Già tempo fa, sulle pagine del mio blog, si parlò di un certo ambientalismo inconcludente, estremista e catastrofista ("Nel 2000 spariranno le foreste!", "Nel 2000 si scioglieranno i ghiacciai!", "Nel 2000 non potremo più respirare l'aria delle città!", ricordate?), che tanti danni ha fatto alla vera difesa dell'ambiente e alla causa dell'ambientalismo (vedi anche l'eolico che deturpa i paesaggi, quindi meglio il petrolio; o le ferrovie che per essere fatte necessitano di cantieri e caterpillar, quindi meglio il trasporto su gomma).
Da ieri, in Italia non si parla d'altro che di allarme siccità: un allarme reale e quanto mai urgente.
Stamani il Corriere della sera pubblica il contributo al dibattito di Fulco Pratesi, presidente di WWF Italia, che racconta la sua giornata tipo alle prese col risparmio dell'acqua. Davanti agli annosi problemi del riscaldamento globale e della mancanza d'acqua, Fulco Pratesi ci racconta la sua "giornata anti-sprechi", indicando ai cittadini come dovrebbe comportarsi chi ha a cuore le sorti del pianeta.
"Di doccia giornaliera, abitudine pare molto diffusa, non se ne parla. Un solo bagno il sabato mattina consente di risparmiare molta acqua." (smettere in toto di lavarsi consente di risparmiarne ancora di più, caro Pratesi. Mi sorprende che non ci sia ancora arrivato)
"Le camicie [...] mi possono durare dai due ai tre giorni. Le mutande qualcosa in più, mentre la canottiera resiste da un sabato all'altro." (coraggio, con le mutande si può ancora migliorare)
"Un individuo sano, che non mangi troppo aglio e non sudi in maniera eccessiva, può benissimo avere una vita di relazione senza lavarsi troppo e senza usare gli orrendi deodoranti".
Ricapitolando: un bagno la settimana, niente deodoranti. Anche in estate, quando si suda anche restando fermi, e senza deodoranti si puzza già due ore dopo la doccia. La stessa canottiera per una settimana, le stesse mutande per quattro giorni (e trovo preoccupante che in tutto l'articolo non si dica mai una volta la parola 'bidet'). Ora, ognuno è libero di intrattenere i rapporti che preferisce con acqua e sapone, ma immagino che le conseguenze di certe romantiche abitudini igienistiche finiscano per ripercuotersi anche sulle persone innocenti che si vengono a trovare in un raggio di tre-quattro metri dall'ambientalista. Insomma, non vorremmo per nessun motivo trovarci nei panni della moglie o dei colleghi di lavoro del presidente di WWF Italia.
Italiani, state tranquilli. Checchè ne dica Fulco Pratesi, le cause del riscaldamento globale e della siccità non risiedono certo nel desiderio di igiene personale di chi si fa una doccia al giorno; gli sprechi di acqua che ci portano all'emergenza non sono certo quelli dovuti ad un sano cambio di mutande quotidiano. E se anche tutti si comportassero come il presidente del WWF, cambierebbe qualcosa? Pratesi tenta di svuotare l'oceano col cucchiaio: il tutto senza contare che se tutti facessero come lui, i mezzi pubblici sarebbero praticamente impraticabili, incentivando l'utilizzo delle automobili; qualsiasi luogo pubblico (specie in estate, peggio se affollato) sarebbe infrequentabile; l'aria sarebbe molto più irrespirabile di quanto non lo sia adesso.
La giornata-tipo di Fulco Pratesi non è la giornata di un eroe che sacrifica sè stesso in nome dell'ambiente, è semplicemente la giornata di una persona che non ama lavarsi e ha trovato una scusa per andarne fiero: un "uomo di poca igiene", come - dice l'articolo - sostiene la sua consorte, alla quale va tutta la nostra solidarietà.
- Luigino, corri sotto la doccia, sei puzzolente!
- Non sono puzzolente, mamma: sono ambientalista!
- ...
Aggiornamento: dei Verdi, di Pecoraro Scanio e di una certa incoerenza.
5 Responses to “Sento odor di ambientalisti”