Monthly Archive for Dicembre, 2006

Page 3 of 5

So long young Frankenstein

Piazza Fontana

Era il 12 dicembre del 1969. L'anno scorso, alla manifestazione di milano, eravamo poche decine di persone. Qualche manifesto o striscione, sdraiato sull'asfalto di quella Piazza che ha visto gente morire.

Forse non tutti sanno che la mattina del 12 dicembre, ore prima del massacro, i carriarmati marciavano per le strade di Roma. Forse non tutti sono ancora, purtroppo, a conoscenza del piano per il colpo di stato che quelle persone polverizzate da una bomba. Dentro a una banca. In momento di pace.

 I colpevoli sono impuniti. La Strage E' di Stato.

E un altro anno è andato...

Concorso n°2

Continuano le fantastiche iniziative di Ciccsoft. Se vuoi vincere un fantastico premio, rispondi a questa semplice domanda: "Quanti erano i giovani che hanno fischiato Prodi al Motor show?". In palio, un tubetto di gustosissima salsa per sushi al polonio; affrettati ne abbiamo solo 210!

Teatro dell’assurdo

(interno, salotto, discorrendo seduti in poltrona, tardo pomeriggio)

E:
Vedi, è questione di capire le cose... io fatico a capirle anche dopo diverso tempo.
F: ...Capisco.

(sipario)

Si muore così, anche se non ci credete.

Quel che è riportato lì sotto è tratto da una pagina un po' forte.
Tratta di una ragazza di 19 anni, morta sulla tazza del cesso, durante una crisi di bulimia.
Si dice sempre che di disturbi alimentari si muore, quest'articolo spiega il "come". Qui vi si offre una piccola traduzione fatta da una delle ragazze che me l'hanno segnalato. Chi è facilmente impressionabile è pregato di non continuare


Osservate la posizione in cui si trova il corpo, il colore dei suoi arti, il suo stomaco. Aveva solo 19 anni ed era bulimica da 5 anni. Era alta 155 cm per un peso di 43 kg, ed è morta a causa della lacerazione dello stomaco dopo aver ingerito un volume di 5,6 litri di cibo.
Note del caso:
Al momento del ritrovamento, il corpo era nello stato del rigor mortis, che dura dalle 12 alle 72 ore. La presenza di echimosi, stanno a significare che la morte è avvenuta da più di 8 ore. Gli occhi stavano diventando bianchi, e questo accade progressivamente dalle 2 alle 4 ore.Guardano da vicino lo stomaco, si può notare un colorito verde, tipico della decomposizione degli organi (detto livor mortis).Quest'ultimo processo è avvenuto molto più rapidamente di come acccade normalmente.
A causa della posizione, quando lo stomaco è esploso, il suo contenuto si è riversato all'interno del corpo della ragazza. Il sangue  il contenuto dello stomaco ha raggiunto anche ano e organi genitali, si sono create echimosi, e per escludere che si sia verificata una violenza sessuale è stata effettuata un'autopsia.
L'autopsia ha rivelato che lo stomaco si era esteso dallo sterno (gabbia toracica) alle osse pubiche. L'autopsia ha reso note altre anomalie: il suo cuore era piccolo e presentava danni dovuti alla malnutrizione, muscoli distrutti, cellule immunitarie morte. il suo cervello era gonfio (a causa del massivo apporto di sangue dovuto alla rottura dello stomaco), e ha cominciato a fuoriuscire dal cranio dopo la morte. Inoltre è stato evidenziato dall'autopsia che era presente un focolaio di polmonite, e questo non ci sorprende molto perchè è ben noto che la malnutrizione danneggia il sistema immunitario e quindi l'organismo non è in grado di reagire a tale virus.
Il suo stomaco stava già morendo ancor prima di rompersi. Ogni volta che ci si abbuffa, lo stomaco si espande, e se si espande troppo i vasi che trasportano sangue vengono schiacciati, finchè si lacerano e il sangue fuoriesce uccidendo i tessuti circostanti. L'area di tessuto coinvolto nella fuoriuscita di sangue si consuma progressivamente, diventa più sottile, e quindi ad ogni abbuffata il pericolo è maggiore. Vomitare poi è come aggiungere benzina sul fuoco, perchè la pressione sui tessuti dello stomaco aumenta oltre i livelli ritenuti normali.
Ma che ci crediate o no, non è stata la rottura dello stomaco ad ucciderla. è stata una naturale reazione del corpo a provocare la sua morte. Quando lo stomaco si è lacerato, l'organismo ha messo in atto una normale azione immunitaria. L'organismo ha reagito facendo dilatare i vasi sanguinei, la pressione è crollata, lei ha perso conoscenza, il cuore ha ralentato fino a fermarsi. è stato fatto anche un esame tossicologico, ma non è stato rilevato niente di anomalo. Il livello di potassio ovviamente non era significativo, perchè quando muori il potassio fuoriesce dalle cellule.
Un'altra cosa da dire su questo caso. Tornando indietro nel 1800, all'epoca era stato stabilito che lo stomaco potesse contenere solo un volume pare a 4 litri. Per superare tale valore, dobbiamo adattare le dimensione dello stomaco, cioè arrivare a una dilatazione gastrica. La rottura dello stomaco a causa dell'eccessiva dilatazione avviene lungo la curvatura inferiore dello stomaco stesso, il vomito provoca la lacerazione della parte superiore dello stomaco. è inusuale che lo stomaco della ragazza si sia lacerato frontalmente.
Tralasciando il valore intellettuale di questo articolo, esso vuole sottolineare una cosa importante: il punto d'arrivo di queste malattie è davvero spaventoso.

Non è nè di moda nè bello trascorrere i tuoi ultimi momenti di vita sul cesso.

Tratto da qui.

A volerla dire tutta…

Ieri pomeriggio, nella stessa Feltrinelli di cui qui sotto si è provveduto ad accogliere l'appello del Petunio.
Con tanto di prove.


(1. Il libro del Petunio, al suo posto. 2. La pila di Terzani best seller.
3. Petunio sovrapposto a Terzani nei best seller.)

Libri sozzi

Ieri aggirandomi tra gli scaffali della Feltrinelli mi arrovellavo il gulliver cercando di capire. Ci sarà, non ci sarà? E se ci sarà, dove l'avranno collocato? Tra i romanzi seri o quelli faceti? Tra le barzellette di Totti o i tomi di Terzani?
Che stupido. Era ovvio che la collocazione più ovvia del libercolo di zio Trentamarlboro fosse questa:

P.S. Notare anche sullo sfondo a destra il libro di Sarah: "Ho goduto" e quello di Cecelia: "Scrivimi ancora". Mmm.

Il telecompleanno di una pupa

Cara Silvia Toffanin, il tuo Verissimo non poteva perdersi la festa di compleanno di Mary Carbone una delle pupe del reality La Pupa e il Secchione. Il programma è finito da un pezzo ma voi siete sempre attenti all'attualità e le tue telecamere hanno seguito l'evento passo passo. Dall'arrivo con la limousine bianca alla discesa delle scale in discoteca con tanto di bodyguard. I fotografi che si scatenano per immortalarla mentre Solange le tocca il seno con un dito. E' una festa indimenticabile come la dichiarazione della festeggiata: "Mi piacerebbe fare un calendario... non completamente nudo... un vedo non vedo molto artistico... poi vorrei recitare nelle fiction". Le telecamere di Canale 5 indugiano su un'altra bionda effervescente. E' Francesca la "telegiornalista di Sulmona" che ha partecipato al Grande fratello non so che numero. E' il momento del taglio della torta e la festeggiata è circondata dai reduci dei vari reality che sgomitano per finire nell'inquadratura. Ma le tue telecamere hanno l'occhio lungo e puntano Sylvie Lubamba che bacia il secchione Rampi. Lui prima le lecca l'anello che si era sporcato di panna e poi le bacia lungamente il decoltè. Cara Silvia Toffanin, ora capisco perchè Verissimo è diventato settimanale. Era impossibile produrre servizi di così alto livello con una cadenza giornaliera.

Emilia paranoica

Nuovi allarmanti problemi affligono la nostra provincia. Non è la nebbia, non sono le zanzare. Non è nemmeno l'allarme per lo smantellamento del Listone, ormai fortunatamente rientrato.

Il vero cruccio dei bacchettoni benpensanti è il porno a colazione.

Una tazza colma di latte, biscotti e pornografia. Questa la colazione a base di testosterone che ogni mattina dà la carica ai ragazzi emliano-romagnoli che abitano nelle zone montane o di periferia. «Gli studenti che devono svegliarsi presto perché devono prendere il treno o la corriera per andare a scuola — spiega Silvia Noé, consigliere regionale dell'Udc — accendono spesso la televisione per avere un po’ di compagnia mentre si preparano. Dalle 5 alle 7 del mattino, però, questa compagnia è il più delle volte a luci rosse».

Il Moige a questa gente gli fa una pippa. Leggere per credere.

Harry ti presento Sally

Uomini e donne possono essere amici?

Per quanto sia strano a dirsi, amore e amicizia non legano spesso insieme. Tutti noi cerchiamo un compagno (o una compagna) che possa completarci e con cui potere parlare proprio di tutto, ma nessuno penserebbe ad una relazione con il suo migliore amico. Difficile da spiegare. Come se l’amico non possedesse una sessualità, quasi fosse un cartone animato. Ma, in qualche caso, può un’amicizia decennale nel grande amore della nostra vita? Nella realtà non lo so, ma nel campo cinematografico l’esempio per eccellenza è rappresentato da Harry e Sally. Harry e Sally, incontratosi mille volte nell’arco di dieci anni e odiatosi sempre più, senza motivi ben precisi.

Eppure, durante il loro primo viaggio per New York, gli argomenti e la sintonia sembrano non mancare. Si aprono molto sinceramente, litigando e dissertando su Casablanca, l’essere negativi e mille altri discorsi.Ma la fiamma non si accende e si salutano, pronti ad affrontare un’esistenza diversa, cercando ciascuno il proprio compagno di vita… Dopo qualche anno si ritrovano su un aereo, lei fidanzata da un mese e lui in procinto di sposarsi. Ma, si sa, non è la felicità a legare le persone, ed anche quest’incontro non frutta. E’ dopo qualche anno ancora, quando lei soffre per amore e lui è stato lasciato dalla moglie, che scatta la scintilla. La depressione, la malinconia, l’inadeguatezza. Queste sono le condizioni che rendono possibile la comunicazione profonda con uno sconosciuto. Così, Harry e Sally diventano finalmente amici. Parlano dei loro rapporti antichi, di quello che li ha fatti finire, dei nuovi appuntamenti disastrosi, delle paure più radicate. Consigliandosi a vicenda, supportandosi. In cuor loro sanno di essere innamorati. Se ne rendono conto durante il ballo di fine anno. Ne sono stupiti e talmente spaventati da voler fare finta di nulla. L’uomo non ama essere felice o (come dice Jesse,l’amico di Harry) ne ha paura. Quindi il tempo passa e nessuno compie il primo passo, fino a quando l’ex di Sally decide di ammogliarsi. Sally è disperata e, in piena notte, chiama l’amico, che corre subito a casa sua. Lacrime, parole consolatrici, bacini per colmare quel qualcosa che non c’è… E l’attimo è complice. Finalmente i due fanno l’amore.
Ma, ribadiamolo, gli uomini hanno paura d’essere felici. Ed Harry se la dà a gambe. Si dà inizio così a un tira e molla, un corri e fuggi, tra Sally che vuole dimenticarlo e lui che non può fare a meno di lei. Finalmente, la notte di capodanno (con sottofondo un brano dolcissimo che più o meno canta: “Dovunque io vada, qualsiasi cosa faccia, dovevi essere tu”) Harry si rende conto della sua stupidità. Cammina per le strade deserte, disperato e, ad un tratto, ecco la voglia di gridare, di vederla, di sposarla. E corre,perché quando ci si rende conto di volere trascorrere il resto della propria vita con una persona, si vuole che il “resto della vita” sia prima possibile. A nulla serve il rancore di Sally, perché la ama quando sente freddo anche se fuori ci sono quaranta gradi, quando ci mette un’ora per ordinare al ristorante, quando lo guarda come se fosse pazzo e si forma quella ruga al centro della fronte. Gli piace quando, dopo una giornata trascorsa con lei, rimane il suo profumo sui pullover ed è felice quando l’ultima voce che sente prima di addormentarsi è la sua. E, come in ogni commedia romantica che si rispetti, il lieto fine arriva, sospirato e atteso.
Rob Reiner, regista di poco conto (chiaramente è solo un punto di vista), questa volta colpisce pienamente il bersaglio. Riesce a divertire, commuovere, riflettere ed a inserire un piccolo grande omaggio a “Casablanca”,uno dei capostipiti del genere romantico (anche se trovo limitante definirlo in tal modo). Ha momenti indimenticabili, dei piccoli gioielli, inserendo nella commedia moderna frammenti e stili di quella classica anni ’50. Esempio evidente è la telefonata a quattro, con lo schermo diviso in tre parti. La commedia, di solito, pecca di stereotipi. La donna romantica e l’uomo cinico (o viceversa), senza altre caratteristiche. Qui invece sembra di assistere alla storia d’amore di due amici, amici che si conoscono bene e che hanno cento difetti e mille pregi. Harry è depresso, cinico, amante dell’amore ma incredulo di trovarlo. Infondo lo sa che tutto è un inganno, che prima o poi si arriva alla conclusione dei momenti felici. Sally è esattamente l’opposto. Solare, positiva. Ma, anche se non vuole ammetterlo, altrettanto depressa. Trascorre le notti insonni, guardando film in spagnolo e lagnandosi incessantemente. Sì, d’accordo: è un’inesattezza. In realtà questo è Harry. Ma, cosa credete, Sally semplicemente non vuole ammetterlo. Sta attenta a non farsi vedere, tutto qui.
E, dulcis in fundo, troviamo dei dialoghi profondi, con spessore, vivi. Sempre più rari, di commedia in commedia. Senza dimenticare la musica, perfettamente integrata, che ci suggerisce le varie scene, raccontandole.
Si può infine affermare che sia l’unica pellicola degna di nota anche per Meg Ryan. Attrice mediocre, prima ferma nello stesso ruolo per decine di film, ora pronta al riscatto con parti trasgressive (riscatto impossibile: non sa recitare), in “Harry ti presento Sally” è davvero perfetta. Forse complice il duetto con Billy Cristal, qui in stato di grazia. Il film è una gioia per gli occhi anche grazie (o forse è giusto dire soprattutto grazie) alla sincronia dei due attori. Non sembrano veramente recitare, ma vivere sulla propria pelle la loro avventura. Infine non posso tralasciare la fotografia e i costumi, che segnano con evidenza il trascorrere del tempo.
Un film da vedere e rivedere, imparando le battute a memoria.
Ma, dopo tutto questo, il quesito rimane: uomini e donne possono essere soltanto amici?
 

Buffet

Le migliori foto di LondraNote sparse su alcune cose curiose
trovate a Londra

Le migliori foto di Berlino Do not walk outside this area:
le foto di Berlino

Ciccsoft Resiste!Anche voi lo leggete:
guardate le vostre foto

Lost finale serie stagione 6Il vuoto dentro lontani dall'Isola:
Previously, on Lost

I migliori album degli anni ZeroL'inutile sondaggio:
i migliori album degli anni Zero

Camera Ciccsoft

Si comincia!

Spot

Vieni a ballare in Abruzzo

Fornace musicante

Cocapera: e sei protagonista

Dicono di noi

Più simpatico di uno scivolone della Regina Madre, più divertente di una rissa al pub. Thank you, Ciccsoft!
(The Times)

Una lieta sorpresa dal paese delle zanzare e della nebbia fitta. Con Ciccsoft L'Italia riacquista un posto di primo piano nell'Europa dei Grandi.
(Frankfurter Zeitung)

Il nuovo che avanza nel mondo dei blog, nonostante noi non ci abbiamo mai capito nulla.
(La Repubblica)

Quando li abbiamo visti davanti al nostro portone in Via Solferino, capimmo subito che sarebbero andati lontano. Poi infatti sono entrati.
(Il Corriere della Sera)

L'abbiam capito subito che di sport non capiscono una borsa, anzi un borsone. Meno male che non gli abbiamo aperto la porta!
(La Gazzetta dello Sport)

Vogliono fare giornalismo ma non sono minimamente all'altezza. Piuttosto che vadano a lavorare, ragazzetti pidocchiosi!
(Il Giornale)

Ci hanno riempito di tagliandi per vincere il concorso come Gruppo dell'anno. Ma chi si credono di essere?
(La Nuova Ferrara)

Giovani, belli e poveri. Cosa volere di più? Nell'Italia di Berlusconi un sito dinamico e irriverente si fa strada come può.
(Il Resto del Carlino)

Cagnazz è il Mickey Mouse dell'era moderna e le tavole dei Neuroni, arte pura.
Topolino)

Un sito dai mille risvolti, una miniera di informazioni, talvolta false, ma sicuramente ben raccontate.
(PC professionale)

Un altro blog è possibile.
(Diario)

Lunghissimo e talvolta confuso nella trama, offre numerosi spunti di interpretazione. Ottime scenografie grazie anche ai quadri del Dovigo.
(Ciak)

Scandalo! Nemmeno Selvaggia Lucarelli ha osato tanto!
(Novella duemila)

Indovinello
Sarebbe pur'esso un bel sito
da tanti ragazzi scavato
parecchio ci avevan trovato
dei resti di un tempo passato.
(La Settimana Enigmistica)

Troppo lento all'accensione. Però poi merita. Maial se merita!
(Elaborare)

I fighetti del pc della nostra generazione. Ma si bruceranno presto come tutti gli altri. Oh yes!
(Rolling Stone)

Archivio