Ma che belle immagini che ci arrivano dall’Olimpico. Decreto sulla sicurezza? Confesso che mi viene da ridere. Il problema non è semplice, ma mi piacerebbe iniziare a elencare gli aspetti assurdi di questa faccenda:
L’assenza della politica: è ormai evidente come non si possa lasciare la soluzione del problema a Polizia e Tifosi. Il linguaggio di questi due attori infatti è “limitato”. Le forze di Polizia non possono prendersi in carico il problema delle tifoserie violente perchè l’unica sintassi che conoscono è quella del manganello. Le Tifoserie, anche loro, fanno quello che sanno, cioè si incazzano, insultano e menano le mani. Il corto circuito tra questi due attori è noto, e alla lunga provoca lutti. Decreto Sicurezza sugli Stadi? Lascio in sospeso il giudizio, vediamo che ha combinato la Melandri insieme ad Amato..
L’assenza della legge: tifosi contusi, medicati ai policlinici e poi rilasciati. Tifosi arrestati che sono liberati subito dopo. Tifosi fotografati che non sono perseguiti (o raramente). Tifosi minorenni incensurati. Tifosi collusi con le istituzioni sportive che ricevono benefit. Capetti delinquenti, estersori e violenti. Il conto è presto fatto del resto: centinaia di tifosi che trasformano gli stadi e le città in campi di battaglia e appena qualche nome che finisce in gattabuia. Tutti bravi ragazzi di periferia, naturalmente. E qui ci metto del mio: piantiamola con “la questione sociale”. Chi sbaglia paga (proporzionatamente) e l’esempio serva di lezione: la violenza è male. Il rispetto della legge è bene.
L’assenza di cultura sportiva: nelle nostre scuole lo sport è perfino meno importante dell’ora di religione (che abolirei), cosa che provoca un fiorire di attività sportive “private” (naturalmente a carico delle famiglie) delle quali lo Stato ovviamente si disinteressa. Naturalmente il Calcio la fa da padrone e nelle migliaia di pseudo-associazioni calcistiche frequentate dai ragazzini, sparse per l’Italia, la competitività, l’assenza di cognizioni didattiche, il fognino, la violazione delle regole del CONI, l’ignoranza, il coro da stadio in erba negli spogliatoi, e l’impreparazione dei cosiddetti dirigenti societari, contribuisce ad affossare l’idea di qualsiasi sana sportività.
I soldi in ballo: risposta semplice: e allora? Permettetemi di dire che me ne frego dei soldi in ballo. Provate a ragionare: sono soldi che vanno ad arricchire la collettività? Vi viene in tasca qualcosa dal movimento di miliardi delle Società Calcistiche, delle Televisioni, dei mediatori farabbutti alla Moggi, delle carriole di soldi al calciatore di turno?
I famosi interessi in gioco. Non sarà venuto il momento che uno straccio di Governo, non importa quale, si preoccupi finalmente degli interessi della collettività, invece che degli interessi di Sky? I soldi in ballo... una volta le partite le vedevate gratis alla televisione. Adesso pagate. Ecco i soldi in ballo. Sveglia please.
E adesso a voi la parola.
State bene. Cyrano.
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