I biglietti sono nel portafoglio. Lo zaino è pronto, sul letto, in attesa di essere preso tra le braccia.
L'ansia del Viaggio. Ogni volta il treno si trasforma in un grande veliero ed io divengo un Ulisse irrequieto, con lo sguardo lungo, verso l'altrodove (era Buzzati che ne scriveva sempre, dell'altrodove?).
Non è importante la meta. E' il percorso, che conta. ma è una frase scontata, lo so.
Chissà perchè spostarsi è tanto importante. Chissà perchè i chilometri prendono una consistenza eterea, quasi spirituale.
Chissà perchè il cammino esterno è pari a quello interno. Più lontano vado, più immensamente felice divengo.
E' quasi ora. Niente cartoline. Niente telefono.
Un piccolo baratro, tra me e la realtà.
Buona permanenza o Strada, ovunque voi siate.
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