Studiando sociologia dell'arte, ho appena letto un paragrafo sul quilting, l'arte delle trapunte. Questa attività è molto diffusa in America, nelle piccole comunità e si tramanda di generazione in generazione, viene svolta prevalentemente da donne, giovani e vecchie. Non ha nessuna velleità artistica, le trapunte servono per scaldarsi, ma uno dei più importanti sociologi dell'arte, le eleva a opere d'arte. Certamente differiscono dai quadri di Rembrandt o di Picasso, ma secondo lo studioso presentano molte affinità con alcuni pittori contemporanei.
Sinceramente non riesco a convincermi che una trapunta possa essere un'opera d'arte. Io amo l'arte contemporanea, mi affascinano gli artisti che usano oggetti quotidiano per le loro opere, ma dietro a una coperta non noto niente, l'unica domanda che può suscitare è: sarà calda? L'unica sensazione che può trasmettere è quella di calore. Basta per considerla un'opera d'arte?
Eppure appenderla al muro non è come appendere un quadro? Dopotutto nel Rinascimento non appendevano arazzi alle pareti? L'arte degli arazzi è famosa in tutto il mondo, nel castello Sforzesco di Milano un'intera sala è dedicata a questo tipo di opere. Cosa cambia tra un arazzo e una trapunta?
Forse il disegno: associamo il primo a scene di caccia o a episodi della Bibbia, mentre nelle trapunte americane ci sono solo disegni geometrici. Ma anche artisti contemporanei usano disegni geometrici, per esempio Mondrian.
Ci sono tanti motivi per giudicare il quilting arte. Ma...
il dubbio rimane, questo è arte?
6 Responses to “Quilting = arte?”