Monthly Archive for Settembre, 2006

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Notizie dal mondo

ANSA-Durante la trasmissione "Quelli che il calcio.." Luciano Moggi è tornato a parlare. A chi gli ha chiesto perchè abbia scelto proprio questa trasmissione, l'ex d.g. juventino ha risposto:"Perchè a Buona Domenica hanno la macchina della verità".

ANSA-La polemica riguardante "il foglietto" che circolerebbe nei piani alti del governo con le nomine del CdA Rai, si è placata. Pare infatti che si trattasse di un vecchio pizzino di Provenzano.

Scandalo plagio mondiale: il popopopo è solo un riadattamento puerile di un jingol fiat!

plagiatori!Questo certo non ci priva di un centimetro di mondiale, ma è una sorta di trojan horse gettato nelle sublimate arterie del nostro sogno sportivo: il popopopo, il riff adottato come l'inno della nazionale in Germania, che tutti quelli che non pensano si tratti di una sciocchezzuola da discoteca ritiene opera indiscussa di Jack White dei White Stripes, è in realtà un plagio screanzato e senzadio, che il duetto rock ha perpetrato ai danni della FIAT, la quale non si è potuta accorgere a tempo, perché in quel periodo impegnata a fronteggiare lo scandalo trubocrash dei festini coca + trans di Lapo.
In realtà il plagio non è completo, poiché subdolamente i White Stripes hanno cambiato la nota finale di ogni strofa, creando un effetto di aquaplaning legale difficilmente perseguibile.
"Sono stati dei fottuti furbetti psichedelici," scappa da dire al direttore pubblicitario della fiat, Carlo Spezzacaverna, " noi non possiamo farci niente, se non rimpinzarci di vodka per affogare la disperazione del fregamento e consolarci di fare ascoltare nella nostra pubblicità il riff originale, composto da Maddaleno Mezzadri, con la supervisione di Apicella e Ringo Star."
Ma come mai un gruppo rock già abbastanza affermato e piuttosto tendente al miliardario, che ha recitato persino in un film di Jim Jarmush, rischia una querelle legale di proporzioni inaudite, fregando di fatto un jingol a una multinazionale multi potente? Non sarebbe stato meglio per i White Stripes, che ripetiamo, non vivono certo sotto i ponti con le toppe al joypad, pagare i diritti di riproduzione e poter eseguire il jingol in un loro brano, in santa pace?
E' l'inizio della morte per il popopopo? Speriamo tutti in coro di no.

Dicono

Fonti certe al 99% accreditano il leone d'oro al film di Crialese.
Dicono che il film sia stato molto bello e si può pensare che la presenza di un giurato che da anni auspica un leone all'Italia possa essere stata determinante.
Dalla regia la mia vicina di scrivania mi dice che il film era stupendo.

Si rivelasse vera la notizia penso che quantomeno in rai saranno felici di averlo presentato a Venezia anzichè a Roma questo film.
Vincere a Venezia, che "per definizione" è "ostica" al cinema italiano ha un suo valore simbolico. Finalmente Leone sarà felice e contento col suo Leone, e verrà premiato il lavoro di rai cinema e di 01 che da anni portano film di qualità qui al festival senza raccogliere molto. Potevano giocare in casa a Roma e han rischiato venendo a vincere qua.

La Coppa Volpi femminile sembra scontata alla protagonista di The Queen, Helen Mirren, il che, per il nuovo regolamente mette fuori concorso il film per qualsiasi altro film importante.
Per quella maschile son tre giorni che sento dare per certo Castellitto, interprete nel film di Amelio, il che significherebbe un altro riconoscimento al cinema italiano.
Per il resto potrei dire che secondo me Bobby non meriterebbe di tornare a casa a mani vuote, così come Infamous, in corsa nella sezione Orizzonti.

C'è da dire che quest'anno qui si lavora troppo per poter raccogliere in giro notizie, ma arrivassero altre voci si provvederà ad aggiornarle.

--- edit ---

Potrei iniziare ad avere qualche dubbio su Castellitto, non lo vedo tornare.
E se è tornato non l'ho visto.

Edit2:
Mio padre mi comunica che secondo tradizione ha vinto un film cinese.
A Crialese è andato l'argento.
Leone avrà un Leone meno carino, però in Rai oggi festeggiavano lo stesso, ed è quello l'importante.
Il mio informatore dalla sala stampa mi dice che peraltro il cinese meritava.

Il festival è finito e da domani la stampa tornerà ad occuparsi di noi solo in caso di acqua alta o per parlare dell'orrido Mose.
Qualcuno l'ha definito un festival sottotono, vista la scarsa presenza di attori Hollywoodiani. Io posso solo dire che il terzo anno di fila che la qualità dei film in concorso e fuoi concorso è più che soddisfacente, e la giuria si dimostra all'altezza del compito.
Per l'ultima sera tutti lasciano da parte i veleni e le maldicenze sul presunto asse Berlusconi-Veltroni sulle decisioni di Medusa, si tolgono i tacchi, si mettono le scarpe da ginnastica e si va chi a riposare, chi in gita per Venezia con la famiglia e chi in giro per l'ultima notte di bagordi.
E per qualche istante, stanotte, tra le quattro e le cinque, dopo le feste e prima delle partenze, Venezia sarà solo nostra, di noi veneziani che desidereremmo gustarne la pace, ogni tanto.
E domani si ricomincia da capo.
Che qui la giostra non si ferma mai.

Senza internet /2

Trascorse le prime 48 ore infernali senza internet diciamo che forse il peggio è passato. Abituarsi alla routine quotidiana di non avere accesso alla rete è faticoso e, per chi come me è decisamente un web-addicted, quasi angosciante. Accendo in continuazione il router sperando Telecom per errore mi lasci ancora qualche filo di linea ma niente da fare: la spia resta tristemente spenta giorno e notte.
Allora decido di andare in aula studio dell'Università, dove c'è l'accesso wireless e dove per un'oretta riesco a fare i miei porci comodi da drogato, leggere la posta, scrivere il post di ieri, eccetera... Poi verso le undici e mezza salta tutto. Anche il wi-fi ha problemi: "Ci scusiamo per il disagio ma l'accesso per gli studenti è temporaneamente sospeso". Disastro.
Mi ci vedo, a gironzolare in macchina, parcheggiando vicino ai palazzi di banche e istituzioni per vedere se trovo un segnale wireless aperto. Datemi un po' di byte, vi prego! Ma è inutile: il mio portatile rimane carico per mezz'oretta con la batteria ormai andata a donnine, quindi sarebbe impossibile. Tentare di carpire la connessione aperta Fon di qualcuno? Niente da fare: nella provincia di Ferrara siamo in 5 ad avercelo.

In serata faccio un paio di telefonate: gli amici di Alice mi confermano che mi ha lasciato il 6 settembre e non tornerà. Tuttavia pare tenga impegnata la stanza almeno fino all'11, ultimo giorno utile per venire a prendere le sue ultime cose (portati via anche le foto dal comodino, i tuoi cd e la scatolina bianca u esse bi, ti prego, non voglio vedere più nulla che mi faccia ricordare ciò che è stato).
Poi chiamo la famigerata assistenza di Nonno Libero, che nei commenti al post di ieri tutti quanti hanno dipinto come disastrosa ed inutile. Effettivamente è assai complesso muoversi tra i menu, composti da una voce sintetizzata al computer ridicola e quasi incomprensibile, ma con calma arrivo a poter parlare con un operatore. Mi conferma con voce terrona e affabile che anche a loro risulta che Alice passi a prendere le sue cose intorno all'11 e poi il tempo di fare la valigia e mi mandano il Nonno il più presto possibile. Mi spiega modalità e fregnacce varie, poi ringrazio e metto giù. Non mi è sembrato così malvagio, abituato com'ero con Telecom dove mi rimpallavano da un numero all'altro dicendo di non saperne nulla. Quanto alla linea adsl, non penso sarà poi così scadente come la si dipinge: negli ultimi tre anni ne avrò installate una ventina e mai nessun cliente si è lamentato. Certo, nessuno aveva conosciuto eventuali velocità di Alice per il confronto, ma tutti scaricano tranquillamente da internet a velocità accettabili, come Paola, che so che ci legge e approfitto per salutare. 🙂

Insomma, per ora si tira avanti, usando internet a pezzi e bocconi, come si può, quando si può. Di giorno si studia, la sera si guardano vecchi film. Passerà anche questa suvvia. Ripeto di continuo, ma non ci credo:
posso farcela anche senza internet, posso farcela anche senza internet, posso farcela anche senza internet, posso farcela anche senza internet, posso farcela anche senza internet, posso farcela anche senza internet, posso farcela anche senza internet. Si!

Senza internet /1

Di colpo, Alice se n'è andata. Niente più giretti in centro, niente più navigazioni al largo dei blog, niente messaggi per me. Sparita, senza uno straccio di segnale. Ma forse è colpa mia.
A fine luglio chiedo ad Alice di lasciarmi perchè effettivamente, dopo un estate passata a seguire Un medico in famiglia, mi rendo conto che Nonno Libero mi costa molto meno e mi offre molto di più, chiamate in tutta Italia comprese. Lo staff di Nonno Libero è molto contento e mi spiega che dal momento che invio il fax ad Alice per lasciarla, gli amici della ragazza hanno un mesetto di tempo per portar via le cose da casa mia, così da lasciare campo libero a...ehm...Libero. Invio il fax, e con una lettera struggente mi sbarazzo della formosa ragazza mora compagna di tante avventure negli ultimi 3 anni. Penso: mentre sono via ad agosto, lei porta via le sue cose, e nel mentre arriva il Nonno, così io non rimango da solo al mio ritorno. Purtroppo non va così.

Al mio ritorno dalle vacanze Alice è ancora fottutamente al suo posto. Mi fa delle scenate e non se ne vuole andare. Io porto pazienza perchè tanto lo so che se faccio il duro prima o poi DEVE andarsene. Così ieri è sparita, di colpo, finalmente oserei dire. Nel mentre quell'infame di Nonno Libero, probabilmente impegnato con le riprese della nuova stagione del Medico in famiglia mi ha scritto:

Per motivi tecnici, mi trasferirò in casa tua con notevole ritardo, comunque entro la fine di settembre.

Sticazzi! Oggi è l'8 settembre, ciao Badoglio, arrivare al 30 passano 22 giorni in cui io sono solo come un cane. Che fare?
Possibili soluzioni:
1- Succhiare il segnale wi-fi da qualce vicino nella zona. Impraticabile per mancanza di vicini di casa wireless.
2- Installare il router Fon a casa del vicino e spiegargli che mi è assolutamente necessario, quindi attendere che lui sia connesso in orari imprecisati del giorno, e cercare di carpire il segnale wi-fi stando molto vicino al muro di confine con la sua taverna. Complesso.
3- Studiare e lasciar perdere il computer. Molto, molto complesso.
4- Andare a studiare in aula studio, sfruttando la connessione wireless per saltuarie navigazioni al fine di scrivere qualcosa, leggere le news e la posta.

Secondo voi, quale opzione ho scelto?

P.S. In serata, a casa, con il Mac scollegato dal mondo ho rispolverato vecchi giochi Lucasfilm (primi anni '90...) e sono andato un po' avanti con Indiana Jones Fate of Atlantis. Ah...come si faceva una volta senza internet?

Per lo spettatore distratto

Non si perda di vista l'essenziale: la Coppa del Mondo è ancora saldamente nelle nostre mani e ivi rimarrà fino al 2010.

I francesi vittoriosi questa sera si staranno rodendo il fegato per aver vinto, dei due incontri, il meno importante, dimostrando a se' stessi che potevano davvero farcela la sera del 9 luglio. Peccato non sia andata così.

Fantacalciopoli

Si è consumato ieri sera il primo, significativo e attesissimo evento del Fantacalcio dei Bloggers, iniziativa partorita dalla mente di Francesco Costa e subito accolta da valorosi perditempo. In questi giorni c'è stato un grande confabulare nella mailing list ufficiale, per mettersi d'accorso sulle regole e modalità d'asta, fino ad arrivare alla nottata di ieri, dove si narrano di pescecani intenti a sbranarsi per molto più di un tozzo di un pane. A velocità disumane sono stati completati il parco portieri, difensori e centrocampisti, poi l'albeggiare ci ha suggerito di rimandare il momento topico, l'assegnazione degli attaccanti, a domani sera. Il blog ufficiale del Fantacalcio dei bloggers inizia ad animarsi di proclami e analisi tecniche. Lo spirito insomma c'è, i blogger trasformati in spietati e folli direttori sportivi pure, non resta che aspettare sabato l'inizio del campionato...

L’identità segreta di Superman

superman.jpgLa recente visione del remake supereroico mi ha scombiccherato nuovamente riaprendo vecchi ed atroci dubbi: come diavolo è possibile che nessuno si accorga della reale identità di Superman?
Nel mondo dei supereroi ci sono svariati tipi di costume: c'è la variante timida ad esempio, quella dell'Uomo Ragno, che indossa un costume con maschera intera. Impossibile capire chi sia davvero se non per la voce.
C'è poi la variante mascherina: in questa categoria rientra a pieno titolo Batman. La maschera arriva al naso, metà del volto è scoperto ma nemmeno questo è sufficiente affinchè la gente sappia la sua reale identità o noti l'assenza di Bruce Wayne durante le imprese del pipistrello facendo due più due.
Infine ci sono i supereroi spavaldi, come Superman. Niente maschera, basta togliere gli occhiali per essere irriconoscibili. Capelli con il gel, ricciolo sempre fuori posto e mantellino: chi mai sospetterebbe che quel fusto è Clark Kent? Rientrano nella clamorosa categoria anche i Bassotti, che si celano dietro una mascherina ridicola che accentua gli occhi e copre praticamente nulla, Paperinik, anch'egli bendodotato e l'innocente Super Pippo vestito a festa.

Non è in fondo così importante sapere chi si cela dietro il Supereroe. In nessun fumetto o film c'è mai qualcuno che brama di scoprire le identità segrete dei paladini della giustizia. Fanno il bene dell'umanità, aiutano le forze dell'ordine, sono onesti e giusti, intervenendo ovunque ci sia bisogno di loro e tanto basta anche al fotografo più scaltro, al giornalista più impertinente e al bambino più curioso. Lo scoop è vederli all'opera, la soddisfazione è poterli salutare, essere da loro rassicurati che il mondo che ci circonda è davvero squallido e senza speranze, ma ci sono loro a dare una mano e sempre ci saranno, e di questi tempi non è poco. Nel villaggio globale il supereroe è una star mediatica al centro dell'attenzione, un personaggio da copertina, un giro d'affari internazionale su cui tutti vogliono mettere le mani. Il sogno deve restare celato, il segreto immutato perchè è la Maschera che sconfigge il crimine e non l'uomo comune che magari si cela dietro. Anche se a volte si ha un'eccezione, come dice Bill alla Sposa: non è Kent che si traveste da Superman ma Superman che si traveste da Kent nella vita quotidiana.
Ma non fatelo sapere all'America: l'umanità ha bisogno del suo supereroe che la difenda, e non vorrà mai credere che a farlo è un modesto giornalista del Daily Planet con gli occhiali.

L’umiltè

Tralasciando (volutamente) discorsi sui massimi e minimi sistemi blogghistici vi racconto cosa è successo.

Neri ha scritto un post su Macchianera (no, non uno con i wallpaper scollacciati, un post vero) nel quale accusa Beppe Grillo di aver detto durante uno spettacolo una frase di cui dovrebbe "vergognarsi". Roba seria, insomma. La frase, prasi pari pari da un libro che raccoglie i suoi monologhi (non basta il dvd: pecunia non olet pure se rischia di stravolgere il senso di quello che hai detto), è questa:

 

“Era un problema di assicurazioni [l’attacco alle torri gemelle, ndr]. Adesso dobbiamo determinare se è guerra o se è terrorismo. Perché, se è guerra, le assicurazioni non pagano. Se è terrorismo, pagano. Come l’aereo di Ustica. Finito il dolore, è un problema di premi di assicurazione. Allora, se Ustica era, come io penso, una rottura strutturale, l’assicurazione non pagava nulla. Se c’era una bomba, pagava duecento milioni, se era un missile, deve pagare un miliardo. Diventa un problema così.”

(Beppe Grillo, Tutto il Grillo che conta”, pag. 155 - ed. Feltrinelli)

Letta così fa un certo effetto, è oggettivo.

(La foto di Grillo è presa da qui)


Poi nei commenti arriva una segnalazione di un utente, il quale sostiene che si tratta di una battuta volutamente surreale (una di quelle che il buon Beppe pronuncia con i suoi tipici occhi sbarrati) che prende il punto di vista delle assicurazioni che non volendo pagare aggiungono alla tragedia subita dai familiari delle vittime la beffa di doversi difendere in tribunale per avere un risarcimento.

La spiegazione è convincente, tanto più se sostenuta riportando il reale pensiero di Grillo sulla triste vicenda di Ustica contenuto in un suo celebre aforisma (tanto celebre che lo ricordavo anche io): "”- …e al Meteo ci credete? Vi fidate ancora del Ministero dell’Aeronautica, dopo Ustica? Fessi, ecco cosa siete. Fateci caso, alla radio. C’è l’annunciatore tutto complimentoso che dice: adesso sentiamo il colonnello, buongiorno colonnello, ci dica: cielo a pecorelle o acqua a catinelle? Io gli chiederei: colonnello, me lo dici o no che tempo faceva a Ustica, il 27 giugno 1980? Com’è che voi dell’Aeronautica vedete con due giorni d’anticipo se scoppia un temporale, e dopo quindici anni non vedete che è scoppiato un missile?

Il caso sarebbe chiuso qui: c'era una cosa che letta sembrava (senza approfondirla più di tanto) decisamente fuori luogo è arrivato uno che te la contestualizza, te la spiega e te la chiarisce, ti accorgi di aver capito male e andiamo tutti a criticare Grillo per qualcosa di più serio (che ultimamente con il blog di occasioni ne offre a iosa) o meglio ancora a prenderci un gelato che l'estate sta finendo.
Invece no, Neri non ci sta e con la sua proverbiale simpatia e pacatezza replica piccato: "Spiacenti: detta anche con gli occhi strabuzzati, o come volete voi, quella è pronunciata in prima persona, non è una battuta e non potrà mai essere una battuta. Fatevene una ragione." E ancora: "Ripeto: non è un problema di tonalità. Quella frase, quale che sia la tonalità, vuol dire una sola cosa e una soltanto."

Per sommi capi Neri (come tutti, compreso Grillo) a volte scrive delle cose interessanti e acute, a volte scrive delle vaccate.

Quello che accomuna ulteriormente Neri e Grillo è che (come tutti) non riconosceranno mai di aver scritto una vaccata, nemmeno quando è evidente e solare.

D'altraparte, bisogna dirlo, specialmente quando fai il solone arringa-popolo è veramente dura ammettere di aver preso una cantonata.

Novità da Ciccsoft

Mentre il Socio lavora alacremente ad un progettino maturato in tutta fretta con ottimi risultati (di cui presto sentirete parlare), io perdo tempo con alcuni aggiustamenti da queste parti. Il corpo centrale del blog ha una grafica un pochino rinnovata, nei font e nelle disposizioni. Per gli utenti Windows il font del testo degli articoli non dovrebbe essere mutato, mentre gli utenti Mac noteranno qualche cambiamento in più. Fateci sapere se ci sono problemi di allineamento o altro.

E' attivo inoltre il Del.icio.us di Ciccsoft che da qualche giorno va a sostituire la sezione Blob di link curiosi pescati in rete... aggiornato più di frequente, lo trovate nel suo quadratino in alto a sinistra, e con gli ultimi link inseriti, direttamente leggibile nella colonna di destra.

Il fotoblog Metropolis subisce anch'esso un piccolo rimaneggiamento: oltre ad essere stato rimpinguato, si trasferisce su Flickr per praticità, e gli verrà affiancato Scivola, già fotoblog personale di Attimo.

Oltre le novità di un "progetto" di cui accennavo prima, da metà settembre, sempre su questi lidi, partirà un particolare esperimento letterario che speriamo possa avere successo...ma per il momento bocche cucite ancora per un po'! 😉

Buffet

Le migliori foto di LondraNote sparse su alcune cose curiose
trovate a Londra

Le migliori foto di Berlino Do not walk outside this area:
le foto di Berlino

Ciccsoft Resiste!Anche voi lo leggete:
guardate le vostre foto

Lost finale serie stagione 6Il vuoto dentro lontani dall'Isola:
Previously, on Lost

I migliori album degli anni ZeroL'inutile sondaggio:
i migliori album degli anni Zero

Camera Ciccsoft

Si comincia!

Spot

Vieni a ballare in Abruzzo

Fornace musicante

Cocapera: e sei protagonista

Dicono di noi

Più simpatico di uno scivolone della Regina Madre, più divertente di una rissa al pub. Thank you, Ciccsoft!
(The Times)

Una lieta sorpresa dal paese delle zanzare e della nebbia fitta. Con Ciccsoft L'Italia riacquista un posto di primo piano nell'Europa dei Grandi.
(Frankfurter Zeitung)

Il nuovo che avanza nel mondo dei blog, nonostante noi non ci abbiamo mai capito nulla.
(La Repubblica)

Quando li abbiamo visti davanti al nostro portone in Via Solferino, capimmo subito che sarebbero andati lontano. Poi infatti sono entrati.
(Il Corriere della Sera)

L'abbiam capito subito che di sport non capiscono una borsa, anzi un borsone. Meno male che non gli abbiamo aperto la porta!
(La Gazzetta dello Sport)

Vogliono fare giornalismo ma non sono minimamente all'altezza. Piuttosto che vadano a lavorare, ragazzetti pidocchiosi!
(Il Giornale)

Ci hanno riempito di tagliandi per vincere il concorso come Gruppo dell'anno. Ma chi si credono di essere?
(La Nuova Ferrara)

Giovani, belli e poveri. Cosa volere di più? Nell'Italia di Berlusconi un sito dinamico e irriverente si fa strada come può.
(Il Resto del Carlino)

Cagnazz è il Mickey Mouse dell'era moderna e le tavole dei Neuroni, arte pura.
Topolino)

Un sito dai mille risvolti, una miniera di informazioni, talvolta false, ma sicuramente ben raccontate.
(PC professionale)

Un altro blog è possibile.
(Diario)

Lunghissimo e talvolta confuso nella trama, offre numerosi spunti di interpretazione. Ottime scenografie grazie anche ai quadri del Dovigo.
(Ciak)

Scandalo! Nemmeno Selvaggia Lucarelli ha osato tanto!
(Novella duemila)

Indovinello
Sarebbe pur'esso un bel sito
da tanti ragazzi scavato
parecchio ci avevan trovato
dei resti di un tempo passato.
(La Settimana Enigmistica)

Troppo lento all'accensione. Però poi merita. Maial se merita!
(Elaborare)

I fighetti del pc della nostra generazione. Ma si bruceranno presto come tutti gli altri. Oh yes!
(Rolling Stone)

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