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Giovedì dunque avremmo dovuto scoprire di che pasta eravamo fatti. Idealmente, è stata lanciata questa famosa medaglia dalle due facce, ed è come se fosse caduta sul taglio. Siamo passati, ma giocando male. Siamo agli ottavi, ma grazie ai gol delle riserve. Siamo primi nel girone, ma senza avere dato un'immagine di freschezza, come nell'ormai irripetibile prima partita contro il Ghana. Terminata la prima fase, dove abbiamo incontrato squadre tutt'altro che materasso, non riesco a sbilanciarmi sul reale valore di questa squadra. Certamente, abbiamo avuto nazionali più forti, soprattutto perchè dotati di campioni risolutivi con un colpo di genio, che oggi (vedi Totti imbolsito) non abbiamo. Ma questa Nazionale non è sicuramente inferiore a tante altre che hanno fatto molta strada e sono arrivate in fondo al torneo. Siamo ambigui, dunque, molto pragmatici e con una solidissima difesa (Nesta e Cannavaro stellari), con un centrocampo sorretto dal giocatore più intelligente (Pirlo) e da portaacqua dal fiato lunghissimo (Gattuso, Perrotta). Ci manca un attacco arioso e fasce pungenti come frecce alate. Ci mancano diverse cose, ma nessuna di queste sembra essere indispensabile. Potrebbe bastare uno Zambrotta e un Inzaghi letale, per raggiungere l'insperabile. Non è tempo di bilanci, una sconfitta contro i Canguri sarebbe fallimentare, una vittoria il giusto passo avanti. Lo dico: questa squadra può farcela, ed è soprattutto in questa consapevolezza, dettata dalla Storia e da un presente di sostanza e concretezza, il primo grande successo di questo Mondiale. Siamo in corsa, nonostante le de-ferite che segnano i nostri animi, e mi sembra una buona base di partenza. Il Mondiale infatti, inizia ora.
UPDATE. Lo scorso 10 dicembre 2005, pubblicai un post a commento del sorteggio dei mondiali. Le uniche due squadre non previste sono Australia ed Ecuador, quindi 14 su 16. Mosca, passami il pendolino.
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