C’era una volta il videoregistratore

Qualche anima benemerita ha escogitato il modo di liberare lo spazio sotto al televisore destinato abitualmente al videoregistratore. Faucet è il sito, scarno quanto essenziale, che rende virtualmente inutili tutti i costosi lettori dvd-recorder che tentano di propinarci: la fusione perfetta tra il "dinosauro" televisore e il giovine e rampante web.

Iscrivendosi a Faucet, si ha la possibilità di registrare qualsiasi programma televisivo di tutti i canali gratuiti presenti sulla piattaforma del digitale terrestre. Dalla Rai a Mediaset, quindi, passando per La7, MTV e All Music (ecc.ecc.), una volta loggati si ha la possibilità di pianificare la propria registrazione, selezionando da un pratico menu a tendina il canale televisivo, il giorno, l'ora di inizio e di termine. Volendo, si può anche programmare la registrazione ripetendola ogni giorno, per non perdersi l'ennesima ma impagabile replica dei Simpson o la puntata pomeridiana della Melevisione.
Quando la registrazione sarà disponibile, comparirà a fianco il link al file video (in formato ipod, quindi mp4, di ottima qualità) e sarà possibile scaricarlo comodamente sul proprio pc. La sciccheria è la possibilità di iscriversi al podcast personale delle proprie registrazioni, per essere aggiornati sulla disponibilità dei video via feed.
Di fatto, il videoregistratore potrà sopravvivere solo per registrare un'eventuale comparsata del parente su una tv locale a caso, o riguardarsi  il filmato della comunione dell'amico quando portava ancora gli occhiali tondi, per deriderlo in allegria. Un servizio così (i cui autori sono sconosciuti ma va loro gratitudine infinita) dà la carne a i vari servizi di "webtv" che tentano di mettere in un angolo l'ancora potentissima televisione tradizionale. Se infatti questi esperimenti 2.0 mi lasciano un pò freddino, dato che qualsiasi cosa etichettata 2.0 ha il vizio non trascurabile di mettere in secondo piano una stupidaggine come i "contenuti", Faucet invece è la genialata che garantisce lunga vita ad entrambi i due media. Amen.

(Grazie a Corso Sempione 50 che ci ha illuminato)

4 Responses to “C’era una volta il videoregistratore”


cribbio
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