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L'avrete sentita tutti questa storia dell'allarme del Dipartimento di Stato americano sui pericoli per i cittadini statunitensi che si trovano sul nostro territorio in questo periodo. Pericoli che, secondo questo documento, arrivano prima di tutto dalle dimostrazioni connesse alle imminenti elezioni politiche del 9 e 10 aprile, poi anche dal terrorismo. Notare l'ordine dei fattori.
La cosa è talmente grave e spudoratamente forzata che anche Nonno Romano ha perso le staffe, ottenendo come reazione dichiarazioni di Fini e Berlusconi che provano quanto questo "allarme" sia stato lanciato dagli amici (loro) americani con finalità e motivazioni squisitamente politiche: bisogna mettere paura al "ventre molle" democristiano del nostro paese per evitare che si lasci affascinare dalla rassicurante seriosa paciosità di Prodi.
Per capire un po' meglio questa storia sono andato a curiosare sul sito del Dipartimento di Stato e ho scoperto che il documento della discordia non è contenuto nei "Travel Warnings", sezione che ospita i paesi in cui è fortemente sconsigliato recarsi per i cittadini americani, ma all'interno delle "Consular Information Sheets": una directory generica che raccoglie tutte le informative emesse dalle varie ambasciate americane riguardo gli argomenti più disparati, nella maggior parte dei casi contiene solo una generica descrizione del paese. (Questa è la nostra)
Dopo questa breve ricognizione mi sfugge il metodo con il quale questi annunci vengono emessi, ammettendo che siano in buona fede come il Dipartimento di Stato ha assicurato.
Tanto per fare un esempio, secondo quale logica un americano che cerchi oggi informazioni riguardo la Francia, sconvolta da un'ondata di manifestazioni senza precedenti negli ultimi 30 anni con un sindacalista in coma e un ragazzo ricoverato in gravi condizione, nella sezione dedicata trova solo un'informativa riguardo le modalità di adozione di un minore?
Fatemi capire: cosa altro dobbiamo aspettarci da qui al 9 Aprile?
Update: Si sono accorti dell'incongruenza. Interessante che nella settimana di scontri più duri non c'erano allarmi, dopo che la situazione si è calmata e il Premier francese si è detto finalmente disposto alla trattativa invece sì.
8 Responses to “Sforzi di comprensione”