugurante blob di inizio trasmissione. Le conclusioni poi, le tragga ognuno a casa sua.
P.S. I nomi sono omessi per evitare figuracce ulteriori.



1. SOGGETTONE - Voglio conoscere personaggi interessanti, e chi entra nella casa è sempre un personaggio.

2. UNA MARCA DI MAGLIETTE? - Per i giornali e le tv sono sempre stato il povero bambino rapito 15 anni fa, ora mi piacerebbe far associare il mio nome a qualcosa di diverso.

3. SOPRATTUTTO - Sento di avere tutte le qualità per stare là dentro. Sono simpatica, bellissima, intelligente e, soprattutto, molto modesta.

4. VINCENTE - Sarebbe una bella sfida entrare, e rimanerci. Voglio mettermi alla prova, mi piacciono le sfide e mi piace vincere.

5. LA RIVELAZIONE - E' un'occasione per riscattare la mia immagine agli occhi di chi se lo merita, come i miei genitori, e agli occhi di chi mi ha giudicato troppo in fretta.

6. BELLA DENTRO - Ho bisogno di cambiare la mia vita, e questa è un'occasione che dà tanta visibilità. E per riscattare tutte quelle ragazze che, solo perché belle fisicamente, vengono giudicate poco intelligenti.

7. TUFFATI CHE L'ACQUA E' FRESCA - Voglio che sia un trampolino di lancio per il mio futuro. E per vedere se riesco a realizzare il mio sogno di diventare attrice.

8. JULES VERNE - E' una maniera per entrare nel centro del sistema.

9. A.A.A. AFFITTASI - E' un'opportunità per conoscere un nuovo mondo e, magari, sistemarmi a Roma o a Milano.

10. SCENDI IN PISTA - Dopo tanto tempo sto facendo qualcosa per me. Ho voglia di mettermi in gioco e di divertirmi.

11. CONTADINO - E' una buona occasione per avere successo e fare soldi per regalare un pezzo di terra a mio padre.

12. INCONCLUDENTE - Là dentro ci voglio stare io, e portare finalmente a termine qualcosa.

13. C'E' POSTO ANCHE IN RADIO - Potrebbe essere un trampolino di lancio. Mi piacerebbe farmi vedere da tutt'Italia visto che per ora mi guardano solo su una tv locale.

They Strokes again

strokes.jpgIl nuovo album degli Strokes, tra chitarre psichedeliche e un Casablancas mai sentito. Si fa anche il musicologo ogni tanto. Su Occhiaperti.

i dialoghi tra BOH e MAH

: tutti a criticare Berlusconi perchè sta sempre in televisione
: ma a qualcuno dovrà pur far vedere che gli sono ricresciuti i capelli! (grande opera o nuovo miracolo italiano?)

Allora non gli è caduta la lingua

Sono mesi che quando entro in ufficio saluto i portinai dietro la reception.
Di solito sono svaccati sulle poltroncine, oppure guardano la televisione arrotolandosi la cravatta regimental. Come dire: lavorano.

Sono mesi che i portinai non rispondono in maniera evidente al mio saluto.  Nel senso che quando va bene lasciano uscire un grugnito, o sollevano lo sguardo opaco dallo schermo. Ma non salutano.

Sono mesi che mi ostino a salutarli, senza ottenere nulla in cambio. Mi sono fissato. La loro pochezza non deve scalfire la corazza di buona educazione dietro la quale mi nascondo da trentanove anni.

Rientrato dopo la pausa delle tredici, incrocio di fronte alla reception i due baroni nerovestiti del secondo piano. Uno vecchio, l’altro giovane. Trasudano potenza economica e stronzaggine italica. I due portinai si genuflettono, si lasciano andare a battute allegre, aprono la porta ai signori cappottati, chinano leggermente le spalle in segno di devozione.

Rimango smarrito per un secondo, poi tutto torna al suo posto. Decido che il mondo non può andare avanti in questo modo e sono preda di fantasie à la Tarantino. Mi tocco le tasche e non trovo la pistola. Lascio perdere e torno a lavorare.

State bene, Cyrano.

Iniziamo dal principio

Dovete sapere che alle elementari nel giornalino della scuola la sottoscritta era colei che rispondeva alle letterine degli studenti, la rubrichina si chiamava "lettere a Topazia" e buona parte degli iterventi mi arrivavano infilati sotto il banco, in forma anonima.
Alle medie tenevo la posta del cuore sullo "Stonato", il giornalino creato come antagonista all' "Intonato" all'interno della scuola media annessa al conservatorio.
Al liceo scrivevo cose divertenti, dedicando i miei rarissimi sprazzi d'ironia ad "Appunti Tardivi", la posta del cuore all'epoca non avrei mai avuto il coraggio di proporla.
Adesso sono (si fa per dire) all'università, e non ho più giornalini da imbrattare, però ho un blog.
Uno nuovo di zecca a voler essere precisi.
Il punto è che mi mancano le richieste dei blogger per poter inaugurare una rubrichina domenicale sulla posta del cuore. Suvvia, non siate timidi, vi ho anche creato un indirizzo mail (lapostadirachele@gmail.com) dove potrete confessarmi cosa vi affligge e richiedere il mio consiglio. Ovviamente anche su questioni non inerenti alla sfera sentimentale. Vi serve una ricetta?, Sognate d'imparare a lavorare all'uncinetto?, Avete bisogno di consigli per gli acquisti di quasiasi tipo?. Ecco, in quel caso scrivetemi.
L'anonimato è ovviamente disponibile su richiesta.
Dai, su, su, aspetto le vostre letterine...

Se li fa crescere anche Raf

Nonostante pareva essere la nuova strenna natalizia, pare ci sia chi abbia dato un taglio con il passato. Peccato però che ora assomigli a Malgioglio capellone...veramente eccezziunale non c'è che dire.

Buffet

Le migliori foto di LondraNote sparse su alcune cose curiose
trovate a Londra

Le migliori foto di Berlino Do not walk outside this area:
le foto di Berlino

Ciccsoft Resiste!Anche voi lo leggete:
guardate le vostre foto

Lost finale serie stagione 6Il vuoto dentro lontani dall'Isola:
Previously, on Lost

I migliori album degli anni ZeroL'inutile sondaggio:
i migliori album degli anni Zero

Camera Ciccsoft

Si comincia!

Spot

Vieni a ballare in Abruzzo

Fornace musicante

Cocapera: e sei protagonista

Dicono di noi

Più simpatico di uno scivolone della Regina Madre, più divertente di una rissa al pub. Thank you, Ciccsoft!
(The Times)

Una lieta sorpresa dal paese delle zanzare e della nebbia fitta. Con Ciccsoft L'Italia riacquista un posto di primo piano nell'Europa dei Grandi.
(Frankfurter Zeitung)

Il nuovo che avanza nel mondo dei blog, nonostante noi non ci abbiamo mai capito nulla.
(La Repubblica)

Quando li abbiamo visti davanti al nostro portone in Via Solferino, capimmo subito che sarebbero andati lontano. Poi infatti sono entrati.
(Il Corriere della Sera)

L'abbiam capito subito che di sport non capiscono una borsa, anzi un borsone. Meno male che non gli abbiamo aperto la porta!
(La Gazzetta dello Sport)

Vogliono fare giornalismo ma non sono minimamente all'altezza. Piuttosto che vadano a lavorare, ragazzetti pidocchiosi!
(Il Giornale)

Ci hanno riempito di tagliandi per vincere il concorso come Gruppo dell'anno. Ma chi si credono di essere?
(La Nuova Ferrara)

Giovani, belli e poveri. Cosa volere di più? Nell'Italia di Berlusconi un sito dinamico e irriverente si fa strada come può.
(Il Resto del Carlino)

Cagnazz è il Mickey Mouse dell'era moderna e le tavole dei Neuroni, arte pura.
Topolino)

Un sito dai mille risvolti, una miniera di informazioni, talvolta false, ma sicuramente ben raccontate.
(PC professionale)

Un altro blog è possibile.
(Diario)

Lunghissimo e talvolta confuso nella trama, offre numerosi spunti di interpretazione. Ottime scenografie grazie anche ai quadri del Dovigo.
(Ciak)

Scandalo! Nemmeno Selvaggia Lucarelli ha osato tanto!
(Novella duemila)

Indovinello
Sarebbe pur'esso un bel sito
da tanti ragazzi scavato
parecchio ci avevan trovato
dei resti di un tempo passato.
(La Settimana Enigmistica)

Troppo lento all'accensione. Però poi merita. Maial se merita!
(Elaborare)

I fighetti del pc della nostra generazione. Ma si bruceranno presto come tutti gli altri. Oh yes!
(Rolling Stone)

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