
Vigilia da mal di stomaco per il pomeriggio più lungo della storia per il calcio che si gioca in tribunale e per il Calcio vero giocato in campo davanti a milioni di tifosi. In
saletta Ciccsoft davanti alla tv, stessi uomini delle altre partite, fatta eccezione per uno, collegato per tutto il tempo della partita in videoconferenza da Milano per essere spiritualmente con noi, e sostituito fisicamente da uno dei Neuroni Pigroni ben ritrovato in extremis. Coca e birra, bandierone, tensione. Dopo l'uno a uno contro gli Usa via libera al cambio d'abito per tutti i presenti. Non più la medesima maglietta colorata di azzurro propiziatoria ma vestiario libero e c'è chi, come il padrone di casa e sorella, si veste addirittura di arrogante rosso cecoslovacco. Urge reperire maglietta arancione per l'incontro di lunedì contro l'Australia.
* * *
Galvanizzate dalla vittoria, le città esplodono ancora una volta in una pomeridiana torcida festosa, ad uffici aperti e aperitivi in corso. Si narra di giovini sbandieranti a bordo di una Punto verde, ZioEgo urlante dal tettuccio apribile con tricolore, Attimo al clacson, Scralco alle percussioni, Neurone Pigrone regista. Credo oramai di desiderare le vittorie dell'Italia solo per questo successivo momento di pura gioia bambinesca condivisa con chiunque capiti a fianco.
* * *
All'ingresso in campo di Materazzi il coro unanime grida "No! Materazzi no!" e il mio pensiero corre alla testata di questo sito, che vede svettare il difensore azzurro di spalle ai compagni, tra i simboli scelti per rappresentare la Nazionale. Quando la feci ricordo le critiche: "Hai messo Materazzi!". Mi è andata bene. Anche a lui, che quando gli ricapita tanto culo tutto in una volta? Giuro di aver anche detto: "Facciamo entrare Pippo che lui segna di sicuro di rapina", ma so che non mi credereste.
* * *
L'Australia dunque. A vederla giocare questa sera contro la Croazia pare tutt'altro che una passeggiata. Attenzione a non sottovalutare una squadra per noi inedita e molto motivata proprio perchè ha raggiunto un traguardo storico. Se poi è vero, a detta degli azzurri stessi, che la Nazionale gioca meglio e si concentra solo contro le squadre forti allora aspettiamoci pure un match soffertissimo tipico da Italietta che stringe le chiappe fino al novantesimo patendo tutto il tempo.
D'altronde se l'alternativa era la Croazia, meglio così: il derby dell'Adriatico a noi ha sempre creato problemi. Sulla carta, meglio evitare le tovaglia da picnic e giocarci l'accesso ai quarti con una squadra inedita ma comunque inferiore, aspettando che il Pupone azzecchi un cucchiaio e ci diano una seconda punta all'altezza del gravoso compito di impallinare, almeno per una volta cribbio!, la squadra avversaria.
Bene così Italietta, avanti tutta che la strada per Berlino è ancora lontana e da oggi è vietato sbagliare.
1 Response to “Palle mondiali/3”