Insomma che è successo ai blog nella giornata del primo aprile? Semplice. Hanno provato a vedere che succedeva a mescolare un po' le carte, a creare confusione, a spiazzare il visitatore medio, sempre un po' distratto e facilmente impressionabile.
L'idea (che a dire il vero mi ronzava nella testa da qualche mese) è partita da qui ma ha avuto sicuramente il suo punto di forza nel numero alto di bloggers che si sono uniti all'esperimento, senza dei quali non avrebbe avuto lo stesso effetto. La proposta di inserire un semplicissimo javascript nei nostri blog (che molti di voi hanno ovviamente scoperto prontamente questa mattina) è stata raccolta e migliorata facendo diventare una semplice "catena" un vero e proprio finto "virus" che ha colpito in maniera "casuale" alcuni siti facendo balzare gli ignari lettori di qua e di la come gommose palline matte.
Benvenuti dunque a voialtri che non volevate passare di qua e ci siete finiti per caso: in fin dei conti può essere stato un momento utile per scoprire nuovi blog o per farci delle vergognose marchette gratuite per un giorno. Si sa, i blog sono autoreferenziali da far schifo.
Un ringraziamento va perciò ai 33 burloni che si sono prestati, e che si sono intasati la casella mail per una settimana per discutere e pianificare questa....boiata 😉
In ordine rigorosamente alfabetico:
Una menzione speciale va al santo subito Giavasan, per aver creato e via via perfezionato il javascript che ha permesso tutto questo. Semplice ma molto efficace.
Ed ora basta chiacchiere e salamelecchi, e spazio ai commenti, al dopopartita e al doveroso linkaggio aggregatore (segnalate nei commenti!). Ognuno a casa sua, da bravi, sciò!
Punto Informatico, Axell, Sw4n, Mauro Biani, Fran, Suzukimaruti, Gattostanco, Livefast, Rachele, Placidasignora, Inkiostro, Francesco Costa, Fulvia Leopardi, Giovy, Far finta di essere sani, Macchianera, Pensierineccesso, Mae, Estroversa, Samuele Silva.
E in generale, tanti altri raccolti in larga parte qui.
26 Responses to “Mi chiedevo dove fosse finito quel piccolo pesce…”