(Nella foto: Io e Cannavaro festeggiamo il successo)
Inizi di Maggio, io e mio fratello fantastichiamo sui mondiali di calcio imminenti, e pensando alle passate edizione ci viene un flash: "Hey, ma ogni 12 anni andiamo in finale!?!".
La memoria corre indietro e viene fuori l'alternanza magica, di cui ancora nessun giornale parlava:
Messico '70, finale persa con il Brasile, mondiale giocato oltreoceano
Spagna '82, finale vinta con la Germania, mondiale giocato in europa
Usa '94, finale persa con il Brasile, mondiale giocato oltreoceano
Germania '06...
Un po' per scherzare è cominciato questi ritornello con gli amici: "Dai, tranquillo, il mondiale è già vinto: prepara la festa. Siamo in una botte di ferro". Ovviamente era la classica sbruffonaggine perchè alla fine dirlo non costa niente, al limite fai bella figura dopo. Ricordo di aver pensato, come ogni buon blogger, "questa la scrivo sul blog". Poi mi è passata di mente per via di alcuni noti motivi (vd. Moggi) e mi sono ritrovato a mondiale iniziato, eravamo agli ottavi, con un appunto a proposito di questa storia in un promemoria di Mac Os X e la scaramanzia mi ha consigliato di lasciar perdere. Mi sono detto: "Lasciamo stare, non scrivo niente sul Mondiale, faccio questo "fioretto": vuoi vedere che è la volta buona?"
Beh, alla fine la cabala è stata clamorosamente confermata.
La gioia enorme, una grande squadra "operaia", il successo "del gruppo" fuori di retorica. Nessuna "stella", ma tanta grinta e tanta voglia di dimostrare di non essere un bluff, di essere in grado di vincere (e di difendere alla grande senza farsi ammonire, leggi FABIO CANNAVARO) anche e soprattutto senza le famose telefonate.
Un'ombra inquietante si allunga su questa immensa felicità: nell'82 avevo 5 mesi, oggi ho 24 anni e 5 mesi.
No, cazzo! Aspettare fino a 48 anni, No! Sob.
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