Monthly Archive for Settembre, 2006

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Ingerenze di qualità

Si sta scatenando una bagarre inaudita per la storia di Telecom e del dossier di Rovati, con tanto di dimissioni e apertura di un fascicolo da parte della Procura di Roma.
Sfido chiunque a sostenere che più di un italiano su 100 ha capito, anche vagamente, di cosa si tratta.

Io ho capito una cosa: Rovati (quindi Prodi?) pensa che Telecom dovrebbe restituire allo stato e alla sua gestione la rete telefonica, quella rete costruita per 50 anni con la generosa sponsorizzazione dei contribuenti italiani, con i soldi delle interurbane a prezzi da strozzo e senza necessità di chiedere permessi a nessuno per fare buchi ovunque.

L'obiettivo è semplice: difendere gli interessi nazionali facendo in modo che sia lo stato a cedere agli operatori (a prezzi bassi e uguali per tutti) l'accesso alla suddetta rete ed evitare che il 90% delle infrastrutture delle telecomunicazioni italiane possano finire in un sol colpo nelle mani di qualche ignoto investitore (magari straniero) che si trovi a scalare la società dell'uomo più indebitato ed influente d'Italia, il Tronchetto Provera in Afef.

In questo modo la finiremmo con la fasulla competizione truccata dall'incumbent Telecom che con le proprie strategie commerciali tiene i prezzi alti frenando lo sviluppo tecnologico ed economico del paese: finalmente tutti gli operatori potrebbero farsi una concorrenza reale.
"Reale" come quella francese. Per intenderci quella concorrenza che permette a Telecom Italia di offrire agli utenti francesi servizi migliori ad un prezzo minore rispetto a quelli degli utenti campioni del mondo (POPOPOPOPO).

Rovati (quindi Prodi?) ha maledettamente ragione. Dov'è lo scandalo?
Nel fatto che il governo italiano ingerisce (tra la altre cose con scarsissimo successo, dimostrando che oramai il danno è fatto) nelle politiche di un'azienda privata con il deliberato scopo di tutelare l'interesse nazionale e dei consumatori?

E io, di grazia, cosa li avrei votati a fare se non per ingerire in queste cose ed in questa direzione?

Notizie dal mondo

ANSA-All'apertura del forum Italia-Cina di Nanchino, Romano Prodi ha dichiarato che la grande crescita economica cinese non è un pericolo ma un'opportunità. Il premier ha aggiunto:"Si fanno certi affari dai cinesi!".

ANSA-Papa Benedetto XVI si è detto rammaricato per le reazioni suscitate dal suo discorso all'università di Ratisbona e ha aggiunto di essere stato frainteso. Riguardo alla smentita del pontefice, il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha orgogliosamente dichiarato: "Gliel'ho insegnato io!".

Dicono che ci stiamo buttando via

Ligabue prosegue ad ottobre il suo tour, con una terza parte che si svolgerà nei teatri. Il 22 ottobre verrà a far visita proprio qui a Ferrara, al Comunale. Perchè no, mi chiedo. Poi leggo i prezzi (si va dai 50+7.50€ per la platea fino ai 30 ai 20+3€ per il loggione in piedi) e mi richiedo perchè sì, stavolta: d'accordo che qui siamo appassionati, ma non con gli occhi foderati e il portafoglio bucato. Ragioniamo, allora. 57euro per un palco centrale per un concerto privo di grandi mezzi tecnici
(è acustico, la prima parte, parola del sito ufficiale, non avrà manco basso e batteria) non è eccessivo? Ok, è un teatro e non un prato di uno stadio (lì in ogni caso si toccavano i 40 euro), ci sono pochi posti a disposizione per una richiesta esagerata, è una locazione particolare diversa dal solito per un cantante. Però, sono 50 (+7.50 prevendita) euro: scandite bene la cifra e ricordatevi che stiamo parlando di Ligabue, non dell’Orchestra Sinfonica
di Vienna. Beninteso, non si tratta di prezzi fuori dal mercato, ahimè praticamente tutti gli artisti che vendono molto in Italia (mi vengono in mente gli scandalosi U2 di San Siro, per dire) ci concedono questa cortesia, e non sono pertanto stupito, quanto amareggiato. Anche se avessero piazzato i biglietti a 100 euro (+ prevendita) ci sarebbero state lo stesso file di fans alle 7 del mattino sotto la pioggia davanti alle biglietterie dei teatri. Gli organizzatori dei tour lo sanno molto bene questo,
e ci giocano sopra, lucrando sopra la passione genuina. Se riesco a trovare un ultimo posto disponibile, magari il sottopalco rannicchiati in ginocchio (15euro+prevendita), andrò, e già immagino le accuse di incoerenza che mi verrano mosse... Vostro Onore, proprio perchè apprezzo Ligabue, mi va di fare notare questa pecunario dettaglio. Ho la sensazione (certezza, ma diamogli il beneficio del dubbio) che sia diventato gaudente vittima della macchina promozionale che gli gravita attorno, vedi la mossa
suicida di piazzare uno dei suoi pezzi a colonna sonora di uno spot. A parziale giustificazione, i pelosi signori organizzatori e forse lo stesso Ligabue, potranno anche venirmi a dire che non si vendono più dischi e allora come tutta risposta noi vi alziamo esponenzialmente i prezzi dell’unica cosa che non si può masterizzare o scaricare da emule: l’emozione di vedere e sentire suonare sulla tua pelle le tue canzoni.

Anche noi Guido Rossi

FERRARA, 16 settembre 2006. Ho deciso di dare le dimissioni da Ciccsoft, almeno finchè non torna questa stramaledetta linea adsl. Al mio posto subentrerà (anche qui!) Guido Rossi, peraltro già caro amico di Attimo, noto interista.

In memoria di Oriana Fallaci

Quando stamani ho appreso della morte di Oriana Fallaci, la prima cosa a cui ho pensato è che proprio a lei e al suo La rabbia e l'orgoglio dedicai uno dei primi post nella storia del mio blog, scritto nel lontano Marzo 2003 a pochi giorni dall'inizio della guerra in Iraq.
Ho un'opinione controversa di Oriana Fallaci. E' stata, fino all'ultimo giorno della sua vita, una scrittrice divina. Un'intervistatrice arguta e intelligente, una penna incredibilmente profonda e talentuosa. Ha scritto libri di assoluto valore letterario e sociale, quali Un uomo e Lettera a un bambino mai nato.

Poi, forse a causa dell'età, ma molto più probabilmente per colpa della malattia, ha iniziato a vedere le cose sotto una luce distorta. Da giornalista acuta e scomoda, è diventata livorosa, rancorosa, verbalmente violenta, persino razzista. Ha detto e scritto delle cose incredibilmente eversive e reazionarie, ed è stato un peccato, perchè ha lasciato che politici e giornalisti si dividessero tra l'utilizzarla come una banderuola in campagna elettorale e dipingerla come l'effige del male assoluto. Gli ultimi anni della sua vita hanno macchiato la carriera di una straordinaria giornalista.

The woman who wasn’t there

La sessantreesima Mostra di Venezia l’ho seguita in differita, come tanti cinephiles e recensori senza nota spese come me, in panoramica a Milano (poi arriva anche a Roma e a Bologna credo) e dopo aver visto 22 film, sembrerà folle, qualcosa di buono mi è rimasto.

In realtà i film inglobati sarebbero ventuno e mezzo. Durante “Fallen” di Barbara Albert, un grande freddo abortito, ho mollato sdegnata per la noia al trentesimo minuto circa e a “Retribution” (Sakebi) di Kurosawa – devo verificare parentela – un pietoso horror giapponese, mi sono addormentata senza appello. In quasi tre anni di onesta carriera non mi è mai successo. Nemmeno quando ho visto Musikanten di Battiato ché poi c’era Battiato in sala disponibile per farsi eventualmente insultare.

Come ha ben riportato Rachele, Crialese col suo “Nuovomondo” pareva il favorito. Si è preso un premio inventato che ogni tanto ciccia dal palmares, il Leone d’argento. Sono rimasta affascinata e rapita dalla pellicola. Ho davvero visto qualcosa, non solo immagini peraltro girate con grande mestiere e perizia e una storia scarna e struggente che poi è la storia di ogni persona che parte, è che proprio dei parenti così nelle foto, nei ricordi e nelle lettere di famiglia li avrei voluti anche io. Ma a pensarci li ho. Emigrarono in Argentina, nell’altra America e Crialese è come se mi avesse raccontato quello che non so di loro.

Avrei voluto vedere “Still life” di Jia Zhang-Ke, il vincitore ma la casa di distribuzione che lo ha acquistato non ha mollato la pizza. Quanto ad Amelio e la sua “Stella che non c’è” direi che oscilla tra l’onestà descrittiva del documentario e la didascalica pretenziosità ma la pervicacia del manutentore interpretata da Castellitto, colpisce.

“The Queen” a parte l’eccelsa Helen Mirren (premiata), il british humor, le meritate stilettate a Blair e consorte, è un film da pomeriggio televisivo della BBC, tivù che in ogni caso noi ci sognamo. Mi rimane oscura la ragione per cui la coppa Volpi è andata a Ben Affleck da sempre il peggiore attore sulla terra ma chi se ne frega a questo punto.

Ah a proposito, piacere, Daniela.

A chi giova tanto odio?

Islam e Cristianesimo non sono nemici. Finalmente se ne è accorto anche il Papa. Ed è un miracolo, visto il soggetto (intollerante e retrogrado). In un suo discorso recente, cerca di spiegare infatti ai fedeli che il mondo Arabo vede solo una minaccia in tutto ciò che non è amore per Dio, visto che noi stiamo riponendo la fede in un buio sgabuzzino.
Forse sarà un concetto forte, ma è ciò che sta accadendo: l'islam del 2006 è l'ebraismo degli inizi del secolo. Un odio verso una "razza", spinta a essere umiliata, portando le catastrofi che conosciamo fin troppo bene. ma che differenza c'è con quanta sta accadendo ora?


L'Olocausto non è un qualcosa relegato al passato. Abbiamo le condizioni adatte. Una guerra è in corso, ufficialmente per mille motivi. Possiamo elencare terrorismo, petrolio, espansione. O spacciarla per missione di pace. Che importa? Il fatto saliente è che, ora come ora, in molti odiano gli islamici. Calderoli e le sue magliette altro non è che un piccolo surrogato del popolo italiano (il popolo non è mai migliore di chi lo comanda...).
E questo denota solo grande ignoranza. Premessa: sono laica e non ho mai letto il Corano. Ma mi fido di un ebreo, amante delle culture di ogni dove, bulgano, italiano e laico, ma con una profonda spiritualità (ovviamente parlo di Moni Ovadia). Mi fido, perchè non ha un prodotto da vendermi, ma solo amore per le persone da regalarmi. Quindi ecco ciò che viene fuori... Che all'interno del Corano è presente un versetto in cui viene asserito, più o meno, che "Se dio avesse voluto che tutti credessero a lui ci avrebbe pensato da solo". E dunque, ditemi, dove è la spinta alle guerre di religione? Ma, soprattutto, nel Corano sono presenti i versi più dolci dedicati alla Vergine Maria ed è Gesù Cristo colui che giudicherà gli uomini, quando verrà il momento. Ma non solo. Nell'Islam sono presenti riferimenti ad ogni fede. In fondo si tratta di una religione relativamente giovane, ma non per questo meno vera delle altre (e, se si va a vedere, dalla cina all'America del Sud, tutte si somigliano).
Mi chiedo: dove è questo scontro e quest'odio di religioni? E, anche parlando di culture, come possiamo odiare il mondo Arabo?
La nostra cultura non esisterebbe senza di loro. Dall'astronomia alla matematica, persino la Divina Commedia deve ringraziare quel "popolo".
A chi giova, dunque, tanto odio?

Il telegramma

Caro vice presidente Mediaset Piersilvio Berlusconi... stop... urge tuo intervento su reality La pupa e il secchione... stop... sosia Paris Hilton non sa quanto fa 3x0... stop... studia legge finanziaria per esame prossima puntata... stop... se eliminata... stop... reality a rischio flop... stop... telefonare a direttore di rete per cambio materia... stop... proponi domande più semplici tipo "come ti chiami"... stop... se eliminata lo stesso... stop... dirottarla su... Uomini e Donne di Maria De Filippi... stop... successo assicurato... stop.

Vota Ciccsoft, senza se e senza ma

MacchianerAward 2006: NominationSiamo ufficialmente candidati per i Macchianera Blog Awards 2006 nella categoria blog collettivo, grazie alle segnalazioni (ma quali?), le spintarelle, le raccomandazioni e le amicizie ai piani alti (chi?). Pensare che l'anno scorso avevamo pure avuto la benedizione di Sora Giulia e Madama Lipperini ma poi non se ne fece più nulla perchè il Neri doveva giocare alla radio! 😉

Bando alle ciance. Il nostro programma è semplice:
votateci per farci eleggere miglior blog collettivo del 2006 ed attuare il nostro piano segreto: via tutte le donnine desnude e i post sponsorizzati da Macchianera, senza se e senza ma. Si avete capito bene, aboliremo il softcore da Macchianera! Siamo stanchi che le vignette di Mauro Biani siano sempre inframezzate da immondizia che ne stravolge il senso e la corretta fruizione. Più mp3 e meno modelle fotoscioppate! A noi le pischelle ci piacciono al naturale.
E siamo disposti a fare anche di più per il bene della blogsfera. Siamo pronti a farci carico noi di tutte le foto di modelle che verranno ripulite da Macchianera affinchè nel ritrovo del Neri restino soltanto cultura e scambio di opinione veri. Le posteremo qui (no non qui in mezzo) in un apposito Babelog che verrà (ovviamente) gestito da quel pipparolo di
Darkripper.

Per votarci il modo è molto semplice. Scaricate la scheda che trovate a questo indirizzo: CLIC QUI.
Assegnate voto 3 a noialtri nella categoria blog collettivo. Poi assegnate un voto che vi pare agli altri. Infine riempite TUTTA la scheda votando per ogni categoria il vostro blog preferito, magari aiutandovi con le nostre nomination se proprio non ne avete un'idea. Ci raccomandiamo: tutta la scheda, altrimenti verrà invalidata. Infine mandate il file della scheda in mail all'indirizzo: blogawards@macchianera.net

In cambio del vostro sporco voto avrete: sempiterna riconoscenza, un link su ciccsoft, una password di autore su ciccsoft, posteggio auto in redazione riservato, una donnina compiacente a vostra disposizione e un adesivo di Technorati.
Sappiamo che ci voterete solo per l'adesivo di Technorati, stronzi.

8:45

Cinque anni dopo l'Attacco all'America, nel giorno che cambiò il corso della storia, da ogni parte ci ricordano cosa successe alle 8.46 (ora locale): gli aerei, il fumo, le fiamme, il crollo, le urla, le prime pagine. Non mi pare che nessuno si fermi per un attimo a tentare di ricordarsi cosa eravamo solo un minuto prima, e che significato veniva attribuito a termini come sicurezza, islam, globalizzazione, occidente, futuro. Il Tg1 ha concluso la sua edizione serale con le immagini più significative dell'11 settembre 2001, e oltre alle torri scorgo istantanee di uomini ricoperti di polvere e terrore che tentano di convogliare il flusso disordinato dell'evacuazione. Cercano di ordinare variabili impazzite, sorretti dalla fermezza ed efficienza e dal grande senso di responsabilità e serietà che irrompono negli statunitensi quando accadono catastrofi catastrofiche. Ce l'hanno insegnato tanti apocalittici film americani da popcorn e lacrima facile. Intavedo la nostra inevitabile natura di esecutori di scopi, di avere qualcosa che ci dia un motivo per impiegare le nostre risorse. Imporre un ordine a qualcosa che non ce l'ha è una costante di molti aspetti della nostra vita, dal livello personale fino ad arrivare su scala globale. Imporre un proprio personale ordine contraddistingue particolarmente la politica di un certo stato, talmente influente che lambisce una buona parte di questa scala, la parte occidentale. Alle 8.45 c'era un pezzo di questo mondo che non sapeva bene dove stava andando, era come un cane senza la sua lepre. Un minuto dopo è piombata dal cielo, e il corso della storia è stato stravolto. La lepre si è camuffata da Sicurezza, e la necessità umana di pianificare l'Ordine è stata placata. Oggi è sempre un casino generalizzato, altri americani muoiono, ma sono vestiti da soldati e quindi non c'è nulla di epocale. Io mi chiedo cosa sarebbe stato il mondo senza l'11 settembre e dove sono finiti i significati di quelle parole: c'era un vuoto da colmare, un osso da lanciare, ed è stato scelto dal destino il modo più tragico per scrivere una nuova sceneggiatura.

Buffet

Le migliori foto di LondraNote sparse su alcune cose curiose
trovate a Londra

Le migliori foto di Berlino Do not walk outside this area:
le foto di Berlino

Ciccsoft Resiste!Anche voi lo leggete:
guardate le vostre foto

Lost finale serie stagione 6Il vuoto dentro lontani dall'Isola:
Previously, on Lost

I migliori album degli anni ZeroL'inutile sondaggio:
i migliori album degli anni Zero

Camera Ciccsoft

Si comincia!

Spot

Vieni a ballare in Abruzzo

Fornace musicante

Cocapera: e sei protagonista

Dicono di noi

Più simpatico di uno scivolone della Regina Madre, più divertente di una rissa al pub. Thank you, Ciccsoft!
(The Times)

Una lieta sorpresa dal paese delle zanzare e della nebbia fitta. Con Ciccsoft L'Italia riacquista un posto di primo piano nell'Europa dei Grandi.
(Frankfurter Zeitung)

Il nuovo che avanza nel mondo dei blog, nonostante noi non ci abbiamo mai capito nulla.
(La Repubblica)

Quando li abbiamo visti davanti al nostro portone in Via Solferino, capimmo subito che sarebbero andati lontano. Poi infatti sono entrati.
(Il Corriere della Sera)

L'abbiam capito subito che di sport non capiscono una borsa, anzi un borsone. Meno male che non gli abbiamo aperto la porta!
(La Gazzetta dello Sport)

Vogliono fare giornalismo ma non sono minimamente all'altezza. Piuttosto che vadano a lavorare, ragazzetti pidocchiosi!
(Il Giornale)

Ci hanno riempito di tagliandi per vincere il concorso come Gruppo dell'anno. Ma chi si credono di essere?
(La Nuova Ferrara)

Giovani, belli e poveri. Cosa volere di più? Nell'Italia di Berlusconi un sito dinamico e irriverente si fa strada come può.
(Il Resto del Carlino)

Cagnazz è il Mickey Mouse dell'era moderna e le tavole dei Neuroni, arte pura.
Topolino)

Un sito dai mille risvolti, una miniera di informazioni, talvolta false, ma sicuramente ben raccontate.
(PC professionale)

Un altro blog è possibile.
(Diario)

Lunghissimo e talvolta confuso nella trama, offre numerosi spunti di interpretazione. Ottime scenografie grazie anche ai quadri del Dovigo.
(Ciak)

Scandalo! Nemmeno Selvaggia Lucarelli ha osato tanto!
(Novella duemila)

Indovinello
Sarebbe pur'esso un bel sito
da tanti ragazzi scavato
parecchio ci avevan trovato
dei resti di un tempo passato.
(La Settimana Enigmistica)

Troppo lento all'accensione. Però poi merita. Maial se merita!
(Elaborare)

I fighetti del pc della nostra generazione. Ma si bruceranno presto come tutti gli altri. Oh yes!
(Rolling Stone)

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