Monthly Archive for Ottobre, 2006

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Sono in ritardo. Arriverò alle

cellsms.jpgUna delle caratteristiche più buffe ed inutili dei telefoni cellulari è probabilmente la presenza di messaggi sms preimpostati. Controllate pure, li avrete sicuramente anche voi nel vostro vecchio telefonino, nascosti in qualche sottomenu scomodo da raggiungere. L'idea, utopistica, è quella che in situazioni di emergenza ci possano essere d'aiuto e farci risparmiare tempo essendo già pronti all'uso. DI fatto nessun idiota medio è in grado di recuperarli velocemente o di farsene qualcosa vista l'assurdità delle frasi presenti. Qualche esempio?
Il mio Nokiotto, nato per utenza business, possiede le solite scuse da lavoro:
- Sono in ritardo, arriverò alle (inserire orario)
- Sono in riunione, richiamare  alle (inserire orario)
- Sono in ufficio, chiamare (inserire numero)
ma la vera chicca è forse:
- Spiacente, non posso aiutare in questo.
degno del miglior badante filippino che trovate in giro.

Tutt'altro registro hanno i telefoni espressamente rivolti ad un'utenza giovane. Un tripudio di scusami, tvb, ti chiamo dopo, ti voglio bene. Fino alla summa del pensiero rapido moderno: Ti amo.
Come se due parole, così cariche di significato, non possano davvero rubarci il tempo necessario per essere digitate, demandando così il pensiero amoroso ad uno sterile pacchettino preconfezionato inviato alla svelta. Inquietante. Scusami tesoro, sto giocando a squash con il mio amico thailandese e in questo momento non riesco a risponderti perchè sono sotto di dieci punti e ho un polso slogato. Però, sappilo, ti amo.

Onestà intellettuale non si vende al mercato.

C'è una sostanziale differenza tra il festival del cinema di Venezia finito a Settembre a Venezia e la festa del cinema che si sta svolgendo Roma in questi giorni.
Venezia ha ricevuto dal Governo la ragguardevole somma di15 milioni di euro. Roma ne ha ricevuti 300 milioni.
Qui di fatto da Prodi i soldi si son visti solo per finanziare il Mose, pompino gratuito bipartisan, e un bel taglio di fondi a Cacciari che si è permesso di dire che quel progetto fa acqua da tutte le parti.

Cacciari l'ha presa con filosofia, commentando che la differenza sta nel fatto che a Roma hanno il Papa. E Veltroni. [Le malelingue poi dicono che là Veltroni ha pure Berlusconi, qualcuno sa perchè]
Solo la smettessero di dire che è "solo" una festa e che "non c'è nessun tipo di competizione".
Verità è che anelano da anni a "farci la zucca", come si dice da queste parti, e se il governo li aiuta ancora un po' come sta strenuamente cercando di fare visto la nostra scarsa tendenza alla paritocrazia, può anche darsi che ce la facciano. Avessero il buongusto di dirlo ad alta voce almeno la cosa avrebbe quasi una parvenza onesta.

Chiamare gratis i cellulari? Ora si può!

Siete sempre senza soldi e scroccate messaggi a destra e a manca? Chiamate dall'ufficio per non far lievitare la bolletta di casa? E' ORA DI FINIRLA!

Oggi, su Tecnonauta.

Sofri, Pamuk e il problema delle identità

Su La Repubblica di oggi (Sabato 14 ottobre) Adriano Sofri pubblica una riflessione sul Premio Nobel Orhan Pamuk che avrebbe recentemente affermato il proprio dissenso sull’iniziativa francese di rendere “obbligatorio” il riconoscimento dello sterminio armeno ad opera dei turchi nel secondo decennio del novecento. Nell articolo, Sofri riflette sulle apparenti contraddizioni del comportamento di Pamuk, apprezzato nel mondo per il nobel, disprezzato in Turchia per aver stigmatizzato l’atteggiamento negazionista dei governi turchi sulla questione armena, e poi apprezzato in Francia per le sue qualità ma criticato per le sue prese di posizione contrarie nei confronti della recente legge francese, e quindi apprezzato in Turchia per questa stessa posizione e via dicendo, in una girandola di attribuzioni di stima e disprezzo. A un certo punto Sofri afferma che: “...non so se nella sua (di Pamuk) presa di posizione si insinui una punta di opportunismo” e poi continua affermando che “prendere il nobel da giovani è rischioso: bisogna restarne all’altezza a lungo. Il rischio più grave è di cessare di essere se stessi, e diventare soltanto un premio Nobel, uno dei tanti. Troppo poco. Meglio scontentare subito qualcuno, e rientrare in fretta nei propri panni.”.
Ora io credo che Sofri si sia sentito profondamente in difficoltà nel comprendere la posizione dello scrittore, e dell’apparente somma di contraddizioni che Pamuk (ma chiunque altro in verità) ha rivestito in questi episodi. Come? Sembra chiedersi Sofri, un democratico Turco, premiato dall’occidente per il suo coraggio civile, si scaglia contro la scelta laica di uno stato che gli da ragione? C’è qualcosa sotto, continua il nostro, forse c’è un’ombra di opportunismo.


Quello su cui Sofri dovrebbe probabilmente riflettere è che gli uomini e le donne (Pamuk compreso, dunque) non sono (e non sono mai stati, nemmeno negli anni settanta!) frutto solamente di una singola identità, magari ideologica. Pamuk, come tutti noi, possiede diverse identità e con queste occorre fare i conti, tutti i giorni, non solo quando si prende il Nobel. Pamuk è Turco, è un democratico, probabilmente è un musulmano, poi è uno scrittore, inoltre è europeo, forse ama gli scacchi e magari è iscritto al circolo del tennis. L’illusione, anche di Sofri, che ciascuno di noi sia frutto di una singola ed esclusiva identità (Comunista! Islamico! Iracheno! Cristiano! Negro!) è un pensiero pericoloso, dal quale occorre uscire velocemente, perchè è attraverso questo pensiero esclusivo che si arriva alla semplificazione dell’altro, e quindi allo sfruttamento, alla guerra, allo sterminio. Nessun comportamento schizofrenico dunque, in Pamuk, e mi duole per Sofri che in questo caso non riconosce come la complessità dell’uomo diventi, all’interno di una società libera e moderna, un qualcosa che sfugge alle semplificazioni identitarie, cui noi tutti, e sicuramente anche Sofri, siamo purtroppo abituati. 

State bene, Cyrano

Dossier. il Noxtron: la pillola che fa invecchiare velocemente

Il noxtronIn questo mondo eternamente costretto a restare baby and beauty, a stirarsi, cucirsi, infilarsi le protesi fin nelle mammelle del seno, da anni si sta cercando la pillola non plus urka, quella capace di rallentare, e magari uccidere, il degrado delle cellule, per questo folle desiderio di violare le più bollenti intimità della natura.
Ebbene, in questo mondo c'è chi si oppone, e un po' per spirito di contraddizione e un po' perché bisogna tirare fuori qualcosa se non non ci rinnovano la sovvenzione, hanno creato una pillola opposta, il Noxtron, la pillola che fa invecchiare velocemente. Molti vip l'hanno già assaggiata dritto nel cannarone, tra cui vip famosi, ma anche meno famosi. E i risultati sono assolutamente visibili. Ma adesso facciamo parlare Armando Pereira, il biologo argentino che l'ha creata, prego, toglietegli la benda dalla bocca.

Fr: Quanti anni sono accorsi per fallo?


AP: "direi due anni. Dieci scenziati, due laboratori, 100 cavie e due scimmie tubercolotiche con cui giocare a briscola nei momenti di pausa o di sconforto per le notizie che arrivavano da Maradona".

Fr: Ci dice la posologia, gli effetti indesiderati, qual è ir principio attivo e quando inizia a fare effetto?

AP: Bastano tra le 4 o 12 pillole, da prendere prima, durante, dopo ogni passo. E' consigliabile camminare lentamente e inghiottire le pillole, 4 per volte sono accettabili. Inizia a fare effetto dopo due ore, in genere cadono i primi incisivi  e si forma una chiazza di calvé in mezzo alla testa, non necessariamente quella di colui che ha preso il Noxtron. Questi sono in genere i primi sintomi che dicono 'hey! sto agendo". Ce ne sono altri, come un furibondo prurito al palato, fuoriuscita di un tratto dell'intestino da una delle due narici (di solito quella sinistra), svitamento del tallone e Morbo di Keremann, che induce il paziente a infilarsi un'aragosta nell'ombelico. A livello di sensazioni si ha nausea, emorragia del pancreas, stitichezza vernacolare, capogiri, deliri a sfondo porno-invertebrato. Occasionalmente i soggetti sottoposti a Noxtron (che è anche il nome del principio attivo) hanno deliri di grandezza in cui si credono di essere Google, e chiedono a tutti di fare delle ricerche su di loro.
Nel giro di due mesi la vecchiaia è completata e arriva il momento di saltare nel fosso. Va detto che ci possono essere effetti collaterali indesiderati, come una reazione paradossale che porta al ringiovinimento delle cellule, fino a togliere trentanni biologici ai malcapitati, ricrescita dei capelli, dei denti, dell'apparato genitale, laddove era stato reciso, euforia, fidanzamento con donne o uomini famosi, alitosi delle vie urinarie.

Fr: Ma a cosa può servire, in definitiva, una pillola invecchiante?

AP: Ma come a cosa può servire? Ma è pazzo? Pensi ai paesi sopraffollati, dove ci sono milioni di persone a cui non è possibile dare cibo, casa, istruzione, dove persino i salatini sono un miraggio, ebbene, con questa pillola noi sfoltiremmo velocemente le generazioni in sovrannumero e riequilibreremo la flora di qualunque nazione. Certo, in un primo momento può sembrare eticamente discutibile, ma se ragioniamo in ordine di grandezza, stiamo immersi nel ficorock. Diceva quel grande indraulico: "Meglio salvare cinque alligatori che tutto il fiume dagli alligatori."

Dopo 13 anni titolo riunificato. Kramnik è Campione di scacchi classici

elista.gif V.Topalov: "Se vai al cesso non ti stringo la mano."
V.Kramnik: "Chiudete i bagni e mi ritiro."

Queste le dichiarazioni ufficiali dei giocatori ad Elista, capitale della Calmucchia, alla vigilia della quinta partita di una delle sfide storiche dello sport.
Dopo tredici lunghi anni di divisioni, attese e delusioni, la riunificazione del titolo di scacchi sfiorava il bilico e stava nuovamente per saltare.
Il bulgaro Veselin Topalov e il suo manager Danailov, moralmente affranti per la piega presa dall match (3-1 per Kramnik dopo quattro partite) hanno provato a giocare sui nervi e hanno accusato Vladimir Kramnik di recarsi troppe volte al bagno durante il match.
Sicché alla quinta partita hanno ottenuto di far chiudere le ritirate.

Kramnik offeso dai sospetti e indignato per questo provvedimento degli organizzatori, dal canto suo s'è presentato al quinto match ma anziché accomodarsi alla scacchiera ha preferito restare sui divanetti vicino al pubblico e per protesta ha dichiarato che non avrebbe toccato nessun pezzo fino alla riapertura dei bagni.



A quel punto a Topalov è stato assegnato il punto di vittoria a forfait e Kramnik ha minacciato di ritirarsi dal match.
Tutto sembrava ormai vanificato, il match saltato, e neppure l'equanime mediazione di Yasser Seirawan, noto grande maestro, pareva riuscire ad accordare i due contendenti.
Infine, raffreddati gli animi e dato il prestigio della posta in palio (storica ed economica) il match è ripreso con riserva: Kramnik, ha proseguito a giocare affermando di valutare un eventuale ricorso per quel punto perso a tavolino.

Non ce n'è stato bisogno.
Al termine dei dodici match previsti, sul punteggio di 6 a 6, si è approdati al tie break giocato su quattro partite con formula rapida: 25 minuti ciascuno per partita.

Il russo Vladimir Kramnik, unico giocatore ad aver battuto Garry Kasparov nella storia dei campionati di scacchi (nel 2000), ha superato in grande stile il bulgaro Veselin Topalov, campione uscente FIDE, per 2,5 a 1,5.
Da questo pomeriggio è stato riunificato quel titolo che era stato diviso nel 1993 quando Garry Kasparov e Nigel Short, in polemica con la Federazione Internazionale di Scacchi (FIDE) avevano creato una federazione parallela PCA (Professional Chess Association).

Da questo pomeriggio, Vladimir Kramnik, è il quattordicesimo campione del mondo di scacchi classici (a titolo unificato).

[Tutte le partite si possono scaricare qui in formato pgn]

Cucuzza intervista Rutelli (diciamo così)

Caro Michele Cucuzza, alla Vita in Diretta hai ospitato il ministro dei beni e delle attività culturali Francesco Rutelli. Gli hai fatto una di quelle belle interviste di una volta con belle e tranquille domande per ottenere delle belle e prolungate risposte. Parlando del Belpaese non poteva essere altrimenti. A Rutelli preme molto che gli italiani riscoprano l'Italia per le loro vacanze e presto pubblicherà una ricerca ministeriale con i consigli dei cittadini che abitualmente vanno in vacanza all'estero per poterli applicare all'Italia. Caro Michele Cucuzza, tu stai lì in paziente attesa del tuo turno e annuisci al fiume in piena di parole del ministro che finalmente si può sfogare con qualcuno che non sia Bruno Vespa. Annuisci e dici: "... certo... certo...". Rutelli passa con un barbatrucco dal turismo alla valorizzazione della cultura; un pò come quegli scolari che dopo la domanda dal professore cominciano a parlare di quello che gli pare. Tu con il tuo silenzio non gli lasci scampo e, finito un lungo periodo, lo costringi a riprendere fiato per dire: "... e... aggiungo...".


Ecco che il ministro ribarbatrucca: dai borghi medievali torna al turismo per dare consigli agli italiani su come organizzare meglio le proprie vacanze. Caro Michele Cucuzza, questi temi ti affascinano perchè sembri rapito dalle meravigliose parole del ministro. Lui per farti ancora più felice ci ricorda che negli ultimi anni il tempo ad agosto non è stato così bello e allora sarebbe meglio, anche per l'economia italiana, che gli italiani facessero le vacanze a luglio, a settembre e "magari una settimana di vacanza in più attorno a Pasqua... permette agli scolari e alle famiglie di scoprire alcune parti dell'Italia anche con vacanze economiche e ridurre magari di una settimana le vacanze estive". Caro Michele Cucuzza, a questo punto mi  aspettavo una tua domanda sulle tasse e la legge finanziaria, invece passi di palo in frasca con una domanda che ti eri preparato e che consentirà a Rutelli di riparlare per un bel pò: "Ministro Rutelli, vorrei chiederle qualcosa per quanto riguarda l'impegno degli italiani all'estero; non soltanto in zone di crisi con missione di pace... ma ci sono zone in Afghanistan, in Iraq, in Iran, dove gli operatori culturali italiani sono presenti. Mi sembra in particolare ci sono progetti importanti per quanto riguarda l'Iran dove la situazione è particolarmente delicata visto i progetti del nucleare da quelle parti". Caro Michele Cucuzza, che domandone. Ma mica lo cogli impreparato, anzi, l'assist è talmente perfetto che Rutelli ci scivola dicendoti: "La ringrazio molto per questa domanda..." e riparte con l'elenco delle benemerite operazioni culturali svolte dai nostri operatori culturali in quei luoghi così drammaticamente colpiti dalle guerre. Caro Michele Cucuzza, prima di iniziare l'intervista, il ministro Rutelli ti aveva fatto i complimenti per la trasmissione. Non può vederla sempre ma ogni volta che la vede c'è qualcosa di interessante. E' proprio un uomo fortunato.

Splendido splinderante

Ovviamente ora che la bolletta la paga Dada non c'è più bisogno dello stop per manutenzione elettrica sabato pomeriggio vero Splinder? 😉

Al Listòn

Qui nella Bassa ferrarese non ci si lascia mai stare. Anche quando tutto apparentemente fila tranquillo e sornione tra pagine di storia locale cui siamo abituati (rapine in banca, vecchietti investiti, gente impastata contro platani) ed eventi più o meno preoccupanti (un olezzo nauseabondo dallo zuccherificio, chiusura al traffico inutile del centro per le auto fino ad euro1).
L'ultima pensata dell'amministrazione comunale è però del tutto urbanistica. Rotonde? Parcheggi? Svincoli? Macchè: vogliono togliere il Listone.
Il Listone, in ferrarese "al listòn", è sostanzialmente un grosso marciapiede posto al centro della piazza principale della città, un gradino largo e lungo come tutta l'area, che di fatto crea due vie di passaggio laterali (vedi foto). Sul Listone trovano posto decine di piccioni, bambini che giocano, anziani che chiaccherano, badanti moldave, venditori di mistocche, ambulanti di ogni tipo.
Inutile dire che i ferraresi ci sono affezionati, più che per la sua reale utilità o estetica (assai discutibile), perchè è di fatto un simbolo del nostro centro storico. Dove ci troviamo stasera? Dal Listone, ovvio. Punto di snodo del traffico pedonale cittadino, meta di transito delle vasche il sabato pomeriggio, luogo di massima espressione della ferraresità anziana da baretto e bicicletta. Tutto ciò rimosso e sostituito da una zona "di colore diverso" nella pavimentazione della piazza. Al posto del Listone un'ombra, una macchia gigante in terra a perenne ricordo di. Forse che l'amministrazione comunale sia stanca di continui successi e vittorie elettorali e voglia mangiarsi la faccia sulle piccole cose?
Primo: non ha nessuna utilità pratica rimuovere una zona prettamente pedonale dove non essere investiti dalle poche macchine che hanno il permesso di transitare per la piazza. Le fiere e le bancarelle natalizie trovano ottimo supporto su di esso, lasciando che la gente si sposti ai lati e quindi di fatto "canalizzando" il traffico.
Secondo: non si può toccare un monumento sacro ai cittadini, per quanto insulso sia, perchè non si ha diritto a farlo nemmeno come governanti, per una tacita forma di rispetto per le generazioni che ci hanno preceduto che hanno reso Ferrara il gioiellino artistico che oggi è. Come raddrizzare la Torre degli Asinelli a Bologna, rimuovere Baracca da Lugo di Romagna, spostare i negozi di preziosi da Ponte Vecchio a Firenze. Suvvia, un po' di buon senso. Non vorrete mica trovare la popolazione incatenata al Listone in mezzo alla nebbia di un mattino di novembre gridando "Gaetano fermati"?
Scherzi a parte, cari lettori ferraresi, che ne pensate di questa curiosa faccenda?

Calvo è bello

Le polemiche sul servizio delle Iene sul consumo di droghe da parte dei parlamentari non mi hanno sorpreso.
Meno ancora mi sorprendono i risultati fatti trapelare a mo' di spottone ieri dagli autori del programma.
Un terzo dei parlamentari che aveva subito il test aveva fatto uso di droghe nelle ultime 36 ore. Se la prova è stata effettuata di Lunedì mattina non sono nemmeno tanti.

L'ipocrisia che c'è intorno al mondo delle droghe nella politica italiana è strabiliante.

Se si istituisse per legge l'obbligo dell'Hair test, (quello fatto con i capelli o peli) che individua con estrema certezza se si è consumata droga negli ultimi 2 anni, in parlamento ci sarebbe un'epidemia di alopecia.

Buffet

Le migliori foto di LondraNote sparse su alcune cose curiose
trovate a Londra

Le migliori foto di Berlino Do not walk outside this area:
le foto di Berlino

Ciccsoft Resiste!Anche voi lo leggete:
guardate le vostre foto

Lost finale serie stagione 6Il vuoto dentro lontani dall'Isola:
Previously, on Lost

I migliori album degli anni ZeroL'inutile sondaggio:
i migliori album degli anni Zero

Camera Ciccsoft

Si comincia!

Spot

Vieni a ballare in Abruzzo

Fornace musicante

Cocapera: e sei protagonista

Dicono di noi

Più simpatico di uno scivolone della Regina Madre, più divertente di una rissa al pub. Thank you, Ciccsoft!
(The Times)

Una lieta sorpresa dal paese delle zanzare e della nebbia fitta. Con Ciccsoft L'Italia riacquista un posto di primo piano nell'Europa dei Grandi.
(Frankfurter Zeitung)

Il nuovo che avanza nel mondo dei blog, nonostante noi non ci abbiamo mai capito nulla.
(La Repubblica)

Quando li abbiamo visti davanti al nostro portone in Via Solferino, capimmo subito che sarebbero andati lontano. Poi infatti sono entrati.
(Il Corriere della Sera)

L'abbiam capito subito che di sport non capiscono una borsa, anzi un borsone. Meno male che non gli abbiamo aperto la porta!
(La Gazzetta dello Sport)

Vogliono fare giornalismo ma non sono minimamente all'altezza. Piuttosto che vadano a lavorare, ragazzetti pidocchiosi!
(Il Giornale)

Ci hanno riempito di tagliandi per vincere il concorso come Gruppo dell'anno. Ma chi si credono di essere?
(La Nuova Ferrara)

Giovani, belli e poveri. Cosa volere di più? Nell'Italia di Berlusconi un sito dinamico e irriverente si fa strada come può.
(Il Resto del Carlino)

Cagnazz è il Mickey Mouse dell'era moderna e le tavole dei Neuroni, arte pura.
Topolino)

Un sito dai mille risvolti, una miniera di informazioni, talvolta false, ma sicuramente ben raccontate.
(PC professionale)

Un altro blog è possibile.
(Diario)

Lunghissimo e talvolta confuso nella trama, offre numerosi spunti di interpretazione. Ottime scenografie grazie anche ai quadri del Dovigo.
(Ciak)

Scandalo! Nemmeno Selvaggia Lucarelli ha osato tanto!
(Novella duemila)

Indovinello
Sarebbe pur'esso un bel sito
da tanti ragazzi scavato
parecchio ci avevan trovato
dei resti di un tempo passato.
(La Settimana Enigmistica)

Troppo lento all'accensione. Però poi merita. Maial se merita!
(Elaborare)

I fighetti del pc della nostra generazione. Ma si bruceranno presto come tutti gli altri. Oh yes!
(Rolling Stone)

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