Non bastasse il voto degli Italiani all’estero, adesso si scopre che se non avessero applicato “la porcata”, la CdL avrebbe vinto, e pure con un ampio margine.
«Abbiamo simulato l’esito delle politiche del 2006 con le regole del 2001: la Casa delle libertà avrebbe vinto. Alla Camera avrebbe ottenuto 320 seggi, 245 col maggioritario e 75 col proporzionale. Al Senato, 166 seggi, 129 dalla parte maggioritaria e 37 da quella proporzionale. In entrambi i casi senza tenere conto di eventuali seggi ottenuti in Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta, e tra gli italiani all’estero. Con il nuovo sistema, la Cdl non ha sfruttato gli exploit concentrati in circoscrizioni e Regioni, nelle quali avrebbe conquistato la quasi totalità dei seggi maggioritari.
Applicando i parametri di un semplice modello statistico stimati con il sistema vigente nel 2001 abbiamo simulato l’esito delle politiche del 2006 con le regole del 2001: la Casa delle libertà avrebbe vinto, anche se meno largamente rispetto al 2001. In Italia, avrebbe avuto infatti almeno 320 seggi alla Camera (contro i 277 ottenuti), e almeno 166 al Senato (contro i 153 ottenuti). Avrebbe cioè ottenuto la maggioranza indipendentemente dall’esito del voto dei residenti all’estero.»
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