Tutti a parlare del concerto del Primo maggio. Che, per inciso, è stata una mezza boiata.
Tolti gli Afterhours, la noia mi ha invaso.
Tanto che quando il presentatore capelluto di cui ignoro il nome ha parlato della Chiesa e di Welby, stavo facendo le parole crociate.
E non ho sentito niente.
Non ho sentito nemmeno le parole dei sindacalisti perchè, come i loro faccioni comparivano sullo schermo, schiacciavo il tasto "Mute".
Non li sopporto, quelli.
Paolo Rossi ha continuato a bofonchiare parole senza senso, sbagliando "Bella Ciao" e "Io Vagabondo".
In segno evidente di ubriachezza.
Claudia Gerini ha ostentato la sua stupidità e la sua incapacità di muoversi.
Meravigliosa la sua uscita/gaffe:
"Scaricare musica da internet è illegale!!".
Finalmente la piazza fa quello che bramava dall'inizio: la fischia.
Probabilmente la insulta, ma questo non ci è dato sapere.
Lei arrossisce e farfuglia un: "Beh, sì, i cd sono cari"...
Io, sul letto, smetto di pensare alle parole crociate e rido. Rido di gusto.
Grazie all'Osservatore Romano, il presentatore capelluto di cui ignoro il nome, sta diventando una mezza celebrità. Per avere detto delle ovvietà, per altro.
Se la Chiesa scoprisse l'esistenza di Internet e dei Blog, ci denuncerebbe tutti.
Singolare ancora una volta come gli uomini di pace non comprendano che i diritti non sono unilaterali.
Voglio dire.
Il Papa, ogni santa domenica, improvvisa dei discorsi - sgrammaticati - in piazza, sputando sentenze su tutto.
Se a lui non piace, che so, un film, una moda, un'unione di fatto... Lo urla, dal suo balcone.
I fedeli applaudono, sereni.
Facendo anche sìsì, con la testa.
Ah, quasi dimenticavo. Anche la gente a casa ascolta questi sproloqui.
Dalla Tv.
Di Stato.
Laica.
Ed un presentatore capelluto di cui ignoro il nome, non può dire la sua UNA volta l'anno, a molte meno persone, la cui maggior parte sarà stata impegnata a riflettere sulle definizioni delle parole crociate?
Ed eccoli lì. I faccioni senza voce. Quelli a cui ho schiacciato il "Mute". Quelli per cui Chico Mendes si rivolterebbe nella tomba.
Leggo il labiale.
"Noi ci dissociamo".
Un chi se ne frega, no?
Questa mattina, a una mia collega non è stato rinnovato il contratto.
Motivazione: Perchè sei incinta. Però quando hai finito la gravidanza vieni pure da noi, magari potrai lavorare di nuovo.
I miei colleghi hanno trovato tutto ciò normale. "Nessuno ti avrebbe ripreso, nelle tue condizioni".
Lei ha acconsentito. Quasi sorridendo.
Ecco, cari faccioni sindacalisti.
Queste sono le cose da cui dovreste dissociarvi.
Vergogna!
2 Responses to “Lui è uno di quelli che porta i suoi lunghi capelli per scelta… e voi levatevi la parrucca”