Le diatribe che hanno come oggetto il programma delle coalizione di governo non sono una cosa nuova, il copione è collaudatissimo: qualche esponente del centrosinistra dice una cosa sensata, come reazione ottiene gli attacchi di tutto il centrodestra seguiti e preceduti dagli attacchi dei peggiori elementi (che non sono pochi) del centrosinistra che bollano la proposta come "non aderente agli accordi e al programma". L'ultimo caso non fa eccezione.
Un paio di giorni fa il Ministro Pollastrini ha detto di stare pensando "ad una legislazione umana e saggia per le unioni di fatto, omosessuali e non, cosa che sta a cuore a voi e a molti di noi".
Puntuale lo "stop" del portavoce di Prodi: "La linea del governo sulle unioni civili rimane quella concordata nella fase di definizione del programma di governo"
Altrettanto puntuale l'intervento della meravigliosa Binetti, la neo senatrice ruiniana della Margherita che si è guadagnata il posto animando il comitato astensionista "Scienza e Vita" sul referendum per l'abolizione della legge fecondazione assistita (grazie Ciccio Rutelli per il magnifico regalo a tutti noi), che ha esternato così: "sono stupita per il fatto che il primo atto pubblico del ministro Pollastrini di cui vengo a conoscenza sia dedicato, tra tutte le possibili destinazioni, al tema delle unioni di fatto...Questo è un tema su cui non c'é accordo su un'iniziativa da parte del governo, né se ne fa menzione sul programma dell'Unione"
Peccato che nel famigerato programma ci sia scritto (pagina 72) questo:
Unioni civili
L'Unione proporrà il riconoscimento giuridico di diritti, prerogative e facoltà alle persone che fanno parte delle unioni di fatto. Al fine di definire natura e qualità di un'unione di fatto, non è dirimente il genere dei conviventi né il loro orientamento sessuale. Va considerato piuttosto, quale criterio qualificante, il sistema di relazioni (sentimentali, assistenziali e di solidarietà), la loro stabilità e volontarietà.
Cos'è che non ho capito bene?
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